ORRORE, A DIR POCO! Eravamo in 12, con un menù concordato in anticipo che prevedeva: un primo di tortelloni burro e salvia, un secondo con contorno, e un risotto come alternativa per le tre persone del gruppo che non possono mangiare grano.
Che dire… un’esperienza orribile. Tre ore d’inferno. Avevamo prenotato per le 12:15 e, alle 11:45, abbiamo chiamato per avvisare di un ritardo di 10 minuti. Già durante quella telefonata abbiamo sentito il responsabile iniziare a lamentarsi e a insultare, senza alcun motivo.
Arrivati al locale, ci accomodiamo. Subito ci chiedono se possono iniziare a servire i primi. A quel punto chiediamo come intendano gestire il risotto per chi non può mangiare pasta fresca. Il cameriere sbuffa e inizia a trattarci malissimo, sostenendo che non avevamo mai concordato nulla del genere e chiedendo con chi avessimo parlato. Ovviamente, avevamo parlato con il titolare. È stato lui stesso, durante la scelta del menù, a proporci il risotto, a patto che non contenesse asparagi (che invece, ovviamente, erano la base del risotto che ci è stato servito).
Quando finalmente si convincono a prepararlo, chiediamo quali verdure conterrà. Nuovamente un’odissea: ci dicono vagamente “verdure di stagione”, senza specificare nulla. Una delle ragazze del gruppo era incinta e con una patologia per cui non può mangiare funghi. Indovinate cosa c’era nel risotto? Esatto, funghi.
Eravamo seduti di fronte alla cucina e abbiamo sentito chiaramente continui insulti rivolti al nostro tavolo. Un imbarazzo e una cattiveria gratuita che, ancora oggi, fatico a spiegarmi.
La cameriera, poi, di una maleducazione allarmante: appena entrati ho provato a salutarla tre volte, senza ricevere risposta, solo uno sguardo ostile. Il servizio è stato allucinante: abbiamo chiesto due porzioni extra di patate al forno, e ci hanno risposto sbuffando. A mia madre, che non mangia carne e per la quale era stato previsto un piatto di sole verdure, il cameriere ha praticamente lanciato il piatto sul tavolo dicendo, in tono seccato: “È per le verdure, signora!”. A quel punto avevamo paura anche solo di chiedere del sale.
Alla fine abbiamo fatto presente tutto al responsabile di sala, complice del trattamento brusco e maleducato. Sembrava consapevole della situazione e ha provato a scusarsi, dicendo che Dino, il cuoco e proprietario, si era dimenticato della nostra conversazione.
A volte, purtroppo, il buon cibo viene completamente oscurato dalle cattive maniere. Non nego che la cucina sia ottima, ma non...
Read moreDelusione totale, nonostante le aspettative. Avevamo prenotato con largo anticipo per un pranzo in famiglia: 12 persone, menù definito in ogni dettaglio, anche per chi ha intolleranze al grano. Tutto sembrava organizzato. Ma appena ci siamo avvicinati al ristorante, la situazione ha preso una piega surreale.
Con una semplice chiamata per avvisare di un lieve ritardo, il tono al telefono era già inaccettabile. Arrivati, ci siamo sistemati e da lì è iniziato un crescendo di tensione. Nessun sorriso, nessuna accoglienza, solo pressioni per servire subito i primi, senza nemmeno chiarire cosa sarebbe stato servito a chi non poteva mangiare pasta.
Alla nostra richiesta di spiegazioni, il cameriere ha reagito in modo stizzito, negando che fosse stato concordato un risotto alternativo, come invece avevamo discusso con il titolare. Lo stesso risotto che, tra l’altro, ci era stato proposto proprio da lui.
E come se non bastasse, lo hanno servito con asparagi, quando avevamo esplicitamente chiesto di evitarli. E non finisce qui: nessuna informazione chiara sugli ingredienti, neanche quando abbiamo detto che una persona incinta non poteva mangiare funghi. Indovinate cosa c’era nel piatto?
Il personale, tra cui una cameriera visibilmente infastidita dalla nostra sola presenza, ha reso il pranzo una vera prova di pazienza. Saluti ignorati, battute scortesi, atteggiamenti arroganti: anche solo chiedere del sale sembrava un affronto.
Patate crude e fatte con fretta. Imbarazzanti.
Una richiesta in più? Accolta con sbuffi e commenti a mezza voce. Un piatto senza carne per chi non la mangia? Consegnato con stizza e una frase lanciata senza guardare in faccia nessuno.
A fine pranzo abbiamo espresso tutto al responsabile di sala, che sembrava già al corrente della situazione. Si è scusato, ma ha giustificato tutto dicendo che il proprietario “non ricordava” gli accordi presi.
Una cucina valida, senza dubbio, ma completamente oscurata da un comportamento che definire scorretto è poco. A volte l’educazione vale più di qualsiasi piatto ben fatto. E in questo caso, non ce n’è stata...
Read moreUn’occasione speciale rovinata da un’esperienza deludente
Eravamo 12 persone, riunite per festeggiare un evento importante, e avevamo concordato in anticipo un menù semplice. Purtroppo, fin dal nostro arrivo, l’accoglienza è stata fredda e il servizio poco cortese.
Alla domanda su cosa contenesse il risotto, ci è stato risposto in modo sbrigativo: “Verdure di stagione!”—senza ulteriori dettagli. Il risultato? Mi sono ritrovata nel piatto un risotto agli asparagi, che personalmente non gradisco. Alla richiesta di un po’ di formaggio grattugiato, i camerieri lo hanno sparso velocemente sui piatti senza nemmeno lasciare la formaggiera a tavola, gesto che non avevo mai visto prima. Quando ho provato a fare spazio per riceverne anch’io, mi è stato risposto bruscamente che il formaggio era già presente nel piatto.
A questi episodi si sono aggiunti altri momenti spiacevoli, come sentire chiaramente dalla cucina commenti poco gentili rivolti al nostro tavolo. Un disagio costante, che ha reso l’esperienza davvero amara.
Ci è dispiaciuto molto: sarebbe bastata un po’ di attenzione in più per rendere piacevole il nostro pranzo Invece, abbiamo avuto la netta impressione che la frustrazione del personale sia stata...
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