ci ho pensato su tanto prima di decidere cosa scrivere. il concetto è: se ti è sufficiente accontentarti allora va bene. se vuoi invece mangiar bene dopo un lungo viaggio (comunque sia da modena e dintorni sono circa 50 km all'andata e altrettanti al ritorno) allora non ci siamo e lo sbattimento del viaggio non trova riscontro e ristoro... il locale è mediocre senza particolare attrattiva, e anche questo influisce (tovaglie di carta). l'oste per carità è gentile e normalmente simpatico e la cameriera va come un treno, ma non mi pare che i tentativi di creare un po' di empatia gestore-cliente siano stati di grande slancio e di grande successo. l'acqua... viene da lontano e non è nostrana, cosa che magari ti aspetteresti da un posto che offre nostranità a profusione. il vino... lo portano con bottiglie già aperte, e la cosa mi i fastidisce ovunque capiti, non è un buon atteggiamento bei confronti degli ospiti. bastano pochi istanti per stappare una boccia, certo è che quando sei sempre trafelato a servire non riesci a permetterlo... gli antipasti... ti arrivano così, con polenta fritta, 2 affettati su un piatto con carta gialla assorbente per l'unto. la polenta troppo unta, la pancetta (o presunta tale) veramente molto grassa e non tagliata sottile di un color rosa sbiadito che non invoglia; anche il salame proprio non era di quelli fatti per farsi mangiare con gola. i primi... i tortelli di ricotta acquosi e di sapore blando, niente di che. i fagottini al gorgonzola e spek con gorgonzola veramente poco saporito e speck smolliccio, tutto buttato insieme con nessuna croccantezza che col gorgonzola ci starebbe bene, basterebbe saltare lo spek in padella per farlo un po' croccante e poi metterlo sui tortelli dopo, invece tutto insieme che alla fine diventa sciapino. le pappardelle al cinghiale, buona la pasta ma il ragù di cinghiale una delusione con cinghiale che non sa di cinghiale e veramente poco saporito. i secondi... gnocco troppo spesso, unticcio e soprattutto salatissimo, ma salato in modo esagerato che proprio ne mangi 1 pezzo e poi dici basta (molto ma molto più buono quello mangiato alla sagra di guiglia di un paio di anni fa che trovare del gnocco buono in sagra è molto più difficile che trovarlo buono al ristorante o in trattoria). le tigelle son quelle tipiche di montagna, tamugne e piene, fisse, un po' troppo, molto più vicine al pane che alle tigelle, in una zona di territorio dove le tigelle (crescentine il nome vero) sono un must identificativo e tipizzante, quindi dovrebbero essere buone, invece... poi se ti piacciono così allora ok, ma se le preferisci più amabili e croccantine e con una quantità giusta e corretta di mollica allora queste diventano una sofferenza. gli affettati come quelli dell'antipasto niente di invitante, forse si salva il prosciutto crudo. gli umidi... e qui le cose si fanno complesse... il cervo e il cinghiale hanno lo stesso sapore, non li distingui (ti dicono a voce che il cervo è quello più scuro...), il cinghiale più filaccioso, ma di una cosa sei certo, non sanno minimamente di selvatico, quel minimo che ci vuole per differenziarli dal maiale da allevamento. il pollo alla cacciatore l'unico dei tre che almeno sa di pollo. ma tutti e tre annegati nell'unto, veramente troppo unto e troppo omogeneamente unto che alla fine prende tutto lo stesso sapore e non distingui più nulla. i dolci... viste le portate precedenti non mi sono avventurato perchè avevo già sofferto abbastanza. alla fine poi non ho mangiato tanto e mi sono alzato che avrei mangiato ancora, ma poi da sabato a pranzo fino a domenica sera tardi non ho mangiato praticamente nulla se non uno yogurt e una banana perchè smaltire in digestione l'unto di sabato è stato veramente faticoso. il prezzo... in gruupo di una decina abbiamo speso 30 a testa, per me troppi per qualità e quantità, già a 25 mi sarebbero sembrati troppi. qui per me (sottolineo per me) proprio no, non ci...
Read moreStopped off here after being delayed by an accident on our trip (someone emergency braked on the autostrada causing a concertina crash) Was blown away by the service, food and the hospitality of this place, we showed up around 10:30pm and they could not have been much more hospitable, considering we had no reservation and neither party spoke each others language. The food was all delicious and very original the chef clearly knows his craft, and the front of house was also very straightforward and well established. Cannot recommend...
Read moreLocale in cui faccio tappa con amici almeno 5/6 volte l'anno. Si mangia benissimo, cucina tipica montanara di Modena. Tutto fatto in casa. Il menù è sempre quello non cambia mai. Fagottini, tortelloni, tagliatelle, cervo, cinghiale ecc... Oramai la cantilena di Luca la conosco a memoria. 😊 Servizio un po' lento, c'è la Stefania che deve fare tutto il locale da sola poveretta. Lei è una macchina a lavorare.! L'unico difetto di questo locale dove di mangia da Dio é che i piatti sono veramente scarsi. I primi sopratutto scarsissimi! Chiedi un piatto di tortelli te ne portano 5 in croce. Ma non dico 5 per dire. Perché così è. L'ultima volta abbiamo provato a prendere un piatto di fagottini per vedere un piatto più abbondante dei tortelloni, ma niente. Anche lì un piatto che sarà stato 60 grammi di pasta. Anche con il gnocco fritto e le crescentine stessa cosa. Noi siamo sempre in 4 a mangiare. Ti portano due sacchetti con dentro 4 pezzi di uno e Dell altro. E devi stare sempre a chiedere il rifornimento. 4 persone a tavola devi portare almeno 20 pezzi di gnocco e 20 crescentine. Non che non ti portino, sia ben chiaro. Però a forza di chiedere, con il servizio lento che c'è, ti passa la voglia di aspettare. Tutto qui. L'acqua Solforosa lo consiglio vivamente a tutti. Prima di presentarvi a tavola fatevi un Bell aperitivo . Non arrivate a montecorone affamati, altrimenti non uscirete sazi. Gran qualità ma poca quantità. Ciao Luca, ciao Stefania...
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