Premetto che, purtroppo, non ho potuto assaggiare alcun piatto, quindi non posso esprimermi sulla cucina. Tuttavia, per l’esperienza avuta, non potrei comunque dare più di 3 stelle.
Avevo prenotato per 2 persone il 25/04 alle 13:30, con largo anticipo (l'11 marzo). Siamo arrivati con un leggero ritardo, esattamente alle 14:00, per scoprire che il nostro tavolo era stato ceduto a una coppia senza prenotazione.
Ho chiesto spiegazioni al titolare, il quale mi ha detto che ogni mattina il ristorante invia un’e-mail di conferma e cerca di contattare telefonicamente i clienti. Mi ha riferito che non avendo ricevuto risposta, aveva dato per annullata la prenotazione, supponendo che il numero inserito fosse errato. Tuttavia, controllando insieme sul sito e poi sul suo stesso cellulare, abbiamo verificato che il numero era corretto e presente anche su WhatsApp. Se avesse voluto, avrebbe potuto contattarmi lì facilmente.
Nonostante l’inconveniente, ho chiesto se ci fosse una possibilità di accomodarci comunque. Ci è stata proposta un'attesa di 30 minuti per mangiare e nel mentre ci avrebbero fatto accomodare in un divanetto all’interno della sala principale, in un angolo stretto rivolto verso un muro, con uno spazio per le gambe praticamente inesistente, mentre tutti i commensali stavano pranzando. Una sistemazione ben lontana dal livello che ci si aspetta da un ristorante stellato. Abbiamo cortesemente rifiutato.
Ho cercato di dare un consiglio costruttivo al titolare su come migliorare la gestione delle prenotazioni, ma a quel punto era evidente che non c’era alcuna intenzione di trovare una soluzione dignitosa. Abbiamo quindi deciso di andarcene.
Mi dispiace per come sono andate le cose, soprattutto perché vivendo lontano riesco a scendere solo durante le festività e tenevo particolarmente a provare il menù degustazione. Avevo scelto questo locale anche per il riconoscimento Michelin, ma credo che l’attenzione e il rispetto verso i clienti debbano essere all’altezza di tale riconoscimento, soprattutto quando si tratta di prenotazioni fatte con così largo anticipo e con l’intenzione di vivere un’esperienza importante. Nota positiva solo per il parcheggiatore/ portiere che in mezzo a tutta quella situazione è stato l’unico che si è dispiaciuto e...
Read moreAl terzo tentativo siamo riusciti a prenotare per un pranzo all'Oasis: arriviamo puntualissimi dopo un'ora e mezza di viaggio. La porta di ingresso del ristorante è contornata da numerose targhe che attestano l’eccellenza di questo locale (noi siamo arrivati qui consultando la guida Michelin, come facciamo ormai da qualche anno). Veniamo accolti da due parole: “Benvenuti” e Casa”, parole che si rincorreranno all’interno della sala principale dove veniamo fatti accomodare ad un tavolo unico nel suo genere: fiori freschi e candele, tovaglia candida, un menù stampato su una particolare carta a fiorami, bicchieri uno diverso dall’altro. Tutto rimanda a quelle che i romanzi del primo Novecento avrebbero definito case dell’alta borghesia. Amo osservare i dettagli, qui sono profusi a piene mani, con eleganza e maestria. La famiglia Fischetti ci accoglie e ci coccola come ospiti di un sontuoso pranzo domenicale, con attenzione e sollecitudine, senza quella fastidiosa affettazione tipica di alcuni ristoranti gourmet. La tradizione viene rispettata e valorizzata , resa moderna da una ricerca di materie prime del territorio che si concretizza in una cucina solo apparentemente semplice che, credo, sia in fondo la vera, autentica ricercatezza. Piatti squisiti in delicate porcellane, come la zuppa di castagne, fagioli, funghi e fave di cacao: io che non apprezzo particolarmente le zuppe l’ho trovata deliziosa, come un caldo abbraccio in una gelida giornata. Un conto sorprendente, verso il basso, considerando la stella Michelin. Un plauso, oltre che ai due fratelli che ci hanno accompagnato in questa degustazione, alla deliziosa Maria Teresa, gentile, affabile e professionale. Esperienza riuscitissima da ripetere...
Read moreIl nome dice molto, i “sapori antichi” sono alla base del menu dell’oasis della famiglia Fischetti. Il locale è accogliente, caldo, mette subito a proprio agio, così come i fratelli Fischetti, ineccepibili proprietari che sanno bene quello che fanno. La cordialità, la cortesia e l’attenzione sono sicuramente gli elementi di forza del servizio, assolutamente alla portata del cibo che viene servito. Questo, infatti di ottima qualità, viene preparato miscelando sapori del territorio (e non) in maniera più che sapiente, tutto ben bilanciato, giochi di sapori in ogni piatto. La grandezza della loro cucina sta proprio nella ricerca di quegli antichi sapori (di cui il territorio irpino è pregno) capaci di riportare la mente al passato, ma con un vivace e lungimirante sguardo al futuro. Rimasto davvero colpito, soprattutto perché ho mangiato piatti di altissimo livello con materie prime a km0 (cosa che in molti ristoranti stellati, non voglia essere una critica questa, è difficile da trovare). E soprattutto il prezzo è giustissimo, abbiamo mangiato due menù degustazione da 50€ a testa, dove mi è stata data la possibilità di aggiungere un antipasto (poi offerto dalla casa), composto da una zuppa eccezionale, un primo, un secondo e i dolci, il tutto accompagnato da un entrée di benvenuto, un pre-dessert e della piccola, ma buonissima, pasticceria della casa. In totale 120€ in due, c’è da aggiungere che abbiamo preso due calici di vino rosso, una grappa (sempre del territorio)...
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