Frequentiamo questo ristorante Etiope-Eritreo dal 2015 (aperto nel 2013), si trova ad Ostia levante, la zona non a ridosso del mare e separata dalla zona ponente, dalla ferrovia Lido-Roma. Già la collocazione può dire molto di questo locale, perché essendo fuori dal movimento del centro di Ostia, e situato in una stradina, sarà un posto tranquillo e accogliente, ed i clienti, non saranno passanti capitati per caso. Come detto, data la dimensione della strada non vi è molto spazio per parcheggiare.
L' accoglienza della proprietaria Etiope, sarà garbata e familiare, l'arredo caldo e informale. Il menù prevede 3 antipasti, e una manciata di piatti, con tutti ingredienti simili. Su tutto impera, il berberé una miscela di spezie, che comprende pepe bianco, zenzero, chiodo di garofano, peperoncino, coriandolo ed altri, presente in quasi tutti i piatti proposti.
In genere prendiamo come antipasto sambusa, un triangolino di pasta ripieno di carne macinata e kategna, rotolini di injera piccanti e farciti anche con tsemi (un burro, anch'esso usato un po’ ovunque, che contiene anche berberé). Personalmente preferisco questi a le felafel minuscole polpettine fritte a base di ceci, che preferisco nella versione della cucina libanese. Si prosegue con uno dei piatti unici, ad esempio, il classico zighinì, che sono bocconcini di carne (manzo o agnello), talvolta proposti tipo spezzatino, in salsa piccante. Vengono serviti su injera, pane tipico di queste regioni africane, dalla consistenza spugnosa, preparato con il teff, un cereale particolare prodotto solo in Africa. Ad accompagnare la carne, anche delle lenticchie, proposte in due versioni. Vi è anche un piatto misto, con il nome del ristorante, che comprende sempre zighinì, mincet (carne finemente macinata e speziata), spriss (dadini di manzo saltati con cipolla), servito sempre su piatto di injera, insieme a varie verdure, lenticchie, una specie di spinaci, e anche finocchi e carote. Possibile anche avere un piatto vegetariano, l'Alicea, che comprende oltre ad un paio di varietà di lenticchie, patate e carote, una crema di ceci, e una rinfrescante verza. Oltre all'injera che costituisce la base su cui vengono appoggiate le pietanze, a parte viene portato un cestino, contenente altro injera, che servirà al posto delle posate, staccandone dei pezzi per prendere il cibo. Questa è la parte tipica e se vogliamo sfiziosa di questa cucina etnica, e l'injera che assorbe i sughi delle varie pietanze, sarà anche l'ingrediente che sazierà. Buone anche le varie birra Etiopi, tra cui l'ottima San Giorgio. A conclusione, ma noi in genere evitiamo, un dolce al sesamo, sia con miele che al pistacchio, fatto probabilmente di pasta di tahina, è una porzione mignon, anche se molto dolce.
In conclusione, in questo ristorante si possono trovare dei buoni sapori e l'atmosfera delle due cucine etniche, condite da un senso di rilassatezza e calore familiare con porzioni non esagerate, dato che l'injera, utilizzato a dovere è in grado di saziare. Fortunatamente questo ristorante, negli anni, ha mantenuto le sue caratteristiche, non replicando alcuni errori di altri locali come la Regina di Saba (stessa cucina etiope-eritrea e stessa zona), che in breve chiuse, dopo aver aumentato prezzi, riducendo...
Read moreI was really lucky one of my nieces suggested to have dinner at Hahu. An amazing surprise! Super pleasant premises decorated with lots of plants and ethnic manufacts added extra charme to the owner’s/coock’/waitress’s and maîtresse’s welcoming smile. Expect a little waiting, since most of the dishes are expressly cooked for you: your patience will be rewarded and your tastebuds will be grateful. I did not expect to find all of this in...
Read moreAbbiamo pranzato in questo ristorante etiope/eritreo in un giorno tranquillo con pochi altri commensali e quindi la proprietaria ha potuto dedicarci più tempo per spiegarci le portate ed il modo in cui cucinano. A parte la gentilezza del personale che è uno dei punti forti che sempre mi piace sottolineare, il cibo è veramente buono. Abbiamo provato i falafel e i sanbusa entrambi ottimi. Come portata principale ovviamente il loro pane morbido con sopra da una parte una carne speziata e piccante ottima e nell'altra portata varie verdure sempre molto saporite. Anche il loro dolce (di tradizione egiziana) è saporito nonostante una consistenza farinosa che risulta particolare al palato ma piacevole. Si mangia con le mani questo è ovvio in un ristorante africano e come sottolineato da alcuni ci vuole qualche minuto in più di attesa ma ne...
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