This is a small nicely decorated restaurant. Service was warm and friendly. They make their own olive oil and grow their own vegetables, which we appreciated. Other dishes we had were unremarkable one way or the other but my breadcrumb lamb chops was so poor that I can only imagine that something went wrong in the kitchen. 2 thin pieces, roughly the thickness of a McVities biscuit. The first piece might have had some slivers of meat amongst the breadcrumbs, I’m not sure. The second piece had no meat at all. I opened up the crust and there was nothing between or in the two layers of breadcrumbs. Stupidly, I said nothing to the restaurant about it. Both pieces were dry and there was no vegetable, sauce or anything else in the plate, so I ordered the only vegetable accompaniment on your menu - potato and chicory. Unfortunately this turned out to be baked and also quite dry. OK in itself but that meant the menu didn’t offer anything to balance the dryness of the so called ‘lamb’. Looking at other rave reviews and their photos of elaborately decorated dishes, this was far below their...
Read moreL’insegna “Locanda Aquilana da Lincosta” reca la rappresentazione di un’aquila, ma potrebbe essere sostituita dalla “fenice”, l’uccello mitologico che rinasce dalle proprie ceneri. Infatti la famiglia Muzi perpetua (anche attraverso traumatiche vicende) la tradizione della propria attività di ristorazione da quasi mezzo secolo. Furono Agostino Muzi (detto LINCOSTA per la sua passione per le camminate in montagna) con la moglie Giuliana Maggi i fondatori della mitica omonima trattoria in Piazza San Pietro. Cessarono l’attività nel 2008, quasi alla vigilia del sisma che distrusse anche l’immobile di Piazza San Pietro. Ma già nel 2007 la figlia Romina continuò l’attività dei genitori in Via Antonelli. Dopo la tragica notte del 6 aprile 2009, il ristorante fu chiuso per oltre tre anni, trovandosi in piena “zona rossa”. La tenacia e la passione di Romina Muzi, coadiuvata dal marito Gianluca Marrone (vivace ed empatico “padrone” della sala), ha fatto sì che l’attività di famiglia potesse proseguire ed ora continua a riproporsi ad una clientela, anche internazionale, che apprezza le tipiche proposte gastronomiche del territorio, peraltro notevolmente affinate. In occasione di quest’ultima visita abbiamo potuto degustare un piatto delizioso: i tortelloni con ripieno di bianco di agnello, impiattati con qualche “filo” di zafferano di Navelli e piccoli semi di lavanda … impossibile descriverne l’effetto sul palato … occorre provarli! Non ci siamo fatti mancare comunque gli storici tortelloni al burro e salvia, con ripieno di ricotta di pecora e cicoria. Si fa presto a dire “tortelloni” … ma la perfezione della pasta lavorata a mano con farine d’altri tempi, la si vede nella “tenuta” alla cottura. Si può dire che Romina (che, in cucina, fa incredibilmente tutto da sola e … al momento) è impareggiabile per la perfezione di queste e altre proposte. Non abbiamo trascurato le verdure cotte (tutte rigorosamente dell’orto), l’assaggio di cicoria e patate (un classico di mamma Giuliana) e la zuppa di farro spezzato con le verdure. C’è rimasto spazio anche per due dolci fatti in casa. Dunque, se capita di visitare il rinascente centro storico della città, una sosta da questi simpatici appassionati dell’accoglienza...
Read moreWhat gem- a nice variety in the menu. I had a large fresh salad to start and a delicious delicate ravioli with ricotta, fava beans, asparagus, cherry tomatoes and a butter sauce. My husband had the cheese assortment antipasto and then pappardelle with roasted lamb. My dolce was an elegant chocolate mousse with a strawberry reduction. Prosecco and later coffee made it a...
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