Fine settimana in val Curone a trovare i suoceri. Per il pranzo domenicale “espatriamo” in valle Staffora e più precisamente a Castellaro di Varzi, all’agriturismo “La Primula Bianca”. Per itinerario e descrizione della struttura vi rimando, gentilmente, alle precedenti recensioni. Siamo in cinque e ci accomodiamo nella grande sala a disposizione della clientela, oggi pienissima. Il bere è già presente sulla tavola, un Pinot nero vinificato in bianco Zerbi dell’Azienda Agricola Ca’ Tessitori, ed una Bonarda Costa del Sole del Marchese Adorno. Noi partiamo col Pinot nero e non lo abbandoniamo più. Per la nostra pargola, che non partecipa di certo al lungo menù previsto per oggi, subito una porzione di Agnolotti col brasato, veramente buoni. Da adesso in poi assaggerà qua e là dai nostri piatti. Si comincia dalla solita carrellata di Antipasti della casa: un vassoio di affettati misti (salame, coppa e pancetta), una sorta di insalata russa rivisitata con sopra un’incomprensibile vellutata di prosciutto che, a mio parere, la rende immangiabile, un crostino caldo con salsa rosa, speck e brie (buono), una melanzana fritta farcita con pomodoro e mozzarella (fredda), della carne salata (anonima), delle fettine di lardo con miele e noci (ottime), un crostino caldo con formaggio e tartufo nero (squisito) ed infine del prosciutto crudo. Direi una carrellata di antipasti dai risultati altalenanti, forse troppo. Cestino del pane mediocre e grissini confezionati, peccato perché con questa serie infinita di antipasti un pane migliore sarebbe stato "cosa buona e giusta". La prima bottiglia di Pinot nero è terminata, rimandiamo indietro la Bonarda e ne chiediamo una seconda. Si prosegue con un tris di primi: anche per noi gli immancabili Agnolotti col brasato già commentati, un Risotto alla menta bello sgranato, al dente e delicato ed un Nido di rondine farcito con prosciutto e formaggio, una sorta di sfoglia di lasagna arrotolata e ripiena con besciamella, prosciutto cotto e formaggio, non male, ma forse un po’ asciutta. Anche per i secondi, tre proposte. In un unico passaggio ci vengono servite alcune fettine di Arrosto e di Roastbeef accompagnate da Patatine fritte e Zucchine trifolate. Io sarei per l’abolizione di entrambi i piatti, ormai superati, all’apparenza semplici, ma complessi nel renderli gustosi. L’ultimo secondo è il Cinghiale, questo veramente molto buono. Non può mancare il loro tradizionale Carrellino dei formaggi. Ci viene servito un piattino con diversi assaggi, più o meno stagionati, accompagnati da miele castagno. Siamo alla fine del nostro pranzo che si conclude con un solo dolce, una Torta con crema e panna. Torta di loro produzione, base di pan di spagna, farcita con crema pasticcera, frutti di bosco e sopra uno strato di ottima panna. Molto, ma molto buona. Giro di caffè e poi il conto. Il totale è pari a 108 euro. Il piatto della pargola, molto carinamente, non è stato conteggiato, quindi la spesa pro capite si attesta sui 27 euro. Nel complesso rimane sempre un buon pranzo, dalle innumerevoli portate, con un livello della cucina più che discreto, con un buon rapporto Q/P anche se alcune loro idee non mi hanno trovato...
Read moreThis family-operated restaurant and hotel is based in the beautiful and idyllic Castellaro. The staff are very kind and in a good mood every day. Also they are very humorous and we had a lot of fun! The food is magic. Fantastic sausage and pasta are self-made and there is the best Tiramisu in the world. There is a lot of variety in food, too. We think it's the best food of the region. Last but not least, there is a lot of good vino chosen by sommelier Yuri. Our one-week-stay in the hotel was comfy. Everybody really did take care of us. We will come...
Read moreAppena sopra le colline di Varzi si trova il ristorante della Primula Bianca, un locale dal sapore un po’ retrò, dove il tempo sembra essersi fermato. Propone un menù fisso ricco e di qualità, che valorizza la cucina tradizionale con qualche piacevole rivisitazione.
Gli antipasti, una decina in tutto, ci hanno convinto pienamente. Una menzione speciale va al salame di Varzi e alla sorprendente melanzana ripiena con salsa tonnata: un abbinamento insolito ma riuscitissimo. L’unico piatto che mi ha convinto meno è stata la crêpe salata con brie e speck, forse poco in linea con il contesto locale. Tra i primi, spiccano i ravioli al cervo, semplicemente deliziosi, e il risotto agli asparagi, perfettamente mantecato. Meno memorabili invece i tortellini con burrata, buoni ma non particolarmente esaltanti. I secondi sono stati il vero punto forte del pranzo: il roastbeef di Angus era tenero e ricco di sapore, mentre il cervo era cotto alla perfezione, davvero eccellente. I dolci non hanno deluso anche se non ho urlato al miracolo: il mio mascarpone con gelato al caffè era, comunque, molto buono. Ottimo anche il vino: la Bonarda che ci è stata servita era davvero eccezionale.
Il servizio è tra i più cordiali che mi sia capitato di incontrare. Tutti gentili, sorridenti e rapidi nel servizio. Nonostante la mole di gente, il personale non ha commesso un errore.
Abbiamo speso 38 euro a testa, uscendo sazi e pienamente soddisfatti.
Una bellissima scoperta, che consiglio senza esitazioni. Qualche piccola imperfezione c’è, ma passa decisamente in secondo piano di fronte all’esperienza gastronomica che si può...
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