Navarons è un borgo delizioso; una gemma incastonata in Val Meduna con stradine e vicoli disseminati di costruzioni in stile rurale dove il clap la fa da padrone: un materiale ampiamente utilizzato per edificare muri e pavimentazioni. Il paese è noto soprattutto per aver dato i natali alla poetessa, scrittrice ed insegnante Novella Cantarutti e, perciò, i suoi viottoli sono stati trasformati negli anni in un vero e proprio museo a cielo aperto dove, in ogni angolo, si possono apprezzare fotografie e testi della poliedrica artista. Novella Cantarutti rivive nel suo luogo del cuore, grazie a una mostra all'aperto tra le vie di Navarons. Nel centenario della nascita (2020), il comune Meduno celebra la scrittrice e insegnante friulana con un percorso fotografico intitolato "In scjapinela. In punta di piedi".
Raggiungo il locale, entro, mi siedo. Respiro immediatamente un'atmosfera da osteria old-style. Queste vibes mi fanno per un attimo andare indietro nel tempo di qualche decennio in una sorta di memories' backtracking. Flash stupendo. Dopo essere tornato in me volgo lo sguardo attorno: alla mia destra c'è un'esposizione di bottiglie di vino con tanto di price-tag: realizzo trattarsi di tutte le etichette che sono presenti in carta perchè a sinistra c'è una parete con appese alcune lavagnette vergate a mano col gesso indicanti la lista dei vini, appunto. Elenco molto corposo sia per quanto riguarda i bianchi che i rossi (o neri, a vostra scelta) ma fra tutti quello che mi ispira maggiormente è il Cabernet Sauvignon di Lis Neris, rinomata cantina del Collio isontino. Sara il mio compagno per questo viaggio Arriva anche il menù. Non è amplissimo ma va bene così: la scelta ne è agevolata, la velocità nel servizio pure. È popolato da cinque piatti per portata. In verità scorrendo le descrizioni dei piatti percepisco che si tratta di pietanze, sì, da osteria ma che strizzano l'occhio al ristorante gourmand . L'impressione sarà poi confermata man mano che il pasto procederà. Altra considerazione: l'ingrediente principale che imperversa nella carta è il radicchio rosso: se in cucina lo propongono cosi esplicitamente un motivo pur dev'esserci. Così decido di lasciarmi coccolare per gran parte del pasto dal vegetale tipico del trevigiano.
Esperienza culinaria oltremodo positiva, graffiante: lascia il segno. Piatti studiati e pensati prima ancora d'essere realizzati. Un'attenzione spasmodica alla ricerca di equilibri fra ingredienti, cura nella preparazione fanno della proposta del locale un'eccellenza in ambito ristorazione. Il tutto è corredato da un livello di servizio ed attenzione alle esigenze dei clienti senza eguali.
L'anima dal Louc: una perla che brilla in uno scrigno quale...
Read moreGreat little place for people to relax and have a nice assortment of coffees, cocktails, and food. A rare place for such a small town situated in the mountains. Wouldn't have as good a time as I would've had if this place weren't here. Please consider this place when stopping by to help the little town stay...
Read moreOggi siamo stati all'osteria L'anima dal Louc... Lo consigliamo Assolutamente a tutti senza nessuna remora... ammettiamo una scelta più istintiva che ragionata. Mai l'istinto ha indovinato come in questo caso... Ambiente molto ordinato e molto piacevole, Il cibo... Poesia pura... e a dirlo é un pugliese Doc.. La mia compagna poi ha elogiato tantissimo il servizio, la ragazza ai tavoli primaggiava per gentilezza e cortesia..... Il padron di casa, Omar persona molto alla mano, é un vero professionista che ha tradotto in sapienza la sua lunga esperienza nella ristorazione..ci dispiace solo non aver conosciuto la cuoca che ci ha donato enorme gioia al nostro palato e ai nostri occhi ... Nota finale...una menzione speciale al cane mascotte di casa NOÈ, presente ma non invadente.. Simpatico e dal carattere dolce.... Complimenti Omar a te e al tuo Staff.... Ci rivedremo e consiglieremo ai nostri amici...
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