Domenica a cena. Entriamo in 4 muniti di green pass alla mano, ma nessuno ci scansiona i qr code. Nonostante avessimo chiamato per prenotare, il nostro tavolo non era pronto, anche se la sala era praticamente quasi vuota, fatta eccezione per due tavoli. Ancora con i green pass in vista appoggiati sul tavolo, ci prendono l’ordine senza scansionarli. Dopo aver chiesto sia acqua che vino non ci vengono portati i secondi bicchieri. Alla nostra richiesta ne arrivano solo due (non si sa perché). Alla seconda richiesta arrivano anche gli altri due. Ps. L’acqua viene servita in bottiglie riutilizzabili, non chiuse ermeticamente, ( e col collo macchiato di calcare) anche in periodo covid. E va beh. Il momento della pasta è il mio preferito: al momento di impiattare il primo ci accorgiamo che la pasta era ancora veramente molto indietro di cottura, per non dire cruda. Chiamiamo il cameriere e chiediamo di far verificare anche in cucina, ma in ogni caso di farla fare ancora qualche minuto. Passa un po’ di tempo e quando ci riporta la pasta ci dice che la colpa è stata nostra che non abbiamo girato la pasta nel piatto di portata, perché ovviamente la pasta sul fondo continua la cottura nel guazzetto. Ignoranti noi a quanto pare. Non era la prima volta, ma non credo torneremo ancora.