Quando si parla di eccellenze come la pizzeria in questione ci si aspetta, ovviamente, di trovare prodotti di un certo tipo. Perciò la differenza non la fa più tanto il piatto in sé, quanto più o dettagli. Il servizio per esempio. Perciò, nonostante mi sarebbe piaciuto molto parlare della pizza (per quella ci sono le altre recensioni in ogni caso), preferisco focalizzarmi proprio sul servizio. Appena entrato nel locale (eravamo in due) mi viene offerto, fra due tavoli disponibili, quello davanti alla cassa, subito dopo l'entrata e a un passo dal bagno. Chiedo gentilmente di essere spostato.
Finiamo di mangiare la pizza (davvero pazzesca per la cronaca) e mi accorgo che le due coca-cole zero sono scadute il 22 aprile 2022. Due mesi prima. Non voglio star qui a discutere sulla scadenza delle coca-cole, magari la colpa è dei fornitori. Però quando le stappi butta l'occhio sull'etichetta e controlla anche tu. Penso sia il minimo evitare di portare al cliente qualsiasi cosa di scaduto.
Faccio notare gentilmente al cameriere il fatto chiedendo se anche secondo lui fossero scadute. Si accorge e va a controllare. Torna dicendo che effettivamente c'è stato un errore probabilmente riguardo i bancali e mi offre di portarmi un'altra coca-cola.
Ora, gentilissimo per carità, però cosa me ne faccio di una coca-cola dopo che ne ho bevuta già una a pizza finita? Lui insiste e io declino gentilmente. Oltretutto le coche scadute erano due, se proprio devi offrine altre due.
La cosa giusta (visto che comunque si rischia anche di far star male i clienti) sarebbe stata quella di fare uno sconto alla cassa. Niente. Ho presentato il buono di 30 euro e i 3,5 euro che avanzavano da pagare li ho pagati ugualmente. Nessuna scusa da parte del proprietario.
Forse sono io, però penso che portare dei prodotti scaduti (da mesi) al tavolo sia una cosa molto grave. Del personale con esperienza avrebbe gestito la situazione molto...
Read moreSeconda apertura cittadina per La Mafaldina, a dimostrazione del successo (meritato) e dell'affermazione diffusa, finalmente anche al nord, del tipo di pizza universalmente superiore: quella napoletana, con l'impasto soffice e il cornicione alto.
In una via interna di Ponte San Nicolò, ma con la possibilità di sfruttare gli ampi parcheggi gratuiti sia della chiesa che della palestra, la pizzeria offre un ambiente caldo con non troppi coperti.
Come da tradizione partenopea la lista delle pizze non è chilometrica e molte sono variazioni della classica margherita. Si tratta però sempre di pizze con attenzione maniacale alla qualità delle materie prime e equilibratissime.
Dimensioni soddisfacenti, impasto leggero e molto digeribile. Un piccolo plus estremamente godereccio è il lardo sul bordo della pizza. Buoni anche gli antipasti, non memorabili invece i dolci.
Servizio gentile e informale.
Dato l'enorme successo non sempre facile la prenotazione telefonica e poco gradevole il sistema, ormai diffuso anche altrove, dei turni.
Se si ambisce, come lo si è nei fatti oggettivi, a offrire un'esperienza davvero di qualità, non si capisce perché si debba cenare col cronometro o con l'ansia di voler rispettare il lavoro altrui e quindi liberare il tavolo all'orario stabilito.
Chi scrive non è un fanatico dei bei tempi andati, ma non si capisce cosa c'era di sbagliato nell'entrare in un locale, nel verificare se c'era posto e ricevere eventualmente come risposta "bisogna aspettare dieci minuti".
Il conto può essere appena qualche euro sopra altre pizzerie, ma assolutamente adeguato e giustificato dalla...
Read moreSono stato nel weekend con amici (quattro adulti e due bambini). Nel complesso il servizio è stato cortese e la pizza non male, ma da appassionato e cultore della pizza napoletana voglio condividere qualche osservazione personale.
L'impasto purtroppo non mi ha convinto: troppo bruciato in alcuni punti, gommoso al morso, tanto da rendere faticoso finire il cornicione. Gli ingredienti sopra la pizza mi sono sembrati piuttosto scarsi, in particolare la mozzarella: poca, asciutta e molto elastica da masticare, poco piacevole rispetto ad altre esperienze simili.
Una nota dolente, che purtroppo trovo sempre più spesso: il prezzo dell’acqua. 2,50€ per mezzo litro mi sembra esagerato, soprattutto considerando che, volenti o nolenti, ognuno è praticamente costretto a prenderne una. Un modo semplice per alzare lo scontrino medio, ma poco corretto nei confronti del cliente.
Infine, una considerazione sui turni: se prenoti nel weekend (non so se anche nei feriali), ti danno un orario preciso – dalle 19:00 alle 21:00 – dopodiché devi liberare il tavolo. Capisco la logica del doppio turno, ma come cliente lo trovo poco ospitale. Se vado fuori a cena, voglio godermi la serata senza guardare l’orologio, soprattutto con bambini al seguito. Questa prassi, nata dopo il Covid, è diventata troppo diffusa... e personalmente tendo a evitare i locali che la adottano rigidamente.
In sintesi: esperienza sufficiente, ma non tra le mie prime scelte. Ci tornerei solo se in zona e senza...
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