C'era una volta, nella Terra di Mezzo una coppia di fiduciosi avventurieri che con il loro tagliere sbarcarono proprio qui, da Lovino. Non è così che cominciano le migliori storie? Appena entriamo veniamo accolti con gentilezza per poi essere accompagnati nel nostro tavolo - tavoli davvero spaziosi, larghi, in legno, che convivono con un po' di verde qua e là e con panche con cuscini che ricordano tanto un ambiente casalingo. . Le tavernette curate dove sai che tanto perderai a tombola con tuo zio ma che comunque uscirai da lì allegro, spensierato e felice - le tavernette sono sempre così dannatamente speciali. Veniamo al dunque, ordiniamo due Americani , due Spritz e un succo alla pesca,(questa volta eravamo in compagnia) dopo poco arrivano al tavolo e da qui comincia il viaggio e credeteci un vero viaggio gastronomico. Il proprietario ha allietato ogni singola portata; prima di raccontarla l'ha vissuta, esplorata, provata, sperimentata e poi gli ha creato una storia attorno, la sua storia. Il primo taglierino era così composto: • riso alla Cantonese con edamame • cous cous con code di mazzancolle • hummus di ceci con falafel • panzanella romagnola il bello di questa cucina è che il cuoco non ha "paura", osa, azzarda, usa gli ingredienti in una maniera tale da rendere originale e particolare ogni singola portata, non duplica, non ti dà le rimanenze o gli scarti, qui c'è passione, attenzione e amore. Insomma, mentre eravamo convinti di sbrodolarci con la nostra panzanella , ci siamo ritrovati a toccare la muraglia cinese per poi spostarci sopra un cammello nel deserto. Dopo di questo sono uscite molte altre portate sempre ricercate, studiate e mai banali. Qui c'è una vera e propria dedizione all'aperitivo che rispecchia esattamente quello che (a nostro parere) ognuno di noi cerca durante questo momento "magico". Ah e la storia non è mica finita... Credevate eh... Ad un certo punto ecco che arriva Dante a parlarci dei suoi Gironi dell'Inferno. Eh sì, il proprietario ci ha sfidato letteralmente: "quanto riuscite a mangiare piccante?" Noi, che amiamo le sfide l'abbiamo accettata e dopo poco è apparso con sei teche rotonde impilate una sopra all'altra - i gironi dell'Inferno meno tre. Diverse polveri di peperoncino sopra quadratini di pane tostato che assumevano un valore sempre più piccante man mano che si scendeva. . abbiamo tossito, ordinato uno Spritz extra, starnutito e pianto ma che catarsi alla fine. Ma dopo aver sconfitto i draghi ecco arrivare il nostro uomo, sempre lui, con un cappelletto in brodo servito in un piccolo scrigno, che meraviglioso premio per una vittoria così focosa, le papille gustative sono tornate subito in forma, che potere la Romagna. In conclusione possiamo dire che è stato davvero emozionante, interessante e intrigante farsi trasportare dalle parole, dalle sfide e dai racconti di quest'uomo. Non è un luogo per tutti, qui bisogna sapersi mettere alla prova, stare allo scherzo, convivere e condividere con il prossimo e in un mondo che ormai si sta chiudendo a riccio sopra questi dannati schermi luminosi. Qui, nella Terra di Mezzo, vita, ebbrezza e godimento...
Read moreCi ero stata x il brunch... un buon brunch: x pappa, impiattamento, gentilezza, location... tutto 🔝 insomma!... così ho deciso di tornarci con un'amica x delle chiacchiere post ufficio: beh, qui si sono superati! Io non avevo voglia di cose particolari x cui ho optato x una banalissima coca cola 0 e, nonostante il mio ordine non facesse parte del "pacchetto aperitivo" (1 drink + taglierino omaggio), mi hanno servito uno sfiziosissimo tagliere come a tutti gli altri ospiti che avevano optato x la formula aperitivo. Direi una gentilezza rara e molto apprezzata: oltre che buono e impiattato con cura, hanno avuto veramente un occhio di riguardo x me con qs gesto. Grande cura dei particolari e attenzioni x i propri clienti fanno la differenza....
Read moreUn sabato sera fra amici. Prenoto un tavolo in questo locale che ho conosciuto grazie ad un'amica. Il titolare, personaggio istrionico, comincia a portare due entree...una misteriosa ( che non posso svelare...) ed una pila di ciotole con crostini chiamata La discesa all'inferno. ( mai nome fu più azzeccato). Dopodiché ordiniamo due bottiglie di vino, prima un Kerner e poi una Lugana, entrambi eccellenti. Assieme a fajitas, mini hamburger, falafel con hummus, tagliere di affettati e formaggi. Il tutto arricchito da alcuni piatti portati da loro in accompagnamento ai vini. Locale molto carino, piatti ottimi, cortesia ed allegria. Il miglior aperitivo mai fatto, per qualità del cibo e qualità dell'ospitalità. Assolutamente da provare, assolutamente...
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