Cantina del Torchio — Restaurant in Comunità montana del Sebino bresciano

Visitato per pranzo prima delle festività. Partiamo dalle cose positive: location molto bella, piccola ma caratteristica, sala ricavata in un ex torchio, come dice il nome stesso del ristorante. Sala pulita, cosi come i servizi. Cibo nella norma, buono ma non eccezionale, porzioni a mio avviso un po' scarse, specialmente sui primi. Rapporto qualità prezzo nella norma, forse per le porzioni leggermente alto, personalmente sono uscito dal ristorante né deluso né particolarmente soddisfatto. Lati negativi: siamo arrivati poco dopo l'orario di apertura e oggettivamente la sala non era particolarmente calda: cera una stufa a pellet che riscaldava e segnava 20°, non so se fosse la temperatura impostata o quella effettiva, ma stando fermi non faceva caldissimo. Tanto è vero che anche le cameriere spesso si mettevano accanto alla stufa nei momenti liberi. Poi, riempiendosi il locale, la temperatura era più gradevole. Forse consiglierei di accenderla un po' prima e più potente, per poi normalizzare la temperatura. Altra cosa negativa: nell'arrivare qualche persona sembrava di essere letteralmente al mercato, nel senso che non si riusciva a parlare ad un volume normale tra persone sedute allo stesso tavolo. Parte del problema sono i clienti, parte anche i gestori: chi lavorava non faceva nulla per limitare il chiasso ma, anzi, lo amplificava. Nel complesso esperienza discreta, ma non...

Poche luci e tante ombre, a partire dall'interno del ristorante che si mostrava a dir poco lugubre e poco ospitale agli occhi degli avventori. Una volta entrati, tuttavia, ci è stato offerto un calice di vino bianco con degli stuzzichini (di positivo c'è stato giusto questo e il biscottino dato insieme al caffè alla fine). Ciò che c'è stato nel mezzo purtroppo era da dimenticare: di antipasto abbiamo preso delle trote affumicate con la polenta (non era né compatta, né abbrustolita, ma soltanto molle e insapore) alla modica cifra di 12 €. Con i primi andrà perfino peggio: la mia ragazza ha preso i ravioli ripieni con pesce di lago (mi ha detto che erano abbastanza scotti), io ho invece ho preso delle tagliatelle al ragù di cinghiale. La mia porzione era talmente risicata, che in tutta onestà non sono neanche riuscito a rendermi conto se il piatto fosse buono oppure no. Mi sembrava quasi di non aver mangiato nulla. Credo che con 10 € si possa offrire di meglio. In totale abbiamo speso quasi 45 €, ma avrei preferito pagare 10-15 € in più e tornare a casa con la soddisfazione di aver fatto un pranzo degno di questo nome. I piatti di carne che ho visto servire negli altri tavoli sembravano abbastanza gradevoli, ma per quello che ci è stato proposto tra antipasto e primi, la voglia di ordinare dell'altro è scomparsa...

Il locale è molto caratteristico e suggestivo, ambiente rustico piacevole, pulito e curato, non molto grande, quindi consiglio di prenotare. A circa 50m c'è un parcheggio pubblico in cui si può parcheggiare e da lì raggiungere a piedi il locale in un piccolo vicolino. Il menù propone antipasti e primi tradizionali (taglieri di salumi, formaggi fusi con polenta, casincelli bresciani o al ragù di pesce...), secondi a base di pesce di lago ma anche carni (costate, fiorentine, cinghiale...). Le porzioni non sono enormi ma anche il prezzo è proporzionato. Il mio salmerino era buono ben pulito, non ho trovato lische. In quattro siamo riusciti a prendere dall'antipasto al dolce saziandoci, accompagnando il pasto con una buona bottiglia di rosso di franciacorta, acqua, caffè e pagando il giusto: 45€ a testa....