Moyto Pizzeria & Food — Restaurant in Porto Sant'Elpidio

Una stella perché zero non si può. Esperienza vergognosa e umiliante.

Mi spiace dover scrivere una recensione simile, ma quanto accaduto presso il ristorante pizzeria Moyto di Porto Sant’Elpidio è stato di una gravità inaudita.

Durante una festa per un 50° compleanno, in un momento in cui ci si aspetterebbe accoglienza, educazione e rispetto, sono stato pubblicamente insultato e deriso da una cameriera riccia, abbronzata che risponde al nome di “Sole”, la quale, rivolgendosi a una collega nel momento in cui si stava parlando di aggiungere due posti a tavola, ha detto ad alta voce: “Non ti ricordi di questo coglione?”. Una frase sconcertante, completamente fuori luogo, detta davanti a decine di persone, amici, parenti e altri ospiti. Un’umiliazione gratuita, arrogante e assolutamente inaccettabile. Non so a cosa alludesse, né mi interessa: nessuno ha il diritto di rivolgersi a un cliente in questo modo. Sottolineo che un comportamento simile sarebbe da denuncia, per offesa alla persona in luogo pubblico. La legge parla chiaro. E se non intendo procedere, è solo per una questione di principio: certe persone si auto-danneggiano molto più di quanto possa farlo un tribunale. Chi lavora nella ristorazione rappresenta un locale, un’identità, una filosofia. Se questo è il modo in cui trattate i vostri clienti, avete perso ogni diritto alla fiducia delle persone. E lo dico con cognizione di causa: basta guardare il mio storico recensioni, non ho mai messo una stella in vita mia. Mai.

Ma qui non si tratta di un piatto sbagliato o di un cameriere distratto. Qui si tratta di rispetto umano. Di dignità. Di educazione. E nessuno dovrebbe mai tollerare un trattamento del genere.

Sconsiglio con fermezza questo locale. E invito la direzione a prendere provvedimenti seri: perché quando il personale si sente autorizzato a offendere i clienti, è il nome stesso del locale a finire...

Serata rovinata da un episodio indegno. Serve più rispetto per i clienti. Ero presente al Moyto di Porto Sant’Elpidio per una festa di compleanno quando ho assistito a una scena che mi ha lasciato sinceramente sconcertato. Mentre uno dei tavoli stava cercando di aggiungere due coperti, ho sentito chiaramente una delle cameriere, capelli ricci e carnagione scura, rivolgersi alla collega con un commento pesantemente offensivo nei confronti di un cliente, in un tono che definire sarcastico sarebbe riduttivo. Non riporto le parole esatte per decenza, ma basti dire che ha usato un’espressione che nessuno dovrebbe mai rivolgere a un essere umano, men che meno a un cliente e soprattutto in pubblico. L’uomo in questione è rimasto visibilmente spiazzato, in imbarazzo di fronte agli altri invitati. E chi era attorno ha avvertito un clima di disagio e vergogna collettiva. Non c’era ironia, non c’era confidenza. Solo una mancanza totale di rispetto. Non è la qualità del cibo a definire un locale, ma la qualità delle persone che lo rappresentano. E in questo caso si è superato un limite molto serio. Un comportamento del genere potrebbe persino avere rilievo legale. E se fossi stato al posto della persona coinvolta, non escluderei affatto di tutelarmi. Mi auguro che la direzione del Moyto prenda sul serio quanto accaduto e faccia le dovute verifiche, perché un cliente umiliato pubblicamente è un danno irreparabile. Non solo per lui, ma per l’immagine...

Ero presente alla festa di compleanno in questione e confermo pienamente quanto scritto da chi ha lasciato la recensione negativa.

Durante la serata, una cameriera dai capelli ricci e abbronzata ha indicato un ospite del nostro tavolo rivolgendosi a un’altra collega e, ad alta voce e con tono derisorio, ha pronunciato un termine volgare e offensivo riferendosi a lui. Il tutto davanti a decine di persone, in un contesto del tutto fuori luogo.

L’effetto è stato umiliante per la persona coinvolta, e imbarazzante anche per noi presenti. È stato un momento spiacevole e vergognoso che nessuno si aspetterebbe in un locale che dovrebbe fare dell’accoglienza il suo punto di forza.

Non si è trattato di un malinteso o di una frase fraintesa: è stato un insulto vero e proprio, in pubblico. Mi auguro vivamente che la direzione prenda provvedimenti adeguati. Comportamenti del genere danneggiano non solo i clienti, ma l’immagine stessa...