Quercus robur.
Con due sole parole i Romani indicavano la caratteristica principale della quercia. È pianta robusta, utile per fare anche timoni di navi nell'antichità. È pianta forte perché rinasce dalle sue radici dopo ogni incendio. La sua ombra è sacra, rigenerante per tutti: uomini, animali, montagne. Ma un dubbio mi resta, riflettendo su questa terra di Calabria. In questo ristorante si mangia divinamente, come appunto all'ombra di una quercia. Oggi son solo, ma con le persone a me care sarebbe stato perfetto. Tornando al dubbio, mi chiedevo sui Bruzi, sui calabresi. Durante la seconda guerra punica si allearono con i cartaginesi di Annibale, contro i Romani, senza saperlo contro la futura Italia, contro il futuro Occidente, contro Roma, avrebbe tuonato Giovanni Pascoli. Pagarono a caro prezzo la loro alleanza. Non per mano dei Romani ma a opera di Annibale stesso, costretto a tornare in Africa perché Scipione, dopo aver riconquistato la Spagna, si stava pericolosamente avvicinando a Cartagine. Fu costretto a fare i bagagli proprio in Calabria. Ma i Bruzi non vollero andare con lui in Africa. Troppo lontana, troppo estranea alla loro anima. Annibale ascoltò, poi diede, ai primi fra loro che volevano rimanere in Calabria, il permesso di restare. Usciti dalla tenda, furono trafitti dalle frecce dei suoi. A Zama sappiamo che fine fece Annibale. E i Bruzi? Per lungo tempo continuarono a combattere contro i Romani. Ma è proprio nella "quercia" il punto di unione fra Romani e Bruzi. Il profondo senso di indipendenza li rese ribelli all'intelligenza dei Romani, ma giammai così stupidi da non condividere i punti d'incontro. Come i Romani, sapevano che il mare può essere pericoloso. Fu così che nei secoli successivi si salvarono dai musulmani fondando le loro città nell'interno più che sulla costa. Come i Romani, che, sapendo il pericolo che poteva giungere dal mare, fondarono Roma a 25 chilometri dalla costa. Entrambi, però, all'ombra della stessa pianta: quercus robur, la quercia ...
Read moreDa dimenticare, un incubo, disastroso. Sono arrivato alle 21, mi hanno portato il menu dopo pochi minuti ma ho aspettato mezz’ora per ordinare. Ho dovuto prendere le patate con la buccia per non morire di fame, arrivate comunque dopo un’altra mezz’ora. La pizza mi è stata “consegnata” alle 22.15. Ho dovuto aspettare persino alla cassa per pagare il conto: altri dieci minuti circa. Ho dato un’occhiata attenta: in cucina c’era un sacco di personale, compreso il responsabile della cassa che si barcamenava fra vari piatti, soprattutto i primi. L’impressione evidente è stata quella di una brigata incapace di organizzarsi, sembravano tutti in delirio. A servire erano in pochissimi, ma in cucina troppi. La pizza, capricciosa, era secca. Il coltello non tagliava, c’era il rischio di imitare Julia Roberts a cena con Richard Gere in “Pretty woman”🤣😃Le patate con la buccia niente di che. Unica nota positiva: non si soffriva il caldo. Ho scelto questo posto per la posizione, ma è una pena infinita😢P. S. La pizza sul menu costava 8 euro, io l’ho pagata 9. Va beh…mi...
Read moreLocale bellissimo, super curato. Abbiamo preso un fritto di pesce ed una grigliata di carne. Il fritto era spettacolare, molto fresco e cucinato alla perfezione. La grigliata un disastro. Arriva il piatto pieno di liquido in mezzo rilasciato dalla salsiccia, non sufficientemente cotta, le parti grasse super gommose. Entrecôte bruciata e troppo cotta, dura e poco gustosa, pancetta strana, nel senso che per metà era cotta, anche se meno di quanto l’avrei voluta, e metà quasi cruda. Capocollo crudo. In cassa faccio notare il tutto, siccome avevo lasciato la roba nel piatto ma non era passato nessuno e non ho ricevuto alcuna risposta. Il voto rimane alto perché sono già andato negli anni passati ed avevamo sempre mangiato benissimo, uno scivolone capita, ma almeno una risposta quando si fa notare un problema sarebbe...
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