CASTELLO PENSABENE — Restaurant in Castroreale

Voglio cominciare a raccontarvi di quest’esperienza culinaria cominciando dalla fine: io e mia moglie siamo usciti dal castello increduli di quanto fosse avvenuto… Bene. Ora posso riprendere dall’inizio… Prenotiamo la sera precedente volendo approfittare del maltempo previsto (e del fatto che i nonni avrebbero badato ai nostri due rocamboleschi pargoletti), fiduciosi che avrebbe scoraggiato molti avventori e avremmo potuto godere di un pranzetto domenicale gustoso e rilassante. Giunti in questo ristorante, da parte nostra, in verità, senza eccessive pretese, attratti specialmente dalla “location” e dalla speranza che non ci fosse la confusione da trattoria il primo maggio, veniamo accolti dal proprietario Alessandro in maniera assolutamente informale, leggera, come se fossimo degli amici che casualmente passassero di là. In altre parole, ci siamo subito sentiti a nostro agio. La sala è sobria e, al contempo, elegante al punto giusto: il peso della storia del castello certamente si avverte, ma i modi non solo di Alessandro ma dell’intero personale lo “riattualizzano” senza forzature. I pochi avventori, certamente, fanno sì che riceviamo le giuste attenzioni ma certe sensibilità o si hanno o non si hanno. E l’impressione è che loro le abbiano. Riceviamo il menu: la carta dei vini è essenziale, locale, di qualità indiscutibile e, soprattutto, con rincari assolutamente onesti e per tutte le tasche. A memoria, ci sono vini di tutto rispetto da 17 euro… Con 25 euro abbiamo goduto di un vino che in altri lidi sarebbe stato normale piazzare come minimo a 36-40 euro. Scegliamo il menù degustazione più vario che hanno (per una volta che non abbiamo i marmocchi a tirar di spada con le posate, vogliamo godercela per bene…) Ogni portata è prima un piacere per gli occhi, poi un’esplosione di gusto per il palato. Ogni piatto ha caratteristiche gustative uniche ma coerenti col ventaglio di sapori dell’intero percorso degustativo. Su tutti forse sono spiccati il “Fegato fegato” e l’“Agnello in frac”: a pensarci ho ancora l’acquolina in bocca. Al dolce (che, tanto per cambiare, era di livello notevole) ci siamo chiesti come sia possibile che un posto del genere non avesse almeno una menzioncina su qualche guida che si dice che conti… Incredibile. Al momento del pagamento conosciamo anche lo chef Samuel Capone, ragazzo dai modi gentili e dall’atteggiamento umile: se cucinassi come lui, il mio ego sarebbe da riprendere sulla luna… Il conto? Imbarazzante (per noi…) Quando mangiamo così, raramente ce la caviamo con così poco (per correttezza non diciamo però esattamente quanto, perché probabilmente abbiamo usufruito di una scontistica occasionale). In ogni caso, rapporto qualità prezzo sbilanciato verso la qualità. Secondo voi ci...

Last night, we dined at a Castello Pensabene, the experience was unforgettable. We took a degustation “from the sea”🦐❤️ The food was fantastic, interesting combinations and i also loved how the waiter explained every dish! The staff was very attentive and i need to admit, i loved it a lot! Every dish was great and the conclusion of our evening was a dessert that was nothing else than a paradise! Caramelised peach with a scoop of creamy vanilla home made ice cream, delicately infused with hints of fruit and crumble. Dining at the castle was more than just a meal; it was a journey through time and taste. I left with my heart full and my belly satisfied, want to return for another...

Ho mangiato diverse volte in questo ristorante caratteristico della zona di Protonotaro ricavato all'interno di un castello e tutte le volte con buoni risultati. Quest'anno però nel rinnovare il consueto appuntamento annuale sono rimasto molto deluso. Arrivato alle 21:55 ho atteso fino alle 22:43 per poter ordinare antipasti, pizze e bibite. Subito dopo aver preso l'ordinazione arrivano i piatti per gli antipasti ma neanche 5 minuti dopo passa una cameriera chiedendo se potesse sparecchiare. Alle 23:05 arrivano gli antipasti, li consumiamo e dopo circa 10 minuti arriva una cameriera a portare il menù dei dolci. Facciamo presente che mancano le pizze ancora, così va via scusandosi. Dopo altri 15 minuti passa una seconda cameriera con lo stesso menù dei dolci, mandata via anch'essa. Finalmente, dopo un sollecito da parte mia al pizzaiolo su che fine avessero fatto le pizze (al quale mi rispose: "siete gli ultimi, ho le pizze in forno proprio ora!") alle 23:58 arrivano le pizze. Ci muoviamo a mangiare ma ormai la fame era quasi passata nell'attesa. Solo io finisco 3/4 di pizza quando mi accorgo che nel bordo del cornicione c'era un'ape incastonata. Chiamo il cameriere che gentilmente si offre di rifarla, ma dico che non serve e allora la elimina dal conto. Vedendo che nessun altro mangiava si offre di portarci qualche cartone per l'asporto e si ferma a parlare con i clienti di un tavolo al quale si sono soffermate per tutta la sera ben 3 cameriere. Attendiamo che possano giungere questi cartoni, ma visto che dopo quasi 20 minuti non arrivano, decidiamo di alzarci. In sintesi la torre ha dimostrato: scarsa capacità organizzativa, sottodimensionamento in cucina, poca attenzione al controllo del prodotto prima di essere servito, ma in compenso un buona...