La trattoria all' Alpino non è una semplice trattoria, ma è il presidio di una tradizione culinaria italiana coabitata da tre generazioni di Zambon. Gli gnocchi sono il cuore di un'attività che diventa frenetica dal giovedì alla domenica per servire agli avventori del fine settimana un piatto così "semplice" da essere presente in molte tradizioni regionali italiane fino ad arrivare in Cina. Forse perché è una pietanza capace di generare a ogni latitudine un ricordo di casa, di sabati passati in compagnia di una nonna a impastare e modellare montagne di gnocchi, inventandosi sfide a tempo con i fratelli più grandi. All'Alpino in ogni gnocco c'è l'inimitabile sapienza di una ricetta tramandata di madre in figlia e di nonna in nipote. Un gesto semplice che assomiglia a uno schiocco di dita in punta di forchetta, un'impronta digitale che si arriccia nell'esemplare perfetto: cavo nel retro, rigato in superficie, per trattenere ognuno dei sei sughi con cui viene servito, per cominciare dal burro e salvia fino ad arrivare al ragù normale, di anitra e di cervo, e all'immancabile gulash. Ogni patata viene scelta con precise caratteristiche, a ogni uovo corrisponde una gallina a cui sarebbe possibile dare un nome. Finanche la farina è frutto di ricerca e di una conoscenza del mulino di provenienza, come ogni altro ingrediente utilizzato in cucina, nel rispetto della stagionalità e della reperibilità praticamente a km zero. Ho avuto la fortuna di trascorrere qualche giorno con questa famiglia che mi ha aperto le porte e le braccia con un inusuale affetto, e ho potuto capire qualcosa di più della montagna e di chi la abita, e di come ogni spigolosità sia pronta a deflagrare dentro una possente risata, un po' come fa il ghiaccio quando in primavera si stacca in blocchi dalle vette per diventare acqua fresca. Qui ho amato ogni cosa: la schiettezza allergica alla ruffianeria del turismo di massa; la capacità di gestire una logistica dai numeri significativi con una struttura a gestione familiare che di tanto in tanto sotto pressione itiga come si fa in famiglia; gli avventori abituali che vengono da tutto il mondo per un bicchiere di rabosello - quelli che ti raccontano le loro storie di expat e quelli che hanno deciso di venire a trascorrere la pensione tra i monti - e quelli ultrasettantenni in bicicletta diretti al passo della Borcola, che ogni anno si fermano a mangiare per dire che sono ancora qui (e in grande forma). Tra questi monti che ancora riescono ad emozionare al pensiero di due guerre che hanno sacrificato la "meglio gioventù" nelle trincee della Prima e nelle rappresaglie nazi-fasciste della Seconda Guerra Mondiale, la Trattoria l' Alpino a Posina è una sosta dalla Grande Storia e un accesso a una storia fatta di sapori locali e ricette familiari che si tramandano di generazione in...
Read moreWe were verbally attacked by the owner. There were two of us. When we arrived, we politely asked a waiter whether we could have a table near a window. The waiter showed us to an empty table near a window, originally set for four. They removed two sets of cutlery, leaving two for us. So we sat down. After a bit, the owner came barging in, shouting at us, saying that we were not allowed to sit at that table. Baffled, we said that obviously the waiter had sat us there, and that we were happy to move nonetheless, but we said that it was not acceptable for him to attack us in that way. He carried on shouting. The waiter looked terrified, and we really felt for them. We politely left the restaurant. The place is also totally covid unsafe. No fave coverings, no check of green passes, nothing. We moved to the restaurant next door where...
Read moreSono stato nel 2022: Cucina 1/5 Servizio 2/5 Igene pari a 0/5 La possibilità di prendere il virus è 10000 volte più alta dato il personale senza mascherina o senza indossarla come si deve. Misure anticovid inesistenti!!!
Personale poco qualificato, siamo arrivati prima di altri ed hanno prima chiesto il menu e servito loro che noi. Oggi il menù composto solo da bigoli, gnocchi, faraona o grigliata. Dopo l' ordine ci hanno consegnato un vino da noi NON ordinato (il rabosello che sa da acqua) quando noi avevamo ordinato il cabernet perché hanno detto che l' altro era finito. Birra svampia. Uno dei clienti aveva ordinato bigoli al Anitra e nei sughi c'era tutto tranne l' anitra! I bigoli ordinati erano FREDDI, li abbiamo subito restituito. Il pane anche dopo 3 richieste MAI arrivato! Un posto squallido. Metto una stella ma non si meritano neanche questa. Tavoli disconnessi. Ordinato i caffè e arrivati dopo più di mezz'ora. Unica cosa positiva è l' essere andati via e aver capito che non è un posto per noi. Non ammettono la presenza dei cani, neanche i più piccoli. Scortesi al massimo Il conto è stato enorme e poi abbiamo scoperto che l' anitra c'era! E ultimo ma non meno importante non ci hanno rilasciato nessuna ricevuta fiscale nemmeno su richiesta! Una vergogna! Proprietario MALEDUCATISSIMO e prezzi alle stelle. Vogliono farsi credere ristorante stellato quando devi pagare e poi si comportano come contadini mentre lavorano nei campi.
Sono ritornato nel 2025: carne e verdure molto ma molto buone ma, anche quest'anno, niente scontrino fiscale. Ricordato che avrebbero dovuto fare lo scontrino ne ha fatto uno unicamente per me mentre le altre 15 persone che erano a tavolo con me nessuno scontrino. Però vogliono che si paga in contanti e tutti assieme e come mai dopo richiesta di scontrino lo hanno fatto solo al richiedente e non a tutto il tavolo? Non pagare le tasse e far pagare il conto ai clienti alto come se le stessero pagando. Questa volta hanno chiesto 30 euro SENZA IVA (dato che non fanno lo scontrino=no tasse=no iva=aumento debito stato=tasse più alte in futuro) a testa per gli gnocchi, vino, acqua, qualche...
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