Ristorante Del Castello - Cereseto Monferrato — Restaurant in Cereseto

Mi spiace, è la prima volta che assegno una sola stella ad un ristorante, ma non ho trovato nulla da salvare. Il ristorante si trova in un paesino con un bel castello (ahimè abbandonato), un potenziale di bellezza da sfruttare sicuramente meglio di quanto si faccia attualmente. Sito nelle vicinanze di quest'ultimo, il ristorante ha vetuste fattezze interne ed esterne, sedie, tavoli e posate e arredamento sono fermi da 40 anni, ma questo lo sapevamo, siamo andati oltre all'apparenza per vedere effettivamente come si mangiasse, visto e considerato che la media delle recensioni degli avventori è particolarmente alta. Appena seduti ci siamo resi conto del pane raffermo delle mense scolastiche avvolto in un tovagliolo, veramente pessimo. Non l'ho nemmeno assaggiato. Abbiamo ordinato un antipasto e tre primi, una bottiglia di vino e una di acqua. Arrivato il vino già stappato (2o disappunto), il vino era annacquato, davvero niente di speciale. Arrivano gli antipasti con i soliti salumi messi sul piatto con un po' di ananas (?), due piatti di agnolotti con carne stufata e dei tagliolini con sugo di noci. Gli agnolotti erano insufficienti, scialbi e poco appetitosi, surgelati e tristi. I tagliolini erano in bianco con della noce semplicemente grattugiata sopra, senza nessun sugo di sorta e davvero senza sapore. Lasciati direttamente sul tavolo purtroppo. Abbiamo segnalato alla cameriera che, nostro malgrado, il pranzo non è stato di nostro gradimento e lo ha segnalato alla cassa. Non ci hanno fatto pagare ( sono stati onesti in questo). Purtroppo lo...

Su consiglio di un amico sono andato in questo locale ed è stato come fare un tuffo negli anni 70/80. Il servizio è molto celere, per gli antipasti, e viste le quantità, assai abbondante, forse un pò troppo e consiglio di saltarli; come i due primi che non ho trovato particolari, il riso era scotto; cosi si riuscirà a gustare meglio il piatto che ho considerato il migliore, il fritto misto piemontese con molti dei tagli tipici e alcune piccole variazioni, come il bacio di dama; quest' ultimo piatto con l'affogato al caffè, di cui ho preso un bis, sono stati i migliori del pranzo. Il fritto non era unto e veramente molto saporito, questo piatto è promosso appieno e lo prenderò nuovamente non appena mi sarà possibile tornare. Un aspetto che non ho gradito è che non ho potuto scegliere le portate perchè appena arrivati al tavolo ci è stato subito servito l'antipasto ed idem per i primi; mentre per i secondi, dopo certo tempo di attesa, ho fatto notare che volevamo scegliere e quindi ci è stata data questa possibilità. In generale consiglierei un ammodernamento, a partire dai bagni oltre, al momento di arrivo al tavolo, la possibilità che vengano indicate le portate tra le quali poter scegliere o un menù al tavolo. 3 stelle solo per il fritto misto piemontese...

Disarmante. Siamo capitati per caso in questo ristorante durante la gita fuori porta di Pasquetta 2025. La location è fuori dal tempo, ferma agli anni 60, dagli arredi, all’ambiente, all’edificio (decadente, in senso stilistico) e anche il concetto stesso di ristorazione proposto, con i camerieri che passano con i vassoi da portata in acciaio vintage a servire le porzioni, è decisamente anacronistico (quel giorno proponevano menù fisso per pasquetta, quindi non credo ciò avvenga quando si ordina alla carta, normalmente). Qualità delle proposte medio bassa. Non male i salumi, mentre era scotto e con qualità da mensa scolastica il risotto zafferano e zucchine (per fare due esempi agli estremi del mio indice soggettivo di gradimento). Il prezzo del menu era abbastanza adeguato (35 euro a testa, vino incluso, niente di indimenticabile), però avrei preferito spendere di più e mangiare meglio. Mi dispiace scrivere questa recensione, so che dietro ogni locale ci sono persone che lavorano e si impegnano, e spero che questo mio punto di vista possa essere usato come spunto per migliorare. Il personale è cordiale e la vista dalle finestre è piacevole. Sembra veramente tutto rimasto fermo negli anni 60, quasi un’esperienza di...