In queste due settimane ci sono stata tre volte. La prima per provare e la prova è stata superata a pieni voti nonostante la serata da delirio (14 agosto) con un mare di coperti. I ragazzi sono inesperti e si vede ma hanno fatto del proprio meglio per gestire una situazione davvero delicata. Il fritto misto eccellente perché davvero misto (oltre al generico usuale anche due grandi scampi, tentacoli di polipo, pesce spada a tocchetti e spatola), si è presentato leggero e saporito. L'impepata di cozze pregevole. Quando la ordino al ristorante rimango sempre delusa perché il gusto non raggiunge mai quello di casa. Invece la sorpresa nel gustare un piatto saporito, stuzzicante e ben preparato mi ha soddisfatto pienamente. È stata ordinata anche una pasta alla Norma che era colma di saporite melanzane e ottima ricotta. La seconda visita, in un gruppone, purtroppo non è andata altrettanto bene. Tutti gli antipasti, senza lode alcuna, portati sui tavoli con nessuna attenzione e soprattutto senza una precisa definizione. Forse il gusto ci ha rimesso a discapito della quantità. In questo caso il criterio sembra dover essere less is more! Ieri sera ci siamo ritornate per un supplemento di test. Impepata gustosa e fritto misto da bis anche se un po' più solito (non conteneva pezzi "alternativi"). Il primo aveva le vongole purtroppo davvero minuscole e la pasta era un po' troppo indietro di sale mentre il condimento era gustoso. Da segnalare la dimenticanza della preparazione del fritto misto dopo il primo (alla richiesta se poteva essere sparecchiato abbiamo segnalato che mancava il piatto) e l'eccessiva urgenza del ragazzo nel togliere il piatto con ancora cibo all'interno ripetutosi sia con i piatti di portata che con il singolo commensale. In conclusione, Bravi! Raffinate lo staff e proseguite nel mantenere qualità e quantità lavorando sullo Sferracavallo che invece ha proprio necessità di essere...
Read morePurtroppo la nostra esperienza non è stata positiva. Il servizio si è rivelato lento, disorganizzato e, in alcuni momenti, anche scortese. Appena arrivati, abbiamo dovuto attendere oltre 40 minuti solo per ricevere i menù, e più di due ore per l’arrivo degli antipasti. A peggiorare la situazione, la gestione delle comande è stata caotica: avevamo ordinato un fritto misto con rustici mignon, ma ci è stato portato solo il fritto (accompagnato da patatine eccessivamente unte), mentre i rustici sono arrivati dopo altri 40 minuti in una porzione davvero ridotta. Un altro episodio spiacevole riguarda la comunicazione riguardo il menù fisso: alla mia richiesta di sapere cosa includesse, la responsabile di sala ha risposto con un tono poco professionale: “Non lo so, è a sorpresa. Quello che c’è.” Un atteggiamento inaccettabile, soprattutto considerando che la mancata indicazione degli ingredienti potrebbe rappresentare un serio rischio per chi ha allergie o intolleranze alimentari. Solo dopo mia insistenza, è andata in cucina a informarsi e mi ha riferito cosa fosse incluso. In tutto questo, mentre io aspettavo ancora l’antipasto, le altre persone al mio tavolo avevano già finito di mangiare. Abbiamo ricevuto i primi piatti alle 22:50, quasi tre ore dopo esserci seduti (alle 20:00), mentre altri tavoli arrivati dopo di noi erano già stati serviti. Unica nota positiva: sia gli antipasti che i primi erano tutto sommato buoni, e le pizze cotte bene con ingredienti abbastanza di qualità. Purtroppo però, l’esperienza nel complesso è stata rovinata dalla cattiva organizzazione, dal servizio poco attento e da una musica di sottofondo troppo alta, che rendeva difficile persino conversare. Forse il tutto è stato dovuto alla sala abbastanza piena e alla presenza di un compleanno, visto che poi a fine serata il personale di sala si è rivelato...
Read moreTitolo: “Entri pulita ed esci nigghiata”
Per chi non conoscesse il significato di questa parola, spiego brevemente: su 12 persone sedute al tavolo, solo una è uscita illesa dal pranzo di Ferragosto. Un’esperienza da non ripetere — forse mai più — perché più che Tortuga, è stata una vera e propria tortura.
Iniziamo dall’arrivo: faceva più caldo dentro che fuori, sotto il sole cocente. La sala era stracolma, si stava a malapena seduti e si potevano letteralmente sentire i pensieri dei commensali al tavolo accanto.
Arriva il primo piatto… che finisce magicamente addosso alla mia vicina, oltre che sulle mie scarpe. Ma non è tutto: più che un servizio, sembrava una gara di lancio del cibo nei piatti.
Esco a fumare una sigaretta e arriva il colpo di scena. Un cameriere, uscendo, mi sbatte addosso una pirofila contenente pasta con salsa, melanzane e pesce spada. Mi giro, e lui insiste di non avermi sporcato. Peccato che la foto allegata dimostri il contrario.
A questo punto, direi che ci sono due opzioni — ed è un consiglio spassionato al proprietario: O chiudete e cambiate mestiere; Oppure licenzia il personale evidentemente incompetente.
Concludo con una nota di colore (si fa per dire): la cameriera che ha servito il riso — quella con la frangia e il piercing al centro delle labbra — se vuole, le offro volentieri un corso di galateo. Perché oltre a non essere professionale, sembra ignorare completamente il significato della parola...
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