Ristorante Cascina Cantavenna — Restaurant in Poirino

Fatto pranzo l'8 dicembre 2023. Abbiamo mangiato tanto e il cibo, curatissimo, era eccellente e soprattutto di qualità. Il proprietario Sig. Sobrero Alessandro è stato gentilissimo con noi, ci ha accolto con dedizione e la sua passione per la ristorazione deriva da un'esperienza lontana. Il rapporto qualità, prezzo è davvero sorprendente. Il menu' era composto da tanti antipasti, 3 primi, 2 secondi, 2 contorni e 3 dolci (a scelta). Con acqua e due bottiglie di vino Dolcetto, abbiamo pagato € 29,00 a testa. Il cibo è cucinato con cura e con attenzione, nessun gusto esagerato, tutto estremamente digeribile e questo dipende dalla cura della scelta delle materie prime. Il ristoratore e i suoi collaboratori sono tutti molto gentili e ci si sente a casa. Come quando si va a pranzo la domenica dalla nonna, insomma...in famiglia. Complimenti di cuore perchè abbiamo passato delle ore felici e con il palato appagato e felice. Torneremo sicuramente....

Situato nella campagna intorno a Poirino, il Ristorante offre uno spazio aperto molto fruibile per le famiglie con bambini. Il cuoco-proprietario offre un menu, basato esclusivamente sulla cucina piemontese, a prezzo fisso molto concorrenziale. Purtroppo i vantaggi si fermano qui. All'insegna del motto: “Ti offro molti piatti, non puoi avere di più a questo prezzo”, la qualità spesso ne risente fino a scadere in certi casi nel dozzinale o addirittura in un autentico pasticcio di sapori mescolati insieme in modo sconclusionato. Tipica la rassegna di antipasti dal gusto non certo indimenticabile. Districandosi tra i vari piatti è comunque possibile mangiare anche qualcosa di buono e non si esce a stomaco vuoto. Buona la qualità dei vini offerti. Consigliato alle famiglie in uscita domenicale, non agli amanti...

Menù davvero misero e di pessima qualità. Vetrate spalancate a metà ottobre con mosche e cimici che volavano per la sala; presumibilmente il proprietario (un uomo sulla sessantina) ci ha tolto i panini non ancora toccati da noi e una bottiglia di vino bianco già portata stappata (eravamo ad una cena di comunione e dovevamo ancora finire di mangiare) tutto nel menefreghismo più totale di noi che stavamo mangiando e delle norme anti-covid. Ciò ci ha fatto presupporre che tutto ciò che stavamo mangiando era un continuo riciclo di giorni precedenti. Siamo usciti dal "ristorante" impregnati dall'odore di fritto che neanche ci è stato servito (al massimo due patatine, ma neanche fossimo andati da un kebabbaro). Unica nota positiva i camerieri, molto gentili e simpatici. Evitate di mangiare in questo...