Da faentino mi vergogno del fatto che esistano ancora ristoratori del mio territorio che non consentono al consumatore di pagare la propria quota di cena all’interno di un gruppo di 5 persone con la carta di credito perché “non si fanno conti separati” altrimenti “mi fanno la multa”. No, caro signor ristoratore, al contrario la multa gliela fanno se non si sintonizza sul 2023 e comincia a garantire ai clienti i propri diritti di legge, che prevedono la possibilità per il singolo consumatore di pagare SOLO ciò che ha consumato E con qualunque forma di pagamento, contante, carta di credito o app.
E dal momento che, caro signor ristoratore, ha risposto alla mia recensione in modo ovviamente pretestuoso aggiungo che anch'io da consumatore sono MOLTO informato delle leggi.
Non solo i suoi cartelli che avvisano che non si fanno conti separati NON HANNO ALCUN VALORE LEGALE, ma servono semplicemente a lei per evitare seccature legate ai conti separati quando la cassa è affollata, cosa che non impedisce comunque al consumatore di poter richiedere il pagamento della propria singola quota con qualunque forma di pagamento, inclusa quella elettronica.
In relazione ad un tavolo di 5 coperti, l'unico suo interesse è che, a prescindere dalle diverse modalità con cui le singole quote vengono saldate, il conto finale torni. Punto. Il fatto che l'intero conto debba essere saldato con un unico pagamento elettronico se l'è inventato lei, sempre per evitare traffico in cassa e magari nel timore che possa insorgere confusione e che i conti alla fine non tornino. Ma di nuovo, questa è una questione organizzativa sua, che prescinde totalmente dai suoi obblighi di legge, i quali consentono comunque al singolo commensale di pagare SOLO ciò che ha consumato E con la modalità di pagamento che ritiene più opportuna.
Per poter pagare con carta di credito, a me è stato da lei IMPOSTO il pagamento dell'INTERO CONTO per 5 persone, in violazione dei miei diritti di consumatore.
Infatti l'obbligazione della somministrazione che scaturisce dalla nostra ordinazione è DIVISIBILE, ciò significa che ogni commensale è tenuto a pagare soltanto per quello che ha ordinato e con la forma di pagamento che...
Read moreRead moreSono stato al Pavona Ristorante e Pizzeria accompagnato da amici. Parto dai punti positivi: il proprietario, con i clienti, si dimostra cordiale, educato e sempre disponibile. Anche i ragazzi che lavorano in sala sono molto gentili e sorridenti con i clienti, il che rende l’atmosfera accogliente. Purtroppo, però, ho assistito a scene che mi hanno lasciato molto perplesso. Il proprietario, se con i clienti è impeccabile, con i suoi collaboratori appare spesso duro e, a mio avviso, poco rispettoso. Ho visto rimproveri urlati davanti ai tavoli, frasi come “ci vado, me l’hai già detto”, “questo me lo porto io, svegliati” oppure discussioni anche per un semplice caffè rifatto da un giovane cameriere. Capisco la tensione del lavoro in ristorazione, soprattutto con personale giovane e inesperto, ma certi atteggiamenti finiscono per sminuire i ragazzi invece che aiutarli a crescere. Peccato, perché il personale ha tanta educazione e buona volontà: con la giusta guida potrebbe davvero migliorare sul piano pratico. Per quanto riguarda la pizza: buona nel complesso, ma l’impasto , come ormai succede in tante pizzerie (forse è diventata una moda), l’ho trovato troppo croccante e secco. Personalmente preferisco un impasto più morbido e digeribile. Non era cattiva, anzi mangiabile, però ne ho provate di migliori. -Consiglio al proprietario: l’autorità non si misura con il tono della voce, ma con la capacità di insegnare e motivare. Un buon leader non solo dirige, ma fa crescere chi lavora con lui. Questi ragazzi hanno bisogno di una guida che li formi e li sproni, non che li faccia sentire sbagliati davanti ai clienti. Con un approccio più costruttivo, la squadra diventerebbe ancora più forte e i clienti lo...
Tavoli troppo vicini per consentire di fumare in gazebo dal soffitto basso e chiusi da siepi a parete. Farsi fumare addosso, sentirsi rimproverare dal titolare che non abbiamo chiesto una zona non fumatori, dopo che la Cameriera non ci aveva né guardato né risposto quando alla sua domanda: "tutto bene?" abbiamo risposto, dopo che ci aveva dimenticato ad inizio serata per andare a salutare ed abbracciare suoi amici, dopo che il contorno è arrivato quando avevo quasi terminato la carne, dopo che non c'è stata una parola di cortesia di fronte al nostro disappunto, dopo che non c'è stato neanche il gesto, che so, di offrire un caffè, un amaro per venirci incontro... Beh, caro titolare, lei potrà avere 250 clienti a sera, come ci ha sbattuto in faccia, ma noi non ci vede più. C'è modo e modo per salvare cliente e faccia, avete avuto tutte le opportunità ma nessuna è stata presa in considerazione. Uno esce a cena per stare bene, non per rovinarsi la serata. Sono sicuro che non avrà bisogno di noi come noi di Lei. Buon...
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