Anima — Restaurant in Nusco

Ho prenotato un tavolo per 10 persone una settimana prima, per andare a pranzo con i miei amici e festeggiare il mio compleanno. Durante la settimana si è aggiunta un’11esima persona, così ho prontamente chiamato per comunicarlo e da lì è iniziato l'incubo: il titolare e chef del ristorante, che si occupa anche delle prenotazioni, non ha più risposto al telefono, né al cellulare né al fisso. Ho insistentemente provato a contattarlo usando qualsiasi mezzo: whatsapp, Facebook, Instagram e telefonate a non finire, ma niente. Il tutto per 2 giorni di seguito. Non sapevo più cosa pensare: inizialmente credevo fosse solo molto impegnato tanto da non poter leggere i miei messaggi, ma la sera prima noto che era online su whatsapp. mi sono sentito preso in giro e ignorato e sinceramente non mi aspettavo un comportamento del genere.

Alle 22 del giorno prima, finalmente mi chiama, dicendomi che c'era stato un assurdo problema tecnico e che il mio tavolo non era più disponibile, facendomi delle scuse frettolose e poco convincenti e offrendomi la prenotazione presso un altro ristorante di sua conoscenza (?!). In sostanza mi ha trattato davvero con sufficienza visto che evidentemente ha un interesse davvero basso per i suoi clienti trattandoli come dei pacchi postali. Mi ha rovinato la domenica facendomi fare una pessima figura con i miei amici, coi quali, sottolineo, avremmo fatto più di 50km per raggiungere il locale, e per di più ho dovuto ripiegare su un altro ristorante con tutti i disagi del caso.

Non ho parole per esprimere il mio disappunto e la mia rabbia per questo comportamento poco professionale e scorretto. Invito chiunque ad evitare questo posto: oltre al buon cibo esiste la professionalità, l’educazione ed...

Arriviamo in questa osteria e scopriamo che quel giorno si poteva solo pranzare con il menu degustazione (nella telefonata di prenotazione non eravamo stati avvisati). Il menù era unico quindi assolutamente niente scelta dei piatti o alternative diverse, ci viene presentato come menù a base di castagne, tartufi e porcini (di tutto questo non c'era ombra nei piatti) decidiamo di mangiare comunque lì perché a quel punto di domenica non si poteva andare altrove ormai. Il primo piatto è una zuppa di castagne, fagioli e porcini che in realtà è una semplice vellutata di una quantità misera, pensate che il cucchiaio non riusciva nemmeno ad essere coperto tutto se appoggiato nel piatto. Già da questo punto abbiamo cominciato a capire la situazione, fiduciosi aspettiamo la seconda portata, sfera di caciocavallo podolico fritto, in realtà numero due mini palline fritte di caciocavallo. Terza portata raviolo di ricotta con funghi, in realtà numero 6 mini ravioli (anche molto salati). Quarta portata entrecote tartufata con patata, in realtà 30 grammi di carne con un cucchiaio di purè e una foglia di insalata. Dolce castagnaccio, in realtà numero una pasta fritta tipo chiacchiere con crema di cioccolato sopra. Totale menu degustazione 30 euro a testa escluse bevande e coperto. Ce ne siamo andati più affamati di quanto siamo entrati... Onestamente non cercavamo l'abbuffata ma almeno poter andare via sazi pagando quasi 35 euro a testa. Esperienza pessima, la qualità del cibo non giustificherebbe neanche il discorso di cucina gourmet. Infine nel locale faceva anche freddo e durante il pranzo ci siamo accorti dai commenti degli altri commensali che non eravamo gli unici a pensarla come noi sulla quantità misera...

Che delusione. Prenotiamo con TheFork (senza sconto) e all'arrivo ci comunicano che c'è un menù fisso, mentre non è disponibile il menù a la carte. Era doveroso avvisare della limitazione, perché sicuramente avremmo optato per andare altrove avendo invitato delle persone a pranzo. Difficile trovare alternative alle 13.30 del giorno dell'Epifania. Tra l'altro, di fronte alla segnalazione che un paio di commensali non mangiavano formaggi, prima si è assicurata un'alternativa, e poi ci si è limitati a togliere il formaggio dalla preparazione del piatto. Il locale è molto grazioso all'ingresso, ma poi la sala interna è anonima e fredda. La ragazza in sala molto cortese. Buono e originale l'antipasto a base di caciocavallo e tartufo (misera la rivisitazione senza caciocavallo, un piatto di salumi sarebbe stato più gradito). Buono il tortello con la minestra maritata. E poi un crescendo di incredulità. Risotto in bianco anonimo con spezzatino al sugo, accostamento che faceva a pugni. Vitellone crudo, duro e freddo (!). Cubetti di panettone tostati e bruciati, con sopra yogurt e melograno. Menù deludente 30€ Bottiglia di vino locale 24€. Coperto 2€ cadauno. Caffè non offerto. Sinceramente, non lo...