Eravamo di passaggio e la guida del mitico slow food mi ha indotto a curiosare e degustare qualche piatto in questa osteria. È considerata un'osteria che in realtà si presenta con un abito un po' troppo elegante per cui è stato impostato un menù all'altezza del taglio che ha voluto dare il Patron e la gestione tutta. Questa osteria che non è comodissima da raggiungere, tra i vigneti dell'oltrepo Pavese, ha però commesso qualche errore di troppo e le sbavature sono state proprio a carico del signor Patron Comincio col dire che seppure l'orario di apertura era ben specificato, alle 20, credo che alle 19:57 sarebbe stato più elegante farci accomodare piuttosto che farci notare che avrebbero aperto nel giro di pochi minuti lasciandoci fuori. Già il tono e l'impatto visivo con questo pàtron ha suscitato in noi una certa freddezza , quasi un fastidio poiché due "non" clienti; tant'è che abbiamo notato contestualmente al nostro arrivo una netta differenza di trattamento ad accogliere una coppia che era evidentemente una coppia di amici abituali del locale che sono stati raggiunti e sollecitati ad entrare da una coppia che era già accomodata probabilmente anche solo da qualche minuto ma erano già nella sala pranzo.. pazzesco. Alle 20 e qualche secondo il patron ci ha invitati ad accomodarci , ci ha informati circa due piatti fuori menù che non mi hanno stimolato e abbiamo preferito testare due primi (la pasta è fatta in casa) di buona fattura giusti nella quantità , cotti bene e conditi altrettanto bene. Alla richiesta di un vino al calice mi è stato proposto un bianco o un rosso che erano già probabilmente previsti alla mescita; il grande errore lo commette proprio il proprietario che non sapendo di avere di fronte un sommelier e un esperto di ristorazione scivola in una inaccettabile ingenuità non facendomi provare il vino propostomi ma procedendo direttamente a versare quanto previsto per un calice. Ancor prima , dimenticavo, piuttosto di presentarmi il vino procedendo poi alla stappatura, si è rivolto di spalle per utilizzare un tavolino a pochi metri da noi per procedere alla rimozione della capsula e alla successiva stappatura. Nel frattempo valutando il ricchissimo menù che riportava anche delle massime della famiglia, alcune citazioni di poeti e musicisti ho notato l'elenco dei fornitori delle materie prime dove era chiaro anche l'utilizzo di riso , dei legumi e degli ortaggi provenienti dalle aziende del territorio allorché non avendo visto il riso in carta ho chiesto per quale ragione non presentavano un risotto oppure se era un piatto previsto solo nel periodo invernale. Il patron mi ha risposto tassativo che non presentano mai il risotto a meno di una richiesta particolare per cui non capisco la ragione di avere nell'elenco delle materie prime che acquistano anche il riso; tant'è che lo stesso signore mi ha fatto notare con un tono quasi di disappunto e un sorriso molto scocciato che il terriitorio del Prato Gaio , che sorge nella Versa Alta, è prevalentemente un sito un po' fuori dal cuore dell'oltrepo Pavese dove si prediligono i legumi e le minestre. Detto ciò mentre arrivavano altri ospiti che erano sicuramente abituali e la mia sicurezza nel dire ciò sta nel fatto che ho notato una certa cordialità , un modo di accogliere molto più umano meno forzato rispetto a quanto accaduto con noi, osservo che il patron per spiegare piatti e vini ad un tavolo , si appoggiava un pochino in avanti con le mani su un carrello porta piatti come fosse al bar dello sport. Come ho detto all'inizio questa osteria è molto elegante sarebbe fosse meglio che i commissari delle guide la valutassero come ristorante; in sala una cameriera con grembiule nero camicia bianca sbottonata e scarpe ginniche simpatica gentile premurosa. Dal 1890 questo locale da rivendita di generi alimentari è diventato un'osteria tra le migliori, peccato che dopo più di un secolo manca l'ingrediente più importante : l'empatia. le materie prime ricercatissime non bastano. Che non passi un...
Read moreCi siamo andati domenica a pranzo, che dire..bene ma non benissimo.. all'arrivo si percorre un bel vialetto con terrazzino che porta all'ingresso, sembra una reception di un albergo anni '50, nelle salette si trova varia oggettistica all'insegna dell'antiquariato. Il personale ha dimostrato una cortesia ed un servizio impeccabile ma devo dire che meno male che il menù era in carta perchè la connessione internet e telefono vodafone manca completamente, la pecca la lista dei vini con qr code, se non avessi avuto un altro operatore non avrei visto i costi del vino, da 20€ in su..molto Buono Abbiamo iniziato con un antipasto di salumi che come vedrete dalle foto la quantità è minima rispetto al prezzo. Come primi abbiamo mangiato le tagliatelle al sugo di basilico, accompagnate con una chips di formaggio veramente delizioso, poi agnolotti al brasato in burro, molto saporiti ed infine gli agnolotti ripieno di melanzane, meno graditi in quanto non si sentiva neanche vagamente le melanzane. Per secondo una faraona disossata farcita con contorno di tortino di patate, molto buona! Non abbiamo ordinato dolci ma il proprietario ci ha omaggiato dei biscottini di frolla alla mandorla...
Read moreUn’esperienza gastronomica autentica e adorabile. Prato Gaio è un gioiello nascosto tra le colline dell’Oltrepò Pavese, un ristorante che sa unire tradizione e creatività in un’atmosfera calda e accogliente. La cucina è un omaggio ai sapori autentici del territorio, con piatti che raccontano la storia e la passione per la gastronomia locale.
Ogni portata è curata nei minimi dettagli, dagli antipasti ai dolci, con ingredienti di altissima qualità e un equilibrio perfetto di sapori. La carta dei vini è ricca di eccellenze del territorio, selezionate con cura per accompagnare al meglio ogni piatto consiglio la Bonarda - Vigna del Povromme!
Il servizio è impeccabile: il personale è professionale, attento e pronto a consigliare con competenza. L’atmosfera del locale, elegante ma senza eccessi, rende l’esperienza ancora più piacevole.
Se cercate un posto speciale per assaporare la vera cucina dell’Oltrepò Pavese, Prato Gaio è una tappa obbligata. Assolutamente...
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