Abbiamo pranzato oggi all'Osteria della Corona ed eravamo oltre venti persone di un gruppo di cammino. Abbiamo prenotato il pranzo a prezzo concordato di 25 euro a testa. Avevamo preventivamente dovuto scegliere tra due menù distinti: uno polenta e "casseula" e l'altro due primi ed un misto carne con contorno. Entrambi i menù, secondo gli accordi, sarebbero stati preceduti da un antipasto di salumi e seguiti da dolce e caffè... Acqua e vino inclusi. Per salumi hanno portato affettato (solo salame e coppa) e cotechino caldo. Al cotechino voto 10 al salame ed alla coppa voto 6 (la coppa era secca ed il salame ordinario). Nel menù "casseula" la polenta era abbondante ma le costine erano molto dure ed anche le verze non avevano cotto abbastanza a lungo (forse preparato in due ore e non in 5-6 come si dovrebbe). Nell'altro menù, hanno portato un risotto (voto 6 - passabile ma niente di più) e dei piccoli ravioli rotondi al sugo (voto 5 - sembravano di quelli scadenti e comprati in grosse buste). La quantità poi era del tutto insufficiente. Invece di portare a ciascuno la sua porzione, hanno distribuito in piatti da portata. Io credo che abbiano risparmiato sulla quantità... Ma, anche se così non fosse, il risultato rimane deplorevole. Per secondo hanno replicato il metodo dei piatti da portata (che vanno benissimo se si abbonda... ma sono un problema altrimenti). Tre tipi di carne: pollo (voto 4 - stopposo), brasato (voto 6 e 1/2) ed altro che non ho capito cosa fosse. La cosa più sorprendente è che come contorno hanno portato solo insalata. Ci si aspetterebbero due o tre contorni... Ma, uno solo e unicamente insalata (col brasato?)... Per dolce hanno servito due diverse crostate fatte in casa... Sembravano proprio quelle della nonna. Ma fatte bene e in armonia con un posto così rustico (voto 8). Conclusione: che dire? Nel lodigiano a mezzogiorno sappiamo dove andare a mangiare molto meglio a 12 euro tutto compreso e senza lesinare sulla quantità. Peccato perché i gestori sono simpatici e sono eredi di un posto incredibile che meriterebbe la...
Read moreAmbiente informale e accogliente con pochi coperti, tipica osteria di campagna dove anche gli amici a quattro zampe sono ben accetti sia all'interno che all'esterno sotto una bella veranda. A qualsiasi ora si arriva Renato e la sua famiglia sono sempre pronti ad accogliere i clienti e amici con un piatto di salumi e formaggi locali, del buon vino e dolci fatti in casa. Che sia una merenda o un pranzo o cena è possibile gustare tutti i piatti locali, con prodotti tipici e stagionali, preparti nella cucina casalinga dell'osteria. Il caffè che accompagna le fantastiche torte casalinghe è rigorosamente fatto con la moca. I prezzi poi sono davvero onesti e la simpatia dei padroni di casa è una granzia. È consigliata la prenotazione. Questa Osteria è un vero punto di riferimento anche per tutti i pellegrini che transitano sulla via Francigena, infatti dopo essere stati ospitati è possibe andare a fare delle belle e rilassanti passeggiate lungo gli argini del fiume Po immersi nella natura...CONSIGLIATISSIMO QUESTO LUOGO PER UNA BELLA GITA...
Read moreL'osteria di una volta. Ambiente piccolo in perfetto stile rurale, collocata sulla via francigena a due passi da un ostello usato dai pellegrini che si avventurano da tutta Europa. Qui il tempo si è fermato a metà novecento. Il borgo conta 12 abitanti ed è in aperta campagna molto vicino agli argini del Po. Attività aperta nel 1938, sembra conservare tutto come allora. L'attuale gestore Renato é un vero personaggio da osteria: ruspante e genuino come i piatti serviti in tavola. Intrattiene gli avventori con detti di una volta e sembra di ascoltare le parole dei nostri nonni, con molto sarcasmo sulla vita moderna. Saggezza da ascoltare con attenzione. Non devi scegliere dal menù perché si serve in tavola quello che c'è... la cucina é di buona qualità. Sicuramente molto casereccia, curata dalle esperte dietro ai fornelli. Coniglio e faraona ok. Buone anche le torte fatte in casa. I prezzi sono economici. Un posto da provare almeno una volta. Se conoscete qualcuno con la chitarra, portatelo e fatevi una cantata... Ci tornerò,...
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