Al Rustico — Restaurant in Stresa

Cena con familiari, alcuni provenienti da Torino, altri dagli Stati Uniti. Una coppia era in ritardo (considerato il meteo e l'allerta in alcune regioni, ci poteva stare). Il proprietario si è spazientito ed era visibilmente irritato per la faccenda, anche se il locale era totalmente vuoto, esclusi noi quattro appena arrivati (poco dopo, è arrivata un'altra coppia e non si è aggiunto nessun altro... era sabato sera). La signora è stata gentile e si è mostrata comprensibile. Avevo letto diverse recensioni e le risposte maleducate dei padroni mi avevano fatto inorridire, ma per varie necessità abbiamo deciso comunque di rischiare la sorte. Il menù è vario, senza alcuna scelta vegana, solo alcune vegetariane. Non esistono contorni di verdura fresca, solo patate arrosto. Scegliamo i primi piatti e nel frattempo telefona il mio parente poiché non trova il locale. Il padrone mi chiede di passargli il telefono e, dopo aver zittito mio cugino, gli dà bruscamente le indicazioni, per poi chiudere commentando "eh era meglio se non venivano a questo punto". Alle 21 siamo tutti al tavolo con gli ordini effettuati. Purtroppo il cibo si è rivelato ancora peggiore dell'accoglienza. I raviolacci al sugo di noci erano immangiabili: il ripieno era freddo e duro (congelati?), il sugo oleoso e cattivo, con un gusto di vecchio. Non li ho mangiati, passandoli alla mia compagna che ha fatto un sacrificio. Gli gnocchi al gorgonzola erano l'unica cosa accettabile. Poi sono state prese tre tagliate: le due al gorgonzola, sono arrivate in pieno stile microonde: con la crema di gorgonzola in fase "ebollizione", la carne dura e piena di grasso, quasi immangiabile. Mio cugino ha dovuto chiedere l'olio per condire la sua tagliata semplice, che era a dir poco asciutta. Sono stati poi presi due dolci. Il tiramisù, porzione abbondante, sembrava un Pan di spagna al cioccolato. Ma questo è il meno. Per tutta la cena, i padroni stavano alle spalle di noi commensali, spesso lui in piedi, mettendoci a disagio. Al momento dei saluti, mentre continuava a diluviare, ci siamo intrattenuti qualche minuto sotto al porticato fuori dal ristorante...in breve tempo, il padrone è venuto ad aprire la porte, facendosi vedere per intimarci di sloggiare. Erano le 22, sempre di un piovoso sabato sera. Mea culpa per non aver dato retta alle recensioni terribili che ho letto. Credo che il lavoro di ristorazione vada preso maggiormente sul serio, perché fare da mangiare dovrebbe essere una passione, non un modo come un altro per guadagnare biecamente alle spalle di poveri turisti ignari. Non consiglio assolutamente questo posto e anzi, TheFork farebbe meglio a capire con chi sta...

Been there with a group of friends and each of us had a different experience. The pros where the cozy environment and the staff, polite and available. We started with a shared plate of fondue which was accompanied by a little plate of cured meat and a little box of old bread which was absolutely not enough for seven people. We asked three times for other bread and at the end we didn’t know how to eat the left fondue (which was also 17 euros per person, a bit too much for two peace of meat and some dry bread) we ended up using it to make the unflavored polenta we order as second plate more flavorful. I then took a linguine with mushrooms and speck, I received some cut pasta with frozen mushrooms and everything was dry and loose. The other friend that took the polenta with cheese was satisfied, and so did the one who took ravioli. Too expensive anyway for...

Purtroppo leggendo numerose recensioni negative, abbiamo voluto ugualmente dare un'altra possibilità ad un posto che, al contrario di tanto altri nei dintorni, sembrava avere qualche alternativa vegetariana e prezzi abbordabili. Mai scelta si è rivelata più sbagliata! Dei due gestori/proprietari, assai inquietanti (avete visto La Casa delle Bambole?), la signora è stata sempre gentile, l'uomo, perché definirlo "signore" sarebbe una contraddizione in termini, non ci ha mai guardato negli occhi quando ci parlava, ha fatto commenti molesti sui commensali che aspettavamo si unissero al nostro tavolo (venivano da un'altra città ed erano in ritardo, a causa del mal tempo, e il tipo si è permesso di dire ad alta voce: "E potevano anche starsene a casa!"), si è relazionato a noi quasi sempre in modo sgarbato o brusco e, a cena finita, ci stava addosso, spegnendoci le luci vicine, spalancando la porta d'ingresso e restando a fissarci mentre ci scambiavamo i convenevoli tra parenti e seguendoci anche fuori del locale! Ma noi siamo usciti che non erano nemmeno ancora scoccate le 22! E di sabato sera!!! Ultimo, ma non ultimo, secondo me e gli altri commensali, in cucina non c'era nessuno a cucinare poiché le tagliatelle al sugo, alla bambina del nostro tavolo, sono arrivate dopo esattamente 3 minuti, le tagliate non sono state cotte in padella, ma al microonde (il gorgonzola nel piatto friggeva come quando si scioglie nel microonde, mentre la carne, dura e piena di nervi e connettivo, sembrava solo scaldata), i raviolacci di farina di castagne non erano di pasta fresca, tantomeno fatti in casa, erano sicuramente surgelati, pure scadenti, la salsa di noci non sapeva di niente. Gli gnocchi di zucca e grano saraceno con gorgonzola unico piatto decente anche se sembravano normalissimi gnocchi con il gorgonzola. Il tiramisù, uno dei peggiori della mia vita: crema di mascarpone quasi inesistente, il caffè non pervenuto, solo tanto cacao e il liquido all'interno dei savoiardi non si sa cosa fosse. Acqua in bottiglia buona (no minerale, solo microfiltrata, ma sempre di rubinetto), ma comunque 2,5 euro a litro. Alla fine abbiamo usufruito dello sconto di TheFork attraverso il quale avevamo anche prenotato. Conclusione: non ho idea di come, con questo loro modo di fare ristorazione, possano essere ancora aperti poiché lui è un gran cafone maleducato, la cucina inesistente e i piatti, beh, immangiabili. Il peggior posto in 53 anni di vita. Sarebbe meglio che anche TheFork rivedesse i...