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Osteria la Pescarolina — Restaurant in Piacenza

Name
Osteria la Pescarolina
Description
Nearby attractions
Nearby restaurants
Ristorante L' Amo Piacenza
Str. Bobbiese, 132 B, 29122 Piacenza PC, Italy
Il Pollo Pittolo
Via Galileo Galilei, 50, 29122 Pittolo PC, Italy
Nearby hotels
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Osteria la Pescarolina things to do, attractions, restaurants, events info and trip planning
Osteria la Pescarolina
ItalyEmilia-RomagnaPiacenzaOsteria la Pescarolina

Basic Info

Osteria la Pescarolina

Str. Bobbiese, 130, 29100 Piacenza PC, Italy
4.5(859)
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Ratings & Description

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attractions: , restaurants: Ristorante L' Amo Piacenza, Il Pollo Pittolo
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Vintage o contemporaneo? Il racconto del Design
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4 Via Madoli, 29121 Piacenza
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Ristorante L' Amo Piacenza

Il Pollo Pittolo

Ristorante L' Amo Piacenza

Ristorante L' Amo Piacenza

4.7

(165)

Closed
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Il Pollo Pittolo

Il Pollo Pittolo

4.3

(259)

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Reviews of Osteria la Pescarolina

4.5
(859)
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2.0
8y

Da fuori il ristorante è veramente splendido, sembra un incrocio tra un vecchio forte e un edificio rurale. Non so se sia stato ristrutturato nel tempo per dargli questo aspetto o se è sempre stato così, ma è veramente bello. Dentro l'ambiente è molto caloroso e accogliente, arredato con attrezzature agricole e manufatti rurali da antiquariato, ambientazione contadina e soffitti a volta e in giro per il locale ogni ripiano è pieno zeppo di tappi. Ci siamo seduti a tavola e veniamo accolti dalla cameriera nonché titolare e figlia della cuoca, la quale inizia a portarci a tavola l'affettato in vassoi di cartone (che di norma a casa mia si usano per preparare i tortelli) anziché d'acciaio come si fa di norma e ci lascia i cestini col gnocco fritto. Nel mentre non ci viene chiesto che vino vogliamo ma ci vengono piazzati sul tavolo 4 bottiglie di vino completamente diverse: un nero molto buono, un lambrusco della casa imbevibile, un pinot nero buono e una malvasia secca che di secco aveva ben poco. L'affettato non era nulla di eccezionale e il gnocco fritto era estremamente unto. La cameriera ci informa che al centro della sala c'è il buffet con gli antipasti al centro della sala. Nulla di straordinario: funghi pomodorini e carciofi sottolio, cipolline e frittatine. Accettabile. Dopo poco ci vengono serviti i primi: subito sembra che abbiamo tre primi, poi scopriamo che in realtà sono tre assaggi dei primi: tortellini verdi, risotto coi funghi e salsiccia e dei gnocchetti tipici piacentini coi fagioli. Tortellini buoni ma pochi, il risotto non era per nulla eccezionale, i gnocchetti erano interessanti ma anche qui porzioni piccole. La cameriera è estremamente frettolosa tanto che fa cadere addosso ad un amico un mestolo. Le chiedo se può portarci altre bottiglie del vino nero quello buono e etichettato (non quello della casa) o del pinot nero ma ci vengono portate tre bottiglie di vino della casa che rimangono intonse per tutto il resto della cena. Non contenta ci propina la malvasia rifiutata dal tavolo accanto. Arrivano i secondi e qui crolla completamente il servizio: il primo piatto sono delle costine di maiale fredde accompagnate da delle patate pure loro fredde il tutto immangiabile. Il secondo piatto doveva essere un brasato ma a tutti noi è sembrato più un semplice arrosto freddo e stopposo il quale è rimasto nei vassoi. Finiti i secondo ci viene chiesto immediatamente il caffè in quanto i dolci sono in un tavolo accanto agli antipasti. Inoltre ci viene chiesto se vogliamo l'amaro della casa: al terrore che l'amaro potesse essere vagamente somigliante al vino della casa, chiedo per me della grappa (e non mi viene nemmeno chiesto che grappa, cosa che mi fa già preoccupare). In attesa dell'arrivo dei caffè ci serviamo i dolci. C'è chi prende la torta di frutta, chi una sorta di torta-zuppa inglese, io prendo una torta di ricotta e uvetta. L'assaggio sia io che un amico e dal sapore e dalla consistenza si capisce che la torta è vecchia e lì da tempo. Arriva il cameriere coi caffè (unica cosa veramente buona della serata) e il vassoio con la grappa e i bicchieri per tutti: si, io chiedo la grappa ma la porta per tutti. Una grappa che era aperta da non si sa quanto infatti era completamente svaporata e buona parte dell'alcol era evaporato. Un amico chiede del limoncello al cameriere "Mi dispiace, non ce l'abbiamo", l'altro amico chiede un Montenegro e il cameriere "eh, se non abbiamo il limoncello, quello è proprio impossibile", manco avesse chiesto un rum Zacapa invecchiato 25 anni. Per fortuna il conto era molto basso rispetto alla media. Sicuramente è un ristorante che non consigliere. Peccato perché l'ambientazione e il locale è...

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4.0
7y

È un posto piuttosto particolare, il titolare e vari suoi collaboratori sono personaggi un po' sopra le righe e devo riconoscere che non a tutti possono risultare simpatici; ad ogni modo, io ci sono stato bene, e poi penso che un ristorante vada giudicato principalmente in base alla qualità del cibo offerto, per cui un elemento del genere (ribadendo che a me non ha dato fastidio) può essere considerato secondario. Venendo al sodo, io ci sono stato una domenica a pranzo e devo dire che, dopo tutto quello ho mangiato, a sera ero ancora decisamente più che sazio! Si comincia infatti con l'antipasto classico piacentino, salumi misti con gnocco fritto e giardiniera di verdure, e già lì le quantità sono davvero molto abbondanti; per quanto riguarda la qualità, molto buoni i salumi, mentre un tantino meno validi sia lo gnocco fritto sia la giardiniera (non erano male, ma in giro per il piacentino ne ho trovati di migliori). Venendo poi ai primi piatti, anche lì situazione differenziata: io ho trovato davvero buoni i pisarei e faso', mentre invece sia i tortelli sia il risotto non mi hanno entusiasmato particolarmente (anche lì, buoni ma ne ho mangiati di migliori). Anche per i primi, le quantità erano davvero notevoli: eravamo in cinque a tavola e ci sono stati portati due piatti da portata di tortelli, due di risotto e uno di pisarei! Per quanto riguarda la carne, buono il brasato e buone anche le costine di maiale (che io non ho provato perché non mi piacciono); sulle quantità abbiamo detto alla cameriera di frenarsi e così ne sono arrivate porzioni più "umane" (altrimenti sarebbero andate buttate e sarebbe stato un vero spreco). Infine i dolci, che potete prendere liberamente visto che sono a buffet, così come la giardiniera di verdure che accompagna l'antipasto: io ero veramente al limite delle capacità umane, e ho assaggiato giusto un pezzetto di crostata alla marmellata, che non era male. Per riassumere, direi che si tratta di un posto che mi sento senz'altro di consigliare; forse, se proprio si vuol trovare il pelo nell'uovo, si può dire che il locale punta più sulla quantità che sulla qualità, ma in ogni caso il livello medio delle pietanze non è basso, e comunque il rapporto qualità/prezzo secondo me è più...

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2.0
8y

Siamo stati in questo ristorante domenica scorsa. Abbiamo mangiato bene, i camerieri sono gentili e solerti. Ma... non provate ad andare con dei bambini che non siano delle sagome di cartone. Abbiamo prenotato al telefono qualche giorno prima chiedendo se era disponibile la saletta di intrattenimento per i bambini (eravamo 6 adulti e 5 bambini) e ci è stata confermata. Siamo entrati nel ristorante con un passeggino e il proprietario ci ha fulminato dicendo che il passeggino dava fastidio (fastidio è una parola che ha ripetuto spesso, e ha iniziato a dirla appena ci ha visto) e che aveva 350 prenotati per quel giorno e quindi il passeggino occupava spazio. Ci fa accomodare ad un tavolo tra l'ingresso e la cucina, proprio nel punto di maggior passaggio. Siamo arrivati alle 12.00, il ristorante era ancora vuoto. Chiediamo dov'è la saletta per i bimbi e ci risponde che la saletta non c'è, per lui è una perdita tenere uno spazio riservato solo ai bambini che giocano. Certo, sono scelte ma se non ci davano un' informazione sbagliata al telefono, forse saremmo andati a dare " fastidio" da un'altra parte. Durante il pranzo ogni volta che passava ci diceva di far stare seduti i bambini perché potevano far cadere i camerieri. Adesso qualcuno si potrà immaginare che avevamo portato con noi 5 piccoli animali selvatici, un po' è vero, i bambini non riescono a stare seduti al loro posto per tutto un pranzo, soprattutto se in compagnia, ma non hanno fatto nulla di assurdo, bastava farci accomodare ad un tavolo che non fosse proprio di fianco alla porta della cucina dove uscivano tutti i camerieri e nessuno si sarebbe accorto dei nostri figli. Abbiamo mangiato l'antipasto e i primi. Ci hanno chiesto se volevamo il secondo (è opzionale) e poi dal momento che passavamo direttamente al dolce, il proprietario ci ha detto che era a buffet, di prenderlo e mangiarlo un po' in fretta e di andare che i bambini davano fastidio. Secondo me un ristoratore non dovrebbe fare così. Appena ci siamo alzati i camerieri hanno sparecchiato e riapparecchiato in un secondo e fatto sedere un altro gruppo che aspettava in piedi all' ingresso. Sconsigliato a gruppi con...

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Antonino ParlatoAntonino Parlato
È un posto piuttosto particolare, il titolare e vari suoi collaboratori sono personaggi un po' sopra le righe e devo riconoscere che non a tutti possono risultare simpatici; ad ogni modo, io ci sono stato bene, e poi penso che un ristorante vada giudicato principalmente in base alla qualità del cibo offerto, per cui un elemento del genere (ribadendo che a me non ha dato fastidio) può essere considerato secondario. Venendo al sodo, io ci sono stato una domenica a pranzo e devo dire che, dopo tutto quello ho mangiato, a sera ero ancora decisamente più che sazio! Si comincia infatti con l'antipasto classico piacentino, salumi misti con gnocco fritto e giardiniera di verdure, e già lì le quantità sono davvero molto abbondanti; per quanto riguarda la qualità, molto buoni i salumi, mentre un tantino meno validi sia lo gnocco fritto sia la giardiniera (non erano male, ma in giro per il piacentino ne ho trovati di migliori). Venendo poi ai primi piatti, anche lì situazione differenziata: io ho trovato davvero buoni i pisarei e faso', mentre invece sia i tortelli sia il risotto non mi hanno entusiasmato particolarmente (anche lì, buoni ma ne ho mangiati di migliori). Anche per i primi, le quantità erano davvero notevoli: eravamo in cinque a tavola e ci sono stati portati due piatti da portata di tortelli, due di risotto e uno di pisarei! Per quanto riguarda la carne, buono il brasato e buone anche le costine di maiale (che io non ho provato perché non mi piacciono); sulle quantità abbiamo detto alla cameriera di frenarsi e così ne sono arrivate porzioni più "umane" (altrimenti sarebbero andate buttate e sarebbe stato un vero spreco). Infine i dolci, che potete prendere liberamente visto che sono a buffet, così come la giardiniera di verdure che accompagna l'antipasto: io ero veramente al limite delle capacità umane, e ho assaggiato giusto un pezzetto di crostata alla marmellata, che non era male. Per riassumere, direi che si tratta di un posto che mi sento senz'altro di consigliare; forse, se proprio si vuol trovare il pelo nell'uovo, si può dire che il locale punta più sulla quantità che sulla qualità, ma in ogni caso il livello medio delle pietanze non è basso, e comunque il rapporto qualità/prezzo secondo me è più che adeguato.
Sara BotteriSara Botteri
Questo luogo appartiene alle fiabe, quelle fiabe che quando le leggi ti senti protagonista: entrando, ogni remora sui cliché svanisce, sfumando nei propri toni di colore. Il luogo ammalia, ogni particolare può accendere malinconici ricordi o proiezioni al futuro, perché tutto è talmente amalgamato ad arte (verosimilmente casuale ma, in realtà, strabiliarmente bilanciato e artisticamente d'ispirazione bukowskiana) che nessuna anima- peregrina di vita- potrebbe non assimilare. I proprietari e i dipendenti sorprendono con una socievolezza contagiosa, con risate e visioni eccentrico-commutative. Chi entra, a meno che non sia una persona iper-razionale ed emotivamente compromessa, non può che lasciarsi ispirare. In seguito arrivano antipasti, primi, secondi, vino della casa, ammazza caffè (che non ammazzano il caffè ma stimolano il palato a nuove esperienze papillari), che nemmeno una privo-panzuta come me potrebbe ritirarsi. E l'atmosfera, fra commensali, grazie al lavoro costante e all' indole del personale, è quella che chiunque anelerebbe nel proprio quotidiano. Goliardica amicizia, convivio senza orpelli. Ma la poesia dei piatti, alla fine, è ciò che chiunque può assaporare sino alla scarpetta. Questa poesia ritrae ogni dettaglio del luogo: sacri o profani ne resteranno esterrefatti. Nessuna pressione, nessun tipo di distonia. Solo Grande Armonia Dei Sensi. Abbiamo adorato, una piacentina ed un salentino, questo locale di mirabilia. Ringraziamo tutti gli Artisti del Sapore che ci hanno accompagnato in questo Viaggio di Emersione Gustativa. Commuovendoci per la loro incredibile vocazione, inneggiamo al loro Tripudio Ad Commensalis. Prosit.
Davide FuriniDavide Furini
⚠️ATTENZIONE: nessuna esperienza nella vita può essere stata preparatoria per questo posto !!! Servizio più che veloce direi in tempo reale o addirittura anticipatorio su tutto (acqua, vino, ecc) All’ingresso del locale c’è un tavolone di torte squisite fatte in casa che puoi prendere con self-service … ma non illuderti non arriverai mai a mangiarle 🙈😱😜 Ci siamo seduti e dopo 12 secondi è arrivata una quantità industriale di affettati e gnocco fritto … A seguire una quantità spropositata di primi piatti: tortelli burro e salvia fatti in casa, risotto, porcini e salsiccia, pisarei e fasó . La cosa strabiliante non è solo la quantità … ma anche la qualità, altissima, insuperabile !!!! Vino lambrusco fenomenale, morbidissimo e piacevolissimo. Comunque, alla fine, ho assaggiato anche una fettina di torta con la crema di limoni 😜 insuperabile !!!! LOCALE TOP 👍🏻😍, CUCINA casalinga insuperabile, SERVIZIO ai tavoli fantasmagorico, GESTORI simpaticissimi. Assolutamente consigliato per cena/pranzo di gruppo , mangiare tanto e bene. Consigliatissimo da provate e ritornarci !!! ….. 😎🤪😋
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Antonino Parlato

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Sara Botteri

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Davide Furini

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