Trattoria "Da Celeste" — Restaurant in Nerola

Iniziando dal cibo direi che abbiamo mangiato molto bene. Fettuccine coi funghi leggere e saporite ed abbacchio alla brace ben cotto e morbidissimo.

L'ambiente è del tutto informale e rispecchia la tradizione delle trattorie del Lazio.

Il problema è che sono andato via gridando come conseguenza del comportamento del tutto scortese del cameriere che è anche il proprietario.

Un vero peccato visto l'impegno che la struttura mette nel preparare buono piatti.

Appena entrati il cameriere ci ha guardati in faccia ed ha iniziato a parlarci in russo, inglese e francese senza dirci se potevamo sederci o meno, scherzando credevo. Abbiamo dovuto capire da soli che c'era da aspettare per sederci perché lui non ci ha detto una parola.

Dopo venti minuti ci hanno fatto accomodare e dopo un altro quarto d'ora il cameriere è tornato a prendere l'ordine, continuando a parlare in svariate lingue (male), dilungando a dismisura il tempo necessario a descrivere i piatti disponibili. Non é servito dirgli che la mia compagna è estone e non parla russo: niente.

Un po come parlare indiano ad un indios o ad un indiano d'America. Quasi offensivo direi.

La pasta è arrivata dopo il tempo di cottura, cotta bene. Il pepe sono stato invitato a prendermelo da solo. Appena finita la pasta ho chiesto del pane. Dopo dieci minuti ho chiesto di nuovo. Siamo stati completamente ignorati.

Dopo altri dieci minuti mi sono alzato ed ho chiesto il pane in cucina e finalmente ce l'hanno portato insieme alla carne e contorno. Era chiaro l'atteggiamento infastidito del cameriere.

Al momento di pagare il conto le prime parole del cameriere in cassa sono state, con mia grande sorpresa "scrivi quello che ti pare: che non lo vedi che siamo pieni?".

Non avevo assolutamente menzionato l'idea di scrivere una recensione. Non capisco da dove sia uscita fuori questa cosa. Coda di paglia?

A quel punto non ce L'Ho fatta più ed ho fatto notare che prima di scherzare con un cliente che non conosci devi almeno essere sicuro di poter offrire un servizio impeccabile.

Il cameriere ha replicato ed io ho iniziato a gridare, schifato, col sangue alle tempie e rimponendomi il pranzo, i trenta euro spesi e l'idea stessa di aver voluto fare una gita fuori roma. L'unica cosa che volevo era andare via.

Il conto alla fine me lo ha compilato la signora che si occupa della cucina che si é frapposta tra me ed il proprietario.

È ridicolo spendere tutto quell'impegno per servire cibo di buona qualità per poi trattare i clienti come fossero bambini da ammansire per poi scansarli come galline in un pollaio. Peccato.

A meno che non abbiate un calo glicemico, da evitare a tutti i costi.

Ps. Ora che ho scritto una recensione il proprietario sarà soddisfatto. Mi sembra un buon modo per ringraziarlo di avermi rovinato...

Salve venerdì siamo capitati a Nerola e ci è venuta voglia di provare la cucina di Celeste dopo motivati consigli ricevuti sul luogo. Quando siamo entrati ho avuto la netta e piacevole sensazione di essere tornato ai tempi in cui con i Miei si entrava nelle trattorie di quartiere con i profumi di pulito degli ambienti e della cottura dei cibi sul fuoco. Nel contempo i titolari ci hanno accolti con gentilezza ed accompagnati al tavolo abbiamo notato un trittico con il menu del giorno che la diceva lunga come i consigli ricevuti. Pertanto abbiamo ordinato una porzione di fettuccine ai funghi porcini da urlo, una porzione di gnocchi col sugo di involtini come mia madre faceva un tempo e li ho mangiati allo stesso modo che facevo da bambino degustandoli in bocca senza il sugo, una bellissima porzione di ravioli di ricotta e spinaci con un sugo finto delicatissimo al palato che lasciava assaporare il contenuto dei ravioli. Per il secondo non ci pensavamo all'inizio ma aver mangiato tre primi come porzioni ottime e sentirsi ancora così leggeri abbiamo deciso per un abbacchio allo scottadito e una porzione di salsiccia cotti sulla pietra ollare accompagnate con due cicorie ripassate aglio olio e peperoncino con bruschette all'aglio con dell'olio del luogo buonissimo. Il tutto annaffiato con un litro di ottimo vino rosso della casa col quale abbiamo gustato infine ciambelline e tozzetti dall'ottimo gusto anch'essi. L'ambiente è pulito e dignitoso e la tavola bandita con tovaglie e tovaglioli in carta vivacizzanti. Il conto si è rivelato un ottimo rapporto qualità-prezzo per cui ci torneremo spesso invitando tranquillamente anche i nostri amici per far conoscere queste realtà semplici ma impregnate di passione e di ottima fattura nella trasformazione dei generi alimentari... dimenticavo i primi erano tutti rigorosamente fatti a mano senza macchinari ed in casa ed erano anni che non mangiavo con gusto e così sano come nella trattoria da Celeste. L'ospitalità e la cortesia nel ricevere la comanda e poi nel servizio a tavola sono davvero encomiabili in tutto. Torneremo tra non molto e stavolta nel prenotare chiederemo il posto sempre di fronte alla finestra con veduta panoramica. Da assaggiare tutto poiché al termine ci si alza soddisfatti ma senza quel fastidioso senso di pienezza... la qualità ha spadroneggiato con i suoi vantaggi. Sono stati richiesti i Green Pass e le sistemazioni rispecchiavano appieno il rispetto delle norme anti-Covid. Cordialmente saluti e auguri per un ritorno alla normale vivibilità per...

Da evitare leggete! Veniamo accolti da un cameriere che a malapena parlava. Non so se poverino abbia dei problemi, ma sicuramente non è adatto a stare al contatto col pubblico. Ecco il "dialogo" per fare l'ordine. Eravamo in 4. Lui: abbiamo fettuccine, gnocchi e ravioli. Io: antipasti no? Lui: si Io: per esempio? Lui: misto Io: misto....cioè? Lui: affettati Io: e....formaggi che altro? Lui: si Io: i primi con che condimento sono? Lui: in bianco o sugo. Io: sugo di cosa? Ragù? Lui: non aspettatevi carne nel sugo, sugo! Ordinano due fettuccine al "sugo" e due gnocchi al "sugo". Poco dopo vedo passare fettuccine ai funghi porcini...dopo averlo chiamato 3/4 volte si ferma per chiedere se fosse possible averse anche noi il sugo la funghi. Lui: si Modifichiamo due piatti prendendoli ai funghi senza avere il coraggio di chiedere perché non ce l'avesse detto. Arriva l' antipasto. Mezza fetta di affettato per uno e un piattino con dei pezzetti di formaggio da 1 cm l'uno di solo tipo. Come una fetta di galbanino tagliata in 4... 10 minuti per avere il pane, 4 mezze fettine! Arriva il vino della casa rosso, aceto puro! Finito l'abbondante antipasto e colmi di pane arrivano i primi. Il famoso sugo era proprio come descritto da lui, un cucchiaio di passata che rendeva appena rosa le fettuccine. I ravioli 4 di numero. L'unica cosa passabile era il sugo ai funghi che non era riuscito a dirci all'inizio. Pensavamo che fossimo vittime di una candid, ve lo giuro era tutto surreale! Increduli dell'accaduto l'abbiamo presa sul ridere altrimenti era da litigare col titolare. Comunque meglio un panino che quella specie...