Upon our arrival for Sunday lunch, we were taken back by a beautiful dining room and, upon receiving the list, immediately recognized the excellent selection of wines. Spirits were high and the group was ready for a sensational dining session.
However, the beauty of the surroundings and curation of the wine collection were part of a mirage, masking countless deficits. The abysmal execution awaiting us was one of the poorest dining experiences in Italy we have ever experienced. Clearly the team at this establishment have access to great local produce, but every single dish (except for the Spaghetto) was almost inedible either because of lack of flavour, seasoning, or overly contrived concepts.
One of the main courses that consisted of a leathery slices of pork was bathed in green, tasteless sauce and was so overcooked even the most determined of diners would find it challenging to consume. In fact one of us at the table had to abandon his efforts onto his plate like a toddler struggling with a piece of ancient beef jerky. It was also apparent that 6 ingredients were repackaged repeatedly to create the 18 dishes on the menu.
As we slogged through the 3 course lunch each delivery was met with hope and then followed by utter despair and disbelief. Throughout this ordeal, the team failed to check in on us despite our signals of unfinished plates and shell shocked faces. Perhaps they didn't care to know or... knew all too well that our situation was dire and had no hope of improving.
Unfortunately this was less of a lunch and more of a tragicomedy or tragedia a lieto fine that ended with everyone laughing with relief as we exited. Our escape was the best part of this experience. Proceed with caution, or failing that proceed with a...
Read moreEsperienza veramente agghiacciante: prenotiamo a Casa Elodia in seguito alla pubblicazione sul sito JRE dell'iniziativa #TavolaJRE. L'iniziativa contempla "un menù degustazione composto da 4 portate e abbinamento vini, al costo di 50 euro a persona.".
Nonostante la prenotazione fosse chiara riguardo l'iniziativa #TavolaJRE, arriviamo e, senza nessuna particolare accoglienza, ci viene portato il menu, al che ricordo che eravamo lì per il menu degustazione con vini in abbinamento. Dopo poco ci viene portato un piatto, senza alcuna descrizione di cosa fosse, e ci viene versata (testuali parole) "una bollicina in accompagnamento". Al che chiedo che gentilmente mi venisse spiegato il vino, ma il cameriere non aveva idea di cosa fosse, sembrando quasi irritato dalla mia richiesta. Si trattava di "Piazza Grande - Spumante rosato di Modena - Cantina di Carpi". A prescindere dal bassissimo livello del vino (parliamo di 3.90€ all'acquisto online a bottiglia!!!) e dal pessimo abbinamento con il piatto, chiedo di parlare con il titolare per delucidazioni e mi rassicura dicendomi che non era compreso nel menu degustazione, ma semplicemente un'entrata di benvenuto. Ovviamente era troppo immaginare un metodo classico come bollicina!
Arriviamo alla prima portata e ci viene portato un rosato (Scalabrone di Antonori) che dovremo farci andar bene, come abbinamento, anche per la seconda portata. Oltre anche qua al livello del vino (siamo su una bottiglia sui 10€, che posso tranquillamente comprarmi in qualsiasi supermercato d'Italia), trovo molto discutibile la scelta dello stesso; va bene che Antinori è partner dell'iniziativa di JRE, ma dov'è la territorialità? Non vado a L'Aquila a bere un Bolgheri rosato!
Per l'ultima portata ci viene servito un vino di discutibile livello gusto-olfattivo (parlo di Montepulciano d'Abruzzo DOC Impeto, all'acquisto sui 7/8€ a bottiglia). Ovviamente anche in questo caso senza dirci alcunchè di abbinamenti o del vino stesso.
Per il dolce, sempre più alterato, chiedo che venga servito un vino che non sia Montepulciano, per ovvi motivi, dato che ovviamente non c'era stato portato nulla. Al che ci viene portato "Cecilia Elba Aleatico", di quasi 20 anni. E' facile immaginare cosa avevamo nel bicchiere. Un vino stanco, ossidato e anche con un buon retrogusto di tappo.
Alla fine, senza batter ciglio, ho pagato i 100€ per una cena che valeva forse un quinto del prezzo. E' stata veramente un'esperienza agghiacciante.
Sono...
Read moreIn pieno centro storico a L'Aquila, lungo il Corso Vittorio Emanuele II, all'interno nel prestigioso palazzo Cipolloni Cannella, da poco restaurato si trova Casa Elodia. Da, sempre un punto di riferimento per gli aquilani e gli amanti della buona cucina, tradizionale e rivisitata. I locali sono molto raffinati ed eleganti, anche la mise en place rispecchia questo trend. Bella cantina di vini e soprattutto il personale, professionale, discreto ed efficiente. Naturalmente a farla da padrone i piatti realizzati con prodotti di altissima qualità e presentati in modo impeccabile e molto gourmet. Primi, secondi e dolci c'è l'imbarazzo della scelta. Consiglio di sceglierli tutti e ridividerli per provarli. Il Sig Alessandro, proprietario ed esperto sommelier, sa consigliare sulla scelta del miglior vino da abbinare. Pancotto, gnocchetti al baccalà e lime, spaghettoni ai funghi e guanciale, tagliata di manzo..ottimi dolci: gelato al confetto di sulmona, tortino al cioccolato...
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