Recensione breve:
Pizzeria sulle colline di Giulianova ideale per sfuggire alla calura estiva. Il locale nella sua semplicità si presenta curato ed elegante. Meraviglioso il cuoppo, frittura asciutta e croccante!
Meravigliosa la pizza, cornicione alto, estremamente digeribile, attenzione nella scelta della materia prima!
Conto in linea con l’offerta.
La mia recensione:
Decido di andare a mangiare la pizza con la mia famiglia, un po’ perché l’offerta sul lido non mi faceva impazzire, un po’ spinto dalla curiosità ( ma cosa ci fanno dei napoletani sulle colline di Giulianova?!) Appena scendiamo dalla macchina capiamo di aver fatto la scelta giusta… L’umidità e la calura estiva sono rimasti sul lungomare, qui la temperatura è gradevole e l’umidità decisamente più bassa… Il locale nella sua estrema semplicità trasmette un senso di cura ed eleganza!
Iniziamo con il cuoppo: crocchè, zeppoline, polenta fritta, mozzarella in carrozza, “e pall e ris” e sua maestà la frittatina di pasta (solo lei meriterebbe una recensione a parte). La frittura risulta leggera, asciutta e croccante!
Passiamo alle pizze, in pieno stile napoletano (cornicione alto) ottime le materie prime, ottima lievitazione (lo capisci quando la notte non devi alzarti ogni ora per bere litri d’acqua)!
Il servizio è giovane, ma attento! Il conto assolutamente in linea con l’offerta. La parentesi sul conto è doverosa: vado in cassa, pago ed esco, ho appena il tempo di rendermi conto che il resto era sbagliato ( lo ammetto per un attimo l’ho pensato…ecco i soliti…) che la signora mi piomba alle spalle con il resto corretto e mille scuse sincere! Questo sarebbe stato solo il presagio di che famiglia stiamo parlando, si la signora era la moglie del proprietario.
Me ne vado contento della magnifica serata e soprattutto di essermi ricreduto.
Ma non finisce qui…
Due sere dopo, ultima sera prima della partenza, decidiamo di tornare nuovamente da “Gustavo” come al solito la cena è perfetta, chiediamo il conto e la signora si avvicina al nostro tavolo chiedendo se poteva offrirci un limoncello ed un liquore al melone artigianale. La mia compagna assaggia per prima il liquore al melone e vedo il suo viso letteralmente illuminarsi me lo passa e sbam esco fuori di testa (adoro il melone). Chiamo il cameriere e chiedo se fosse possibile acquistarne una bottiglia, manda al tavolo quello che poi scoprirò essere il proprietario che mi dice che è un prodotto artigianale, non in vendita e soprattutto ormai quasi finito visto il periodo. Mi alzo comunque contento per l’ottima cena e me ne vado.
Per chi ha ancora pazienza di leggere adesso arriva il bello…
La mattina dopo, giorno di partenza, vado al bar dell’albergo per fare colazione e chi ci trovo? Lui, il proprietario della pizzeria. Mi racconta che è solito frequentare quel bar e soprattutto che la sera prima aveva deciso comunque di accontentarmi, aveva riempito una bottiglietta e me l’aveva portata al tavolo, ma ero già andato via. Gli credo!!! A quel punto mi fa: quando lasci l’albergo? Gli rispondo che da lì a poche ore saremmo dovuti partire. Si fa lasciare il telefono e mi dice che farà il possibile per farmi avere il liquore. Beh non ci crederete, ma pochi minuti prima della partenza è arrivato e mi ha portato la bottiglia.
Ora qualcuno dirà: beh tutto questo poema per una bottiglia di liquore al melone? E no signori miei, qui parliamo di un gesto fatto senza alcun interesse, fatto con il cuore, che mi ha scaldato il cuore con quel calore che (non me ne voglia nessuno) solo la gente del sud sa trasmettere… Quindi non è solo un liquore, ma un caldo raggio di luce nel freddo buio in cui ormai sono intrappolati i rapporti...
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