Per sfuggire alla calura estiva anticipata, si decide di orientare le nostre escursioni gastronomiche del sabato sera, verso il lago Maggiore. La scelta cade su Meina, un po' trascurata da noi novaresi a favore di Arona, Stresa o Intra. Prenoto quindi un tavolo per 2 al ristorante Bella Vista; chi risponde al telefono mi informa che il tavolo è disponibile solo alle 19 in quanto successivamente il locale è completo. Per me e l'amico Watson è perfetto e quindi ci presentiamo con 10 minuti di anticipo per visionare lo stabile. Posizionato lungo la statale del lago Maggiore, il Bella Vista rispetta il suo nome essendo costruito con un fianco sulla riva del lago e con l'altro lungo la strada ed all'ombra del più grande albergo Paradiso. L'ingresso è sul lato corto della costruzione, di fronte ad un piccolo spiazzo adibito a parcheggio lungo il quale è allestito un pergolato per gli avventori del bar. La costruzione sembra degli anni 20' del secolo passato ed ha sul suo lato maggiore una bella vetrata che si apre sulla sala principale interna; l'altro lato affaccia sulla terrazza (coperta da tendaggi) a picco sul lago. Francamente non si capisce perché non si sia optato come ingresso principale per quello sulla vetrata, con un fascino retrò indiscutibile. Comunque, l'edificio necessita esternamente di una rinfrescata. Alle 19.10 si era già formato un capannello di avventori bloccati dalla serranda inopinatamente abbassata: se il personale di cucina non è pronto, non significa che la clientela debba essere lasciata in piedi ad aspettare.... Finalmente ci viene aperto e come immaginato, siamo gli unici ad essere sistemati nella sala interna (come da noi richiesto) anche se proprio di fronte alla porta di accesso alla veranda, potendo quindi godere comunque di una splendida vista, del fresco della sera, senza il rischio di possibili improvvisi temporali. L'interno, anche se non elegantissimo è ben manutenuto; i bagni, puliti, sono da rinnovare: non è più ammissibile la turca! Il personale è gentile e premuroso, ma si capisce che la formazione non è da ristorante da alto livello (scambiarsi consigli da un lato all'altro della sala ad alta voce non è la cosa migliore...). Il menù è giustamente contenuto, anche se, nonostante la collocazione lacustre, qualche piatto di terra in più non guasterebbe... Prendiamo 2 antipasti di pesce in carpione, due paccheri con olive, pomodorini e pesce e due fritti di lago. A parte i paccheri che forse dovevano amalgamarsi un po' di più al sugo, è tutto molto buono. Anche la carta dei vini è ben pensata ed i prezzi sono corretti. Con 2 litri di acqua minerale, 2 bottiglie di rosato Castel del Monte Rivera da CL. 75 e 2 caffè, spendiamo € 142. Se guardate solo ai piatti è un ristorante da provare. Il giudizio di 3 stelle non vuole essere punitivo, ma di sprone a migliorare: come ho più volte detto, andare al ristorante è un'attività esperienziale emozionale e non solamente un modo per soddisfare un bisogno primario come alimentarsi. In sostanza, anche l'occhio vuole...
Read moreThe food was fine but the service is absolutely terrible. I came for dinner on a Saturday night, when I was visiting town for a work conference. I was a single diner and they made me feel so uncomfortable. Spilled my wine all over the table when I purchased a bottle, didn't even allow me to taste it. The waiters couldn't be bothered to check on me, or offer pepper, cheese, nothing. When my 1st and 2nd courses came, the waiter literally threw them on my table and walked away. I feel so disrespected and embarrassed to be here. Worst dining experience I've ever had as a single diner and I wouldn't wish this...
Read moreConosco questo ristorante sin dalla fine degli anni '60. All'epoca era quasi impossibile trovare un posto libero per via della ottima cucina casalinga a prezzi popolari . Non esisteva l'autostrada A26 ed i turisti che vi transitavano davanti erano attirati anche dalla posizione, prospiciente il lago Maggiore e con terrazzo a quattro metri il livello delle acque. Ricordo che spesso, esauriti i posti nel grande salone e sul terrazzo, altri tavoli venivano posizionati all'aperto, nel piazzale davanti l'ingresso, sempre a ridosso del lago e con sottofondo il frangersi delle onde contro l'edificio. Le camere dell'albergo avevano, ad hanno, una vista sul lago di impagabile valore. Provare per credere, magari riposando con le finestre aperte e facendosi cullare dal rumore delle onde sottostanti. Successivamente, negli anni 70, i nuovi titolari - lui espertissimo e raffinato cuoco, lei fine sommelier e fantasiosa pasticcera - hanno scelto di proporre una prestigiosa cucina per intenditori, ma mantenendo anche ottimi menù dai prezzi in linea con la tradizione del locale. Rimarchevole la scelta dei vini, proposti con particolare attenzione nei riguardi degli ottimi vitigni piemontesi. Ora il ristorante Bellavista di Meina è gestito da una giovane coppia e i loro moderni gusti si notano subito entrando nel locale, rimodernato ed accogliente. Sempre ottima la cucina. Massima gentilezza e pulizia. Buona l'idea di adibire un angolo del grande salone a piccola area giochi per bambini con anche un salottino di attesa o riposo per i genitori. Dimenticavo: non solo si pranza o si cena con lo sguardo sul lago, ma si può anche ammirare da un'ottima angolazione il famoso Castello di Angera (Va), di sera sapientemente illuminato. Morale, chi si...
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