Osteria Il Rifugio — Restaurant in San Godenzo

La sorpresa al nostro arrivo è stata: "Chiuso fino all' 11 settembre", scritto su un pezzo di carta appiccicato al muro sotto la pergola. Certo era lunedì d'inizio settembre, e prima di partire al telefono non rispondeva nessuno, né una segreteria annunciava la chiusura e tantomeno il web che riporta "Chiuso. Apre alle 12". Peccato, però, perché ci avevano detto che questa era una buona osteria nel vero senso della parola, di quelle ormai difficili da trovare e non pubblicizzate come tali che poi invece ti trovi magari i bicchieri di cristallo, gente che se la tira, e un conto improprio. Comunque, per fortuna poi -venivamo dal Passo del Muraglione- in questo 'borgo diffuso'*, con un bel sole settembrino e circondati da un confortante silenzio nonostante attorno si avvertisse quell'aria un po' spenta da stagione ormai passata, abbiamo trovato buon ristoro presso un alimentari (chiamato ovviamente 'Castagno', come tutto qui, essendovi nato nel 1421 il famoso pittore quattrocentesco Andrea del Castagno, morto poi a 36 anni di peste, i cui lavori sono fra Ferrara, Venezia, Firenze, fra cui un affresco staccato -1441/2- con una Crocifissione nell' Ospedale di Santa Maria Nuova purtroppo nascosto al pubblico, nonché altre opere andate tuttavia perdute), dove abbiamo gustato delle ottime tagliatelle al marrone con porri e speck (fra questi boschi e valli -siamo circa attorno ai 600 metri d'altitudine- impera il castagno).

• Bassa montagna (frazione a qualche chilometro da San Godenzo sulla SS67 da Firenze per il Passo del Muraglione verso Forlì a 725 m s.l. m.), case e villette di epoca posteriore al 1945 chè lì lungo la 'Linea Gotica' i tedeschi in ritirata distrussero tutto, sono per lo più di vacanza estiva sparse fra boschi e stradine pulite molte già a persiane chiuse; campi, giardini, un trattore, qualche catasta di legna tagliata, una sola betoniera e piccola, forse nemmeno duecento abitanti stanziali ma non se ne vedeva uno; aria fina ancora calda, una strada bentenuta che sale verso lo spartiacque però a sfondo chiuso che non si capisce il perché con una vista verso occidente che si apre a fatica fra la fitta e ancora verdissima vegetazione; due chiese, una misericordia, una piazzetta-parcheggio intitolata al pittore famoso che forse meritava di più; un Centro Visite del Parco del Casentino chiuso, visitabile solo (forse) il sabato e la domenica con stazione dei carabinieri annessa e Panda di servizio con lampeggianti (spenti); indicazioni di sentieri trekking; un totem di Dante -e altre figure- accanto alla Chiesa di San Martino contenente una bell'opera del pittore Pietro Annigoni (1910-1988 -fece il ritratto della regina Elisabetta II ventottenne che lo rese famoso); due signore accanto a noi all'alimentari intente a un lungo chiacchiericcio e allo smartphone anche qui ( poi parlano di luoghi arcadici); una fonte di acqua freschissima fra i castagni, quattro trekker per strada che "la notte dormiamo col piumino anche col solleone". Nessun cane né gatto, almeno alle viste. Traffico assente. (Certo ok la fuga dalla città, e il piumino d'agosto sebbene lontani dal Passo dello Stelvio per dire; e certo pure non amare il turismo di massa cercando di tenerlo lontano, tuttavia che il 6 di settembre si consideri la stagione finita quando ancora splende un bel sole non mi sembra saggio). PS Due stelle riferite all'osteria-trattoria Il Rifugio per la difettosa...

Came back here after 8 years and everything was tasteful and authentic as I remembered. Managers (damn I cannot remember their names!) are a pacific retired Alpino (a glorious military army corp) and his wife. Food is genuine, rich and savoury. Table wine is just acceptable: order a wine bottle if you are more than thirsty. Kids can play around and you can have a look to the nearby park. Worth a trip is you are...

Piccola e tranquilla trattoria tipica della montagna Toscana, un ritorno al passato vero e genuino con piatti veramente buonissimi ed abbondanti. Ottimi i tortelli di ricotta ed ortica, buone le tagliatelle ai porcini, magistrali il fritto di pollo e coniglio, poi per non parlare del baccalà. Il tutto "annaffiato" con degli ottimi vini semplici na buoni. Prezzi bassi ed ambiente molto bello con arredamento campagnolo. All'interno del locale puoi vedere i bellissimi affreschi del noto pittore Silvestro Pistolesi allievo del grande Annigoni, il pittore abita, in estate, vicino al ristorante. Sono di Annigoni i dipinti della chiesa di San Martino al Castagno poco distante dalla trattoria, alla destra dell'altare si può ammirare un affresco di Pistolesi raffigurante dei personaggi ripresi da una casa di cura per anziani. Si intravede, sempre nell'affresco, la figura del pittore e della moglie. Completa il tutto una bella passeggiata nei boschi bellissimi del parco del Monte Falterona. Il periodo migliore per visitare il posto é sicuramente l'estate. Vi consiglio...