La mia recensione si riferisce soltanto al trattamento ricevuto in quanto non ho potuto degustare nulla per i motivi che andrò a spiegare. Dopo innumerevoli chiamate dato che il telefono è spesso occupato, riesco a prenotare un tavolo per due a cena qualche giorno fa. Non vivendo più in Calabria, non venivo qui da molti anni ma gli ultimi ricordi erano positivi, dato che conoscevo il posto ancor prima che “chef” Rubio lo rendesse famoso. Il ragazzo al telefono mi dice di arrivare non prima delle 21-21-15 quella sera. Giunti al locale, mentre il mio compagno cerca difficilmente parcheggio, scendo io dall’auto trovando una bolgia inimmaginabile, con gente piazzata in ogni dove, un flusso infinito e continuo che va e viene. Il mio istinto mi dice di scappare ma provo ad entrare nonostante il chiasso da paura, dove ogni forma di comunicazione non credo sia possibile. All’interno, dopo diversi “permesso, permesso…” solo per varcare l’ingresso, trovo decine di persone allineate al bancone (credo) in attesa di caffè e amari, tanti camerieri indaffaratissimi e la sala interna riempita fino all’inverosimile. Dopo essermi fatta spazio tra gente maleducata, provo a chiamare qualcuno e chiedere del mio tavolo. Risponde dopo qualche minuto il barista (ovviamente oberato di lavoro) dicendomi che forse non è possibile avere un tavolo per l’ora stabilita dato che c’è gente che ne aspetta uno da molto prima. Mi consiglia di rivolgermi a “qualche” cameriere… dopo 5 minuti e nessuna considerazione da parte di nessuno, scappo via allibita.