Ottimo ristorante d'epoca, è stato, in passato, luogo di prove ed esecuzioni concertistiche. Si coglie l'occasione per descrivere, alcuni momenti, che hanno caratterizzato gli anni 60 a S.Agata di P. con le aperture dei Club privati, (periodo di fermento culturale, sociale e musicale della gioventù, a livello globale). Già da tempo, fra gli amici, si era deciso di avere un luogo di aggregazione, vista la passione per la musica e lo stare insieme. Dopo incontri, lettere, telefonate e in fine dopo il contratto di fitto, iniziarono subito i lavori interni per le nuove ambientazioni: ruote di carri, anfore, panche, porte girevoli stile western, a destra un ambiente per il privato (con letto.!) di fronte, una grotta futurista rivestita con carta argentata, con bagliori di luci colorate, usata per le prove e le esibizioni, un finestrone-boccascena, con sotto, un ambiente con pareti dipinte a mano, usato come platea e per il ballo, luci in penombra e musiche diffuse, (anche nel wc). Era nato il Caforchio Club, primo club, considerato, emancipato e trasgressivo. Nel contempo fu organizzato il gruppo musicale,(già con proprie esperienze) mancava solo l'impianto voce, che fu acquistato anche grazie, alla solidarietà degli amici del Club. Era nato il gruppo musicale "Rerum Novarum", la formazione orchestrale era composta dal sottoscritto, chitarra solista, (già con precedenti esperienze musicali di gruppo), Lorenzino chitarra e canto, Mimmo alle tastiere e canto, prima Gerardo e dopo Mario al basso elettrico, alla batteria, prima Antonio, dopo Gerardo e in fine alternanze o sostituzioni. Il Caforchio Club, oltre al ballo passionale, all'ascolto della musica e alle esibizioni dei Rerum Novarum e altri, fu anche frequentato da F. Guccini, dai Formula Tre, dalle Orme, Tony Santagata ed altri artisti della trasmissione Rai "Speciale Tre Milioni", preparata e trasmessa da Sant'Agata. Con il boom economico,(e le sue conseguenti illusioni finali.!), si era affermato il fenomeno della contestazione giovanile, lo stesso fu per la musica, con le sue nuove tendenze, fu arma di cambiamento e forte strumento di emancipazione. Si era: trasgressivi, a volte disubbidienti, dissacranti.! e ancora, pacifisti, ecologisti.!, si era, contro le discriminazioni, il materialismo, le arroganze, gli imperialismi.! Auschwitz..Praga..Vietnam. In quel periodo, nel Caforchio Club di via Garibaldi 52, furono preparati alcuni tabelloni, con le scritte di protesta usati per i cortei per lo sfruttamento del metano e la disoccupazione. I giovani del Caforchio Club, assieme alla popolazione, ai Rerum Novarum, Tony Santagata, il Sindaco e, assieme all'attivo gruppo del presidio santagatese, erano in prima fila alla, così detta, storica"marcia dei tremila" che raggiunse Foggia nel Maggio del 1969. Il gruppo dei Rerum Novarum, (già, prima, Golden Men), oltre alle saltuarie collaborazioni con Tony Santagata, ebbe la sua evoluzione artistica, era ben conosciuto nel territorio, oltre alle varie esecuzioni, fatte con un repertorio, di brani delle classifiche internazionali di musica leggera, blues e rock, nel secondo periodo evolutivo, il gruppo, si era specializzato (specie in trio, chitarra, basso e batteria, avvolte con collaborazioni esterne) nelle esecuzioni di musiche più impegnate (Jimi Hendrix, Cream, Kim Crimson, Black Sabbat, ed altri). Le prove, erano anche laboratorio di ricerche e di improvvisazioni. La terza evoluzione è stata, la ricerca di nuove sonorità acustiche, la collaborazione di gruppo negli arrangiamenti delle composizioni musicali create dal sottoscritto, usando le tre chitarre (strumenti, per creare le melodie e le armonie) e con l'ausilio del multitracce Tascam e il Sequencer Yamaha (per le prove di orchestrazione) e ancora, composizioni eseguite con collaborazioni esterne, di influenza jazzistica, il tutto, trasformato in un nuovo progetto musicale in fase di pubblicazione su CD e MP3, eseguito, nell'antica Cantina della Canonica(anni 2000), ultimo luogo di prove e di esibizioni concertistiche dei Rerum Novarum. Lorenzo Palazzo©...
Read moreUn luogo nella pietra, all'ingresso si potrebbe dire del centro storico di S.Agata di Puglia, paesino abbarbicato sui monti Dauni e forse quello con la vista più estesa sul territorio e le colline circostanti. La Cantina della Canonica è gestita da un signore che ho potuto conoscere al termine del mio pranzo, un cuoco formidabile che vanta giustamente le bontà che prepara e a ragion veduta. Perché vedete, in questo luogo mangiate 'antichi sapori': gli antipasti sono quelli che preparavano tipicamente le nonne tanti anni fa, a base di conserve o di ortaggi cotti e/o sott'olio; la carne alla griglia ha il sapore di un tempo, non è commerciale; il luogo poi, realizzato in un antico spazio di mura di pietra, con tavoli disposti anche in 'nicchie' laterali al salone centrale. Alla fine fine i tavoli sono contati, non è un luogo per grandi comitive, ma sembra un luogo per romantici, viandanti, famiglie piccole desiderose di mangiare non bene. Benissimo. Sì aggiunga anche che il mio pranzo l'ho pagato appena 20€ e ho mangiato davvero tanto. Capisco perché luoghi del genere son molto visitati, apprezzati e conosciuti anche fuori dal paese. Tutto merito del cibo, del luogo, della qualità e della cortesia di chi gestisce la cucina e di chi serve ai tavoli. I miei più sinceri...
Read moreIl cibo è molto buono, i prezzi sono davvero bassi, ma ciò che manca totalmente è il servizio. Zero cordialità e cura nei confronti del cliente. Premetto che ci sono già stato, ma ciò che è successo a me e ad altri 8 amici che avevo portato qui, non ci farà tornare più. Arriviamo per le 10(orario di chiusura 00:00), dopo mezz'ora di viaggio, tantissima fame e grandi aspettative per il cibo. Entro, chiedo se vi fosse spazio per 9 persone e vengo risposto in malo modo dalla proprietaria che mi dice non è possibile. Noto due tavoli liberi (6+3 posti), quindi perfetti per noi. Le chiedo se potessimo accomodarci lì, la risposta è ancora negativa e quasi infastidita. Chiedo ancora i tempi di attesa affinché si potessero liberare i tavoli già occupati, ma la sua risposta resta negativa e scontrosa. Esco, racconto quanto accaduto e i miei amici decidono di riprovare, entrando in due. Le risposte e i toni restano gli stessi. Solo la terza volta, dove altri due amici decidono di supplicare il gestore, ci fanno entrare. La fame era troppa e il nervosismo per quanto accaduto non ha avuto la meglio....
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