Reduci da una esperienza negativa dovuta al comportamento poco gentile di un componente dello staff e alla confusione delle prenotazioni (descritta in una recensione con 1 stella di un mese fa), siamo ritornati diverse volte al Birrificio di Inveruno, dove abbiamo sempre constatato una buona qualità dei prodotti ma soprattutto l’ottima qualità della pizza e di tutta la produzione del forno, ribadisco i miei complimenti al pizzaiolo.
Eravamo clienti abituali.
Fino allo scorso venerdì,
dove abbiamo trascorso una bella serata in compagnia di amici e tutto è filato liscio, questa volta anche il servizio, effettuato da un ragazzo dello staff molto gentile e simpatico e da Greta, la ragazza più gentile, attenta e sorridente di tutto lo staff. Brava!
Al termine della serata ci rechiamo alla cassa per pagare il conto: subito dopo aver appoggiato la carta al pos, arriva un uomo di mezza età (suppongo un responsabile) che ci chiede, con fare un po’ sarcastico, se fosse andato tutto bene. Io rispondo di si, ma capisco subito il riferimento a qualcosa di accaduto in passato. Così penso alla recensione precedentemente pubblicata: mi piace avere un confronto su questi aspetti perché una recensione non deve mai essere fine a sé stessa ma utilizzata come motivo di crescita e di miglioramento (si può sempre migliorare...). Purtroppo il responsabile non voleva avere un confronto ma solo dirci, con parole più che chiare, di non tornare più nel suo locale essendo presenti sul territorio moltissimi altri posti dove andare, e di non permetterci più di consigliare di licenziare qualcuno dello staff, oltre ad affermare "io sento tutto quello che viene detto qua dentro" (brividi...)
Premesso che mai mi sono permesso di dire o soprattutto scrivere di licenziare qualcuno, non è mio compito consigliare strategie lavorative. Ci chiedevamo, tra noi al tavolo, se i componenti dello staff fossero gli stessi o se qualcosa fosse cambiato non vedendo una cameriera che solitamente ci serviva (facendo sempre confusione con gli ordini ed essendo poco gentile soprattutto nei confronti dei bambini). Leggendo altre recensioni mi sono però accorto che qualcuno ha scritto di licenziare la cameriera bionda, e deduco che siano stati fatti dei collegamenti (aimè) errati in quanto mi dissocio da queste affermazioni e non è mia abitudine farle. Da cliente posso "solo" permettermi di valutare quello che mi riguarda direttamente cioè servizio, qualità del prodotto, location e prezzo e, avendo a disposizione un mezzo per recensire, di utilizzarlo riportando il vero e rispettando chi sta dall’altra parte del bancone. Se ci sono elogi ben vengano; se ci sono critiche costruttive, ancora meglio: questo penserei fossi il gestore di un locale.
Purtroppo però, chi stà dall’altra parte del bancone non la pensa come me: dovrebbe adottare lo stesso criterio di rispetto nei confronti del cliente che, fino a prova contraria, contribuisce al sostentamento della tua attività, invece di aggredirlo ed allontanarlo. Perché come il passaparola positivo porta nuovi clienti, quello negativo, a lungo andare, crea solo danni.
Spero che quanto descritto possa servire allo staff come motivo di riflessione e che venga preso per quello che è, ovvero una critica costruttiva: il personale deve essere formato, educato, accogliente e mai sgarbato, come invece lo è stato più di una volta, titolare in primis.
Aggiornamento dopo la risposta del proprietario: un proprietario di un’attività aperta al pubblico che dice di essere contento di aver perso un cliente che si è permesso di fare una critica, forse è meglio che...
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