Abbiamo avuto la “fortuna” di cenare in questa meravigliosa Masseria (unica cosa meravigliosa) Tavolo di 9 persone, premessa..accomodati al tavolo ci hanno comunicato le variazioni del giorno, FRITTURA FATTA CON CALAMARI SPILLO INVECE DEI CLASSICI CALAMARI PATAGONIA E TAJARIN ALLE VONGOLE INVECE DEI TAJARIN CON FIORI E COZZE, detto questo abbiamo ordinato 4 antipasti misti ( tutto sommato buoni) arrivati abbastanza in fretta, ma il seguirsi della comanda l’abbiamo aspettato per oltre un’ora e mezza, facendo presente più volte agli addetti in sala del tempo di attesa. Arrivati i primi ed alcuni secondi, notiamo che la prima delle tre fritture ordinate è fatta con calamari patagonia anziché con quelli spillo, e visto che gli addetti in sala sentono le nostre perplessità, pensano bene di far finta di nulla e di arrivare al tavolo comunicandoci dopo ben ormai 2 ore di attesa che i calamari spillo (variazione del giorno, perché i calamari Patagonia non c’erano) erano finiti, ma se volevamo c’erano i calamari Patagonia (che strano, un po’ di confusione..) OVVIAMENTE QUANDO CI COMUNICARONO LE VARIAZIONI CI DISSERO ANCHE CHE LA FRITTURA FATTA CON I CALAMARI SPILLO AVREBBE AVUTO UN SOVRAPPREZZO DI 4,00€ RISPETTO A QUELLA FATTA SOLITAMENTE PRESENTE NEL MENU! (E credo che se non tutti fossero informati su ciò che mangiano avrebbero avuto un margine di guadagno un po’ più alto, oltre a rischiare la frode in commercio) Ma continuiamo la cena, arrivano i TAJARIN ALLE VONGOLE, oltre al numero ridotte di vongole nel piatto (2 con guscio, 5/6 sgusciate) rileviamo uno strano sapore, e comunicatolo al personale in sala ci rispondono “che la nostra è una presa di posizione” Anche con modo poco cordiale… (Gli diamo nota però che poi c’è lo hanno tolto dal conto) Vista l’ora tarda decidiamo quindi poi di annullare l’ordinazione che seguiva, per evitare altre lunghe attesa.. Al che nessuno più si è avvicinato al nostro tavolo, né per chiederci i dolci , né per i caffè, di conseguenza poi ci siamo alzati, abbiamo pagato e siamo andati via!
Ora, voglio darvi qualche punto a vostro favore, perché lavoro in questo settore anch’io essendo uno Chef, Purtroppo una serata può andare storta, in cucina come da voi comunicatoci, può esserci un problema, e non ritengo che il cliente abbia sempre ragione, però sarebbe bastato più garbo, e più trasparenza.
Ps. Due persone che aveva ordinato solo la frittura e solo il TAJARIN sono rimasti a digiuno dopo ben 2 ore di attesa.
Spero che oltre ad aiutare i vostri futuri clienti questa recensione possa aiutare anche voi, come...
Read moreDelusione totale: un’attesa infinita e prezzi esagerati
La nostra esperienza alla masseria Cotugno è stata purtroppo estremamente deludente. Arrivati con quattro bambini (due di 2 anni e due di 6 anni), ci siamo ritrovati a dover aspettare più di 20 minuti solo per poter ordinare, riuscendo a malapena a ricevere due bottiglie d’acqua durante quell’attesa snervante. Erano le 21:45 e ancora non ci era stato portato nemmeno del pane per tamponare la fame dei più piccoli.
Finalmente, dopo ripetute sollecitazioni, ci vengono consegnati i menù – contati – con la spiegazione che dovevamo aspettare che il tavolo accanto finisse di scegliere prima di riceverli. Un inizio surreale.
Sfogliando il menù, scopriamo con stupore che un antipasto della casa – descritto come una selezione di sapori pugliesi (polpette, parmigiana, mozzarelle, burratina, verdure pastellate, cozze gratinate, fave e cipolla, bruschetta) – costa ben 30 euro a persona. Sì, avete letto bene: 30 euro per qualche assaggino. Prezzo che nemmeno in ristoranti stellati, come Cracco, ci si aspetterebbe per un antipasto così.
Alla fine, ordiniamo solo due primi e un secondo, ma l’attesa e la gestione del servizio erano talmente estenuanti che, sfiancati, abbiamo deciso di cancellare il secondo e andar via subito dopo il primo piatto.
Ci siamo chiesti se fossimo noi ad avere aspettative troppo alte, ma il tavolo dietro di noi, con 10 persone, si lamentava della quantità scarsa dei piatti in rapporto al costo. E questo, onestamente, ci ha fatto sentire un po’ meno soli nel nostro disagio.
Un vero peccato, perché ci aspettavamo una serata piacevole in una masseria che prometteva molto....
Read moreConoscevo quella masseria come il "castello di Monacizzo", infatti il corpo di fabbrica più antico è un torrione trecentesco facilmente individuabile dalla provinciale Torre Ovo - Torricella, poco dopo l'abitato di Monacizzo e di fronte alle cantine Giordano: mi sono dilungato in spiegazioni perché Googlemaps mi ha fatto letteralmente impazzire! La versione estiva della masseria è molto suggestiva perché si cena sotto un bellissimo pergolato d'uva da tavola su quella che un tempo era l'aia. Ero con un amico che conosceva bene proprietaria e personale: ovviamente siamo stati accolti a braccia aperte, ma ho notato che con gli altri clienti avevano le stesse accortezze, tranne gli abbracci! Era una cena, perciò abbiamo optato per la carrellata di antipasti: dal tagliere di latticini locali, alla purè di fave (ottima), passando per parmigiana, fritti misti, polpette al sugo, forse pure qualcos'altro... Finimmo con amari e qualche dolce, innaffiando il tutto con abbondante rosato San Marzano, conto un po' meno di 40 euro a testa: mi aspettavo di più. Negli altri tavoli ho visto mangiare delle trionfali bistecche e pure dei piatti di pasta casereccia: leggendo il menù dovevano essere invitanti, anche per gli abbinamenti un po' insoliti, come "fiori di zucca e gamberi". Certamente...
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