Chez Edi — Restaurant in Gignod

We crossed the Alps through the St Bernard tunnel to have lunch at Edi's this first Friday of May 2024. It was snowing lightly when we stopped at the old ski lift station/restaurant on the Swiss side of the tunnel for some urbex photoshoot but once down at the restaurant, temperature had risen to 16 degrees and we were warmly greeted by Edi and his kind and efficient staff. Pasta with black truffles and duck were on our plates, served with a local red and followed by panna cotta with blueberries. Unfortunately, they had still not opened the terrace from which you have a wonderful view southwards over the snowcapped mountains north of Torino. The place is popular with people from the cantons of Wallis and Vaud so book your table to be able to enjoy the company of the owner both in person and on the artwork decorating the walls. Highly...

In Gignod AO, above a small grocery store named Gabriela there’s a restaurant that I was looking for to have lunch and an espresso. I didn’t get to do any of that because I was turned away. I was told I needed a reservation even though the group before me and the one after me didn’t have a reservation. Maybe he didn’t care for the way I looked and that I was carrying a backpack since I am walking the Via Francigena. Although I was disappointed I am glad it happened. A local gentleman took me to a restaurant called La Maison De Pierre, very close to the previous restaurant. The people at the La Maison De Pierre were very friendly and welcoming. The food was delicious and I got my credentials stamped. I still believe in less hate and more love and to be kind. Therefore to the person who turned me away I hope he finds some joy. Just a...

Ho cenato con un gruppo di Amici Alpini, circa 30 persone. Prezzo pattuito 25€ a testa. Nulla da ridire sulla bontà di ciò che si è mangiato. Quello che abbiamo mangiato era solo buono, non buonissimo e nemmeno eccellente. Avremmo tutti preferito non ritrovarci tra le portate per esempio le tagliatelle alla bolognese che nulla hanno a che vedere con la cucina valdostana. Meno portate più curate anche nella spiegazione del piatto da parte del personale, e più abbondanti avrebbero riscosso sicuramente maggior successo. Un buon vino da pasto di provenienza locale sarebbe stato più apprezzato di quel "taglio" merlot-cabernet sauvignon delle Venezie (buono ma non autoctono) che ci è stato servito. Credo che la cucina valdostana annoveri al suo interno piatti tradizionali degni di nota senza andare a proporre pietanze che nulla hanno a che vedere con la Val D'Aosta al solo scopo di contenere il prezzo. A fine cena abbiamo pagato comunque 5€ più del pattuito che il signor Edi annebbiato dai fumi dell'alcool ha maldestramente giustificato mentre faceva dei conti a spanne dicendo che avevamo bevuto più del previsto. Il problema non sono i 5€ in più ma la qualità e il servizio di ciò che ci è stato proposto. Verso le 22,30 quando ancora non avevamo finito di mangiare, il signor Edi probabilmente al solo scopo di liberarsi in fretta di tutti gli avventori ha iniziato a tediarci con un'arcaica compilation musicale di dubbio gusto sparata dalle casse a volume insopportabile. È stato chiesto più volte alle cameriere se era possibile abbassare il volume della musica ma senza successo. Il signor Edi durante la cena gira per i tavoli recitando la parte di oste spaccone e rompiscatole e sono sicuro che risulterebbe simpatico se quando lo fa fosse sobrio e non decisamente ubriaco. In conclusione, a meno che non vi troviate li di passaggio, non fate chilometri per andare a mangiare in questa osteria. Noi a pranzo abbiamo mangiato in centro ad Aosta molto meglio spendendo...