Defilato dal centro storico di Montelupone, immerso nella campagna c'è questa trattoria, arredata in maniera semplice e rustica, ma gradevole specie nella sala esterna. I piatti proposti sono quelli della tradizione, con largo spazio alle pietanze a base di cacciagione. Molte erano le aspettative che avevo riposto nel locale in questione, attratta anche dalle moltissime recensioni positive.

Dopo aver preso visione dell'ampio menù, ordiniamo i "cavalli di battaglia " di Armida e cioè antipasto rustico per due, una porzione di tagliatelle con sugo di capriolo e tartufo, e una di spezzatino di cinghiale con cipolline. Come contorno una cicoria ripassata e delle olive all'ascolana.

Arrivano in tavola, ben presentate, delle ciotoline di coccio contenenti vari assaggini, in cui però non ho trovato, nemmeno vagamente, i sapori della nostra tradizione. Sono cresciuta mangiando questi piatti, che io stessa molto spesso cucino e certo sarà anche una questione di gusti, ma a mio parere, la trippa, la coratella, gli zampetti e i fagioli con le cotiche mancavano di carattere. Tutto troppo scotto ed eccessivamente brodoso, quasi insapore. Abbastanza anonima la fonduta, così come i due crostini. Buoni prosciutto e pecorino, troppo magra la lonza, ma sicuramente era all'inizio e quindi ci sta. Anche nel primo mi aspettavo un po' più personalità, degno di nota il secondo. Ben fatta la cicoria e in quanto alle olive, che erano gustose, non c'entrano nulla con quelle all'ascolana, sia per dimensioni che per la farcia. Proporrei di chiamarle "olive fritte all'Armida". Salto il dolce, mio marito ordina invece un gelato alla vaniglia, dall'ottimo gusto, ma pieno di pezzetti di ghiaccio.

In conclusione : discreta scelta di vini con ricarichi molto più che onesti, davvero unici in questo senso. Conto finale corretto, porzioni generose, servizio efficiente. Prenotazione consigliata specie nel fine settimana.

Data dell'esperienza 28 agosto 2022