Bandiza, o il filo di Arianna
Ci piace pensare alla linea di confine fra due provincie del Veneto, un tempo chiamata "bandiza", come ad un filo di Arianna che in quel complesso dedalo d'espressioni artistiche, storiche, produttive e naturalistiche che è l'entroterra fra Padova e Treviso aiuta a ritrovare, o a non smarrire, un proprio percorso di vita a misura d'uomo. Su questi colli e nei loro dintorni c'è un paradiso, per fortuna non ancora perduto malgrado il delirio dell'oggi. Dalla restaurata e cintata eleganza di Cittadella all'apoteosi della classicità col Palladio di Maser e il Canova di Possagno, dalla naturalistica serenità sulle rive del Piave allo stoicismo dei vignaioli di Cartizze e Val d'Oca, dalla luce immortale dell'arte di Giotto, nel cuore di Padova al malinconico abbraccio delle colline di Asolo, fra i borghi più belli e... traditi d'Italia. Un paradiso fatto di piccoli gesti, quotidiani ed appassionati, sempre sorretti da duro lavoro a volte corretto con grappa, a volte col vino. Nulla da eccepire, specie se ciò s'accompagna ai piaceri della buona tavola: come accade al ristorante "Jodo". Rosso davvero gradevole, di pronta beva e inatteso poiché servito sfuso con apprezzabile senso d'ospitalità dal grazioso personale femminile; un giovane Cabernet Franc imbottigliato per questo locale da un viticoltore di Tezze, indicatoci dalla gestione come produttore d'eccellenza di Raboso, rosso autoctono della zona del Piave. Taglio moderno in cucina, su base tradizionale, da segnalare per l'eccellenza degli antipasti: i nostri sensi ricordano ancora quel "turbantino di sgombri gratinati, con ricotta di capra" e "l'insalata di variegata di Castelfranco con uova di quaglia, scaglie di asparagi e grana su prosciutto di agnello". Più che apprezzabili le pappardelle al ragù di faraona, insuperabili gli asparagi gratinati (bianchi, abbondanti e in stagione). Rapidità e correttezza nel servizio, per due cene gratificanti che dobbiamo a chi ci ha ben consigliato dal vicino B&B "Melo in fiore" ove s'è pernottato più notti, fra quattro guanciali, nel silenzio fiorito dei campi di...
Read moreAggiorno la recensione a distanza di quasi un anno dopo esserci tornato per cena. Sono veramente tutti bravissimi: spigliati, professionali e cortesi in sala, in gambissima in cucina. Ci siamo alzati in quattro dal tavolo a fine cena dopo tre portate ciascuno e stavamo tutti benissimo. Vivissime congratulazioni davvero.
A pranzo di domenica in 4. Vecchia osteria di paese che ha mantenuto alcuni dettagli caratteristici come la perlinatura alle pareti e le piastrelle di terrazzo alla veneziana al pavimento. Ambiente pulito e ordinato, bagno compreso. Servizio giovane, professionale, cortese, zelante. Cibo ben fatto, non unto, menu molto ben assortito, dagli antipasti ai dolci. Porzioni dei piatti in alcuni casi un filo striminzite: qualche raviolo di patate in più ci starebbe, 3 pezzi sono un po' pochini, magari 5 non sarebbero male, visto che il ripieno di rosoline era molto buono... Comunque bravi tutti, in cucina e in sala. Finalmente un posto in cui si mangia bene vicino a casa! Viva...
Read moreAbsolutely recommendable place. The best osteria we went to in our 1 week Veneto holiday. Also worth a travel from afar. Very friendly service, chef with high skills in seasoning and you can taste the love for food! We will come again....
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