Il 22 Luglio 2023 verrà ricordato per la pacifica e capillare invasione a Reggio Emilia di spettatori e accompagnatori per l'ultima tappa del tour di Harry Styles: ovunque ci si girasse, in quei 30 gradi implacabili ma fortunatamente tollerabili per l'arietta sporadica, in giro sentivi solo compilation di Styles, vedevi solo tshirt con la sua faccia, e paillettes e rosa come se piovesse. Ma in realtà il 22 luglio ci siamo imbattuti in un locale leggendario come il MATILDE: per noi, accompagnatori riluttanti, quella è stata la meta memorabile. Nel cuore di Reggio, appena svoltata una viuzza ed investiti da una folata di aria, butti gli occhi sulla vetrina di un negozio di arte ed interior design e, proprio accanto, il vicolo si restringe fino a permettere la circolazione solo a bici e passanti, ospitando una fresca tenda con sotto una manciata di tavolini: MATILDE, scritta dorata su fondo nero, en pendant con tavoli, sedie, insegna, e arredamento del locale. Leggi la parola Bistrot con tutto il contorno così sobrio, ricercato eppure semplice, e vieni catturato dall'atmosfera. Vicolo del Folletto, io dico uno tra i vicoli più tranquilli, stretti, ventilati e deliziosi di tutta Reggio. Accolti da sorrisi e gentilezza, e da quel fare emiliano che meriterebbe un copyright senza scadenza. Iniziamo con due sfizi: Veggie Bites e Polpettine di Melanzane. Due sfizi deliziosi, niente da dire, anzi bisogna citare la ricetta casalinga delle Polpette di Melanzane del Sud Italia che mi è tornata in mente mentre si scioglievano in bocca. Sì, la tentazione dei Burger era forte, ma appena letto Tortelli Ricotta e Limone e Passatelli in Fiore, sfido chiunque a passare oltre. La ricotta prodotta a 5 minuti di distanza e la pasta fatta in casa ci hanno fatto esclamare un Pota (Bergamasco) e un Diobono (Toscano) detti a mezza voce per non sciupare il momento di poesia. C'è da dire che raramente vengono azzeccate le giuste porzioni: eppure Matilde fa eccezione, e vi ritroverete la perfetta razione che si accomoderà nel vostro stomaco come se ci fosse nata. Quindi concludere con il Dolce non è un'opzione, è d'obbligo. Pistacho e Club Tropicana arrivati in vasetti di vetro, come se fossero dei regalini di commiato. In realtà, nonostante la cremosità e il gusto del Pistacho, io dico che l'apice della ricercatezza semplice e coraggiosa per la scelta sapiente degli ingredienti li trovi tutti in Tropicana: su carta ti chiedi se davvero possa funzionare dare un ruolo al sapore deciso del basilico in un dolce, se davvero non sia un volo pindarico troppo immaginifico. Funziona. Funziona alla grande. Una mistura soave eppure decisa, che se da una parte produce frizzantezza con lime aromatizzato al basilico, ecco che arriva la giocosità dell'ananas caramellato per far da ponte con il cioccolato bianco: come per i profumi, le note di testa, cuore e fondo sono in simbiosi perfetta e l'Enrica, che si muove agile tra i tavoli, mette a segno un dessert da manuale, perché è lei che sperimenta e si appassiona e che, quando le fai notare che è stata bravissima, fa quasi spallucce con una modestia incredibile e con quel sorriso e quella cortesia solide su cui puoi fare affidamento. Staff gentilissimo e, fosse solo per stringergli la mano, cibo coronato dal proprietario, ma direi meglio Oste (a cui stupidamente non ho chiesto il nome) che più di un responsabile, direi che riesce ad incarnare il senso di Matilde, con una cordialità, professionalità e scioltezza che paiono arrivare da un altro tempo, in cui varcare la soglia di un negozio era come far due chiacchiere con un amico, quel tipo di amico che non riesce a mentire, che ha quell'onestà nativa in un paio di occhioni azzurri e in un volitivo ciuffo riccio e che, vabbè, ha l'accento emiliano: vince su tutto, diciamocelo. Se siete a Reggio Emilia non aspettate di passare per caso nel Vicolo del Folletto, ma andatelo proprio a cercare, e vi ritroverete faccia a faccia con il vero genius loci in...
Read moreWe stopped late lunch and they were trying to close, but happily took us in! Our group of 5 ordered all different dishes, but none were burgers. Pasta and chicken. Pumpkin tortellini, pasta with red sauce, chicken breast which was extremely well cooked, perfect, fried chicken patty. All were very very good. We were served red wine from Verona, and I really appreciated our server telling us that. Our server really made us feel welcomed and that was so nice! Of course we were the last out of the restaurant and after closing we talked with the staff on the street for about 15 minutes. They are planning a trip to NYC and we mentioned we had lived in Phoenix and of course they commented on Bianco pizza! Well, I can think of many reasons why you should visit this restaurant, probably many more than I have stated here. Try it, you...
Read moreWas very disappointed after reading the Google reviews. Maybe Sunday night is the shift that they let the C team wait staff practice. No personality and zero customer service skills are not the attributes I’d be looking for in my front of house staff. Smiles and thankyous go a long way, but they were nowhere to be seen this evening.
And if you’ve no physical menus, you’d expect to be told that the menu is online and would ask if the customer has a decent enough mobile phone signal to access the menu. That was asking way too much of this C team.
The roast lamb and roast potatoes were too greasy for my liking. And draught beers were being served with very large heads.
The decor and ambience were good despite the poor wait...
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