La mia valutazione è abbastanza controversa (questa la ragione delle 4 e non 5 stelle) perché non esiste un menù ed una carta dei vini, per cui non riesci a conoscere l'esistenza dell'uso di allergeni e devi fidarti della competenza altrui per trovare il giusto abbinamento con i piatti serviti, oltre a non conoscere il costo del singolo piatto. Detto questo a fronte di una accoglienza calorosa, molto gentile e naturale, viene fornita verbalmente una lista di piatti cucinati in modo superbo: una scelta imbarazzante (non puoi mangiare tutto il menu). Unico pregio o difetto (a seconda dei punti di vista) le porzioni sono abbastanza limitate (non piccole!), tant'e' che si è potuto gustare dall'antipasto al dolce ed al caffè senza battere ciglio, sazi e soddisfatti. Ciliegina sulla torta, la signora Anna (pensiamo la titolare) che al momento di pagare il conto chiede scusa perché oggi non ha potuto dedicare cure e pensieri al tavolo. E torniamo per un attimo alla questione controversa: ritengo che la scelta di accogliere così il commensale, senza utilizzare menù e carta dei vini corrisponda una precisa scelta per mantenere il più possibile l'identità di osteria, dove una volta la genuinità e la semplicità dell'accoglienza, dell'atmosfera e dei piatti erano la base e l'essenza del vivere in una comunità. Se così è bisogna dare atto che l'obiettivo è stato raggiunto e superato, tutto ad un prezzo più che accettabile (abbiamo ricercato piatti semplici, trascurando quelli che potevano non esserlo). Quanto sopra in aperto contrasto con le recensioni che - anche queste sono controverse - ne dicono male, forse perché hanno valutato solo alcuni aspetti e...
Read moreLo stato dell’arte è un po’ differente dalle recensioni dei locals “affezionati” ai locali storici. Mi spiace vedere determinati comportamenti da parte del personale addetto al servizio di un locale, in particolar modo quando si mangia così bene!! Maleducazione totale e completa mancanza di rispetto verso, oltretutto, una tavolata pacata e rispettosa e una festeggiata che ha (mal)riposto la fiducia a dei gestori di lunedì sera. Quando sono andato di sabato ad un compleanno però, anche di loro conoscenti, non hanno mai accennato a discorsi così bassi solo per litigare. Anche se il comportamento non è sicuramente consono a un locale storico. Come sempre qualche “paccaro” dell’ultimo secondo di rito c’è stato, questo non può e non dovrebbe essere un pretesto da rinfacciare, per rispondere male e/o rivolgersi in maniera così aggressiva prendendosela con i clienti. Sono andato a mangiare in questo locale svariate volte e mai ho visto educazione da parte della cameriera in questione. Torno solo perché si mangia bene e la colpa non è sicuramente dei cuochi. Solo mi chiedo come la proprietà possa permettere tutto ciò. Si è poi pacata la situazione ma come ben si sa, non si viene promossi con un 6 a fine di un’annata di insifficienze. Per il resto sconsiglio se si vuol fare bella figura o portare amici. Locale classico, molto old style, rustico giusto. Cibo sempre ottimo, in tutto. Unico motivo per cui sono 2 le stelle e non 1. Menù praticamente sempre lo stesso. Affettati a detta loro dall’oltrepo, ma superperla il riso al salto. Chicche sempre ottime. Prezzo nella media pavese niente di così...
Read moreHo passato una serata che sarà difficile da dimenticare, forse l'esperienza culinaria migliore che abbia provato nel pavese. Il locale si trova poco fuori Pavia, all'inizio della campagna ed è situato all'interno di un vecchio edificio. Mi sono innamorato subito di questa osteria, i suoi mobili in legno, le tovaglie a quadretti, il menù dettato a voce, sembrava di essere tornati al tempo dei nostri nonni. Abbiamo preso degli antipasti misti della casa, tutto buonissimo e fatto in casa, ottima la coppa soprattutto. Di primo ho condiviso con un amico la loro torta di riso saltato al bonarda e salsiccia, uno dei piatti forti del locale. Siamo rimasti entrambi stupiti dalla bontà del piatto, croccantissimo fuori e morbido e cremoso dentro. Assolutamente non potete non provarlo. Di secondo abbiamo optato per la pancia di maiale, cotta benissimo al punto da non renderla troppo grassa al palato, con marmellata di pomodori piccante e puntarelle: una delizia! Infine abbiamo concluso la cena con della sbrisolona con zabaione, caffè e ciliegie sotto spirito che non mangiavo da una vita. Parlando del vino: il bonarda, simbolo dell'Oltrepo, viene servito in tazze basse e larghe, a quanto pare era così che originariamente si gustava il vino in questa regione, e abbiamo trovato questa riproposta geniale. Il bonarda che ci è stato consigliato era favoloso, vivace e un po' dolciastro al palato. Infine un enorme complimento al personale che ha contribuito a farci passare una serata spettacolare e felice. Rapporto qualità prezzo onesto. Cibo e ospitalità qua non...
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