La Vecchia Torre — Restaurant in Isola di Capo Rizzuto

In una location stupenda e con una vista mozzafiato sul mare, abbiamo cenato accompagnati da un filo di aria fresca che ogni tanto ha smorzato il caldo umido della serata.

Siamo partiti dall'antipasto di mare con cruditè: da segnalare la presenza dell'asterisco del 'congelato' sul menu, e nel complesso apprezzabili le cozze gratinate e la cipolla in agrodolce che accompagnava la frittura. Il crudo è risultato ancora più buono, fra ostriche, scampi e gamberi viola. Tuttavia, qui c'è il primo appunto da fare: i tovaglioli di carta. Basta pulirsi le mani dopo aver sgusciato un paio di cozze e ne va chiesto uno nuovo.

Per i primi, ci siamo affidati allo chef: risotto ai frutti di mare buono, cavatelli alla brasiliana superlativi.

Nel mentre, i tempi di attesa tra una portata e l'altra sono eccessivi e il personale di sala è lento e non esperto.

Come secondo, la grigliata ricorda i pro e i contro dell'antipasto: seppia eccellente, gamberoni nella norma, pesce spada bocciato.

Il sorbetto finale non si poteva nemmeno definire tale, e il rapporto qualità/prezzo non è soddisfacente: abbiamo pagato troppo per quello che abbiamo preso.

Riassumendo: cucina promossa con qualche riserva, servizio e conto bocciati. È un'esperienza che consiglio più che altro per la location, per i cavatelli e per la seppia, ma personalmente non ritornerei una...

Ai piedi della vecchia torre di Capo Rizzuto, la trattoria omonima (non si può definire ristorante) è immersa in uno scenario naturale suggestivo, affacciata sulla baia. Occorre prenotarsi, altrimenti ti mandano indietro, malgrado restino diversi tavoli liberi. Poca scelta in menù. Pesce di buona qualità, soprattutto nel crudo. Le preparazioni cotte dell’antipasto lasciano perplesso il palato. Ottima la frittura di paranza e la grigliata. Vanno assolutamente migliorati i primi (non si può servire nel 2019 un piatto con riso parboiled non all’onda, più adatto ad un’insalata fredda, gommoso e insapore). Anche il servizio va rivisto, celere ma approssimativo: il vino aveva un retrogusto di tappo, non ci è stato fatto assaggiare (e ce lo siamo servito da soli) ed abbiamo pure dovuto chiedere il cestello del ghiaccio altrimenti lo avremmo bevuto caldo. Prezzi alti per un tovagliato di carta e sedie spaiate in plastica o legno, ma pare corrispondano allo standard di altre strutture ristorative della zona che approfittano dell’affluenza turistica agostana. Consigliato a chi non ha una buona cultura enogastronomica e, più che degustare specialità tipiche, vuol...

Grande delusione. Antipasti di mare appena sufficienti ma da rivedere le quantità. La pasta al sugo per la bimba pronta in neanche 1 minuto... Risotto ai frutti di mare che non stupisce. Paranza: solo pesci grandi e insapori. L'abbiamo lasciata tutta. Buona la frittura di calamari, ma prezzo sproporzionato. Per concludere abbiamo ordinato gelati al tartufo e ci è stato detto che erano di Pizzo. Pensavamo che non si potesse sbagliare e invece... ci sbagliavamo! Il gelato tartufo nero di pizzo ha un bel cuore grande di cioccolato. Qui del cioccolato non c'era neanche l'ombra. Meglio i tartufi della Bindi... 6 euro per quel "gelato' affogato nel liquore non si possono pagare... Prezzi del tutto sproporzionati. A Milano spendo meno! Non è un problema di costi, sono pronto a pagare anche di più quando il prezzo è in linea con la qualità ma evidentemente non è questo il caso!

Molto gentile e sempre sorridente la cameriera, nota di merito a lei. Carino l'ambiente. Mi spiace ma non lo consiglio e...