Accolti in un pergolato circolare che ricorda un quadro di Fattori, insieme alle ordinazioni ci è stato offerto un benvenuto, nel nostro caso una discreta fetta di pane con salsa cocktail e un gamberetto arrostito. Abbiamo avviato il pasto con quattro degustazioni (3 portate) di antipasti da venti euro ciascuna, due cotte e due crude. Come portate principali abbiamo optato per un piatto di ravioli ripieni di burrata agli scampi e un piatto di fusilli artigianali alla rana pescatrice. In quest’ultimo si avvertiva una mantecatura poco consistente e forse troppo oleosa ma il piatto ben recuperava con il sapore della rana pescatrice. I ravioli al contrario meritano totale plauso, ottimo il sodalizio tra la burrata e il brodetto di crostacei. Poi abbiamo proseguito con una frittura di gamberi e calamari e una grigliata mista da cui nuovamente emerge la rana pescatrice. A coronamento del pasto abbiamo preso quattro dolci di ottime fattezze e presentati in forme elegantissime.
Vorrei infine dedicare qualche riga a un giudizio complessivo della cena e dell’esperienza. Il ristorante si presenta in maniera impeccabile, qualche imprecisione sul bicchiere corretto, ma nessuna di queste piccolezze può e deve secondo me influenzare il giudizio su una buona cena. Ciò che però influisce è come la cucina vuole presentarsi e questo avviene inevitabilmente con le prime portate quindi il benvenuto e con gli antipasti. D’accordo il benvenuto è cosa di poco conto e non c’è da pretendere, ma appunto per questo se si ritiene il caso di farlo, questo dev’essere accattivante e deve persuaderti di aver scelto il posto giusto solo in quel boccone. Ad esempio sostituendo la fettina di pane con un vol-au-vent o banalmente tostando il pane, si sarebbe fatta la differenza. Gli antipasti invece meritano un discorso a parte. I crudi gli ho trovati stratosferici, delicati ma soprattuto pensati e curati. Un attenzione così lodevole che è un peccato non averla potuta notare nella degustazione cotta. Ad esempio l’emulsione al cetriolo che accompagnava la tartare di gambero rosso era perfettamente equilibrata ed esaltava la delicatezza del gambero. Purtroppo non si può dire lo stesso dell’insalata di mare, prima portata della degustazione cotta, dove il sedano sembrava essere il solo ingrediente presente rendendo la portata abbastanza deludente. L’amaro in bocca è in realtà presto svanito perché la seconda portata era già più dignitosa (comunque lontana dalla raffinatezza dei crudi) e soprattutto con il terzo piatto: calamari ripieni su vellutata di patate. Qui si è vista la stessa passione e cura a cui accennavo prima.
Ho deciso di postare una recensione così impegnativa perchè ho trovato in questo posto potenzialità incredibili ma contornati da alcuni particolari (come la discrepanza tra le due degustazioni) che decisamente non rendono giustizia ai tanti punti forti di...
Read moreNice place in a small tower just on the coast of Termoli The food was really good, especially some of the appetizers and the Ravioli pasta. Also the deep fried fish was great and with good variety. The service was good as well, fast and polite. The only reason I am not going for 5 stars is because of the spaghetti alle vongole. The were a bit dry and too much al dente. Felt like pasta with oil to which the vongole were...
Read moreAlcuni cenni sulla Torre del Sinarca. Da Wikipedia l'enciclopedia libera.
La torre del Sinarca è situata sul litorale Nord della città di Termoli, in Molise, in prossimità del torrente Sinarca, da cui prende il nome, in località Colle della Torre. La torretta, comunemente detta "Torretta Saracena", ha la forma di un tronco di piramide a basa quadrata.
Cenni storici
La torre fu costruita nel 1575, dopo che nel 1532 il Viceré di Napoli don Pietro di Toledo, diede l'ordine di costruire in tutto il regno nuove torri marittime, anche se con scarso successo. Fu poi il suo successore, duca l'Alcalà don Parafan de Ribera a riconfermare l'ordine di costruzione generale di torri costire in tutto il Regno di Napoli. Per la sua costruzione furono impiegati diversi anni e nel 1569 la maggior parte delle torri progettate per le coste Abruzzesi e della Capitanata furono completate.
Aspetto attuale
Attualmente la torretta è stata restaurata ed è mantenuta in ottime condizioni. L'edificio è di proprietà privata ed al suo interno è presente un ristorante. Ha pianta quadrata, con muratura a scarpa e bastioni. La parte della sommità è decorata da merlature e beccatelli, tipici delle torri costiere...
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