Gentilissimi lettori, oggi vi parlerò di questo sushi che, citando la coloratissima ed esauriente recensione di una collega grata del cibo, “Bea’s food”, porta i suoi clienti in un “Universo parallelo e fantascientifico”.
Sarà merito del robot a forma di gatto? Sarà forse per la location stile casa degli specchi?
Poco importa… quella sera era tutto perfetto e meritevole di 5 stelle.
Per cominciare, come già accennato, il locale, situato in una posizione piuttosto periferica di Monza, mette a disposizione un grandissimo parcheggio.
Una volta entrati si rimane stupiti dagli interni del ristorante, moderni ed eleganti: una gioia per gli occhi.
Oltre a questo, il posto, vantando di molto spazio, dispone di sedute comode e tavoli perfettamente distanziati. 5 punti!
Per continuare, un elogio al servizio… velocissimo! Non pensate sia merito del gatto-robot, che ho accarezzato e denominato Oliver (come il mio gatto),e che per quanto abbia migliorato la mia vita e quella dei miei amici, rendendomi popolare sui social e pieno di ragazze (ma dove) non velocizza le cose; anzi mi ha anche rallentato mentre tornavo dal bagno affamato come uno sciacallo. Comunque sia, 5 punti allo staff
Terzo fattore: il menù. Che dire… ottimo. Strutturato bene, ricco di pietanze gustose, e consultabile su smartphone (si ordina proprio col cellulare, ma dopo il gatto robot questo non ci colpisce più).
Come il famigerato Borghes. insegna, per finire analizziamo il conto.
Noi abbiamo speso 37€ a testa… Troppo ? Troppo poco? Per me sci sta?
No apparte la gazate, è molto onesto, considerando che abbiamo ordinato acqua a rullo e anche i dolci. Tra l’altro l’acqua, servita San Pellegrino tanta roba, costa 3,50 cocuzze, quindi vi conviene morire di sete e immolarvi per Sparta.
Bene! Prima di andare via io e i miei amici abbiamo pescato anche un biscotto della fortuna, che non dovrebbe chiamarsi così, ma piuttosto “biscotto che non mangerai con carta da stampante come farcitura”, che io di solito mangio, ma non questa volta perché anziché spaccarsi, si è aperto flettendosi come una molla, dandomi l’impressione dunque di aver giaciuto lì inconsiderato per diversi anni.
Il foglietto recitava qualcosa di insolito, non la solita frase del tipo “se sorridi sei felice”, ma un’asserzione cruda, severa, ossia: “Chiedi molto a te e aspettati poco dagli altri. Questo ti farà risparmiare qualche dispiacere”, in seguito alla quale senza spiegazioni decisi di mollare in loco le due ragazze che dovevano tornare in macchina con me e cavalcai in solitudine verso la luna la mia bmw 100% power 135m che spara come un magnum, ma che non fa rumore perché di animo buono.
Pappardella finita! Ringrazio il locale e do il massimo dei voti. Alla grande ragazzi! Steve Jobs!
バイバイ