Esordisco scrivendo che, per le nostre cene di fine mese, il nostro capitano trova location sempre molto speciali. È il caso di questo agriturismo che, già all’arrivo, si apre in uno splendido giardino su cui poggia una struttura stile villa di campagna. Ampie vetrate lasciano vagare lo sguardo sul giardino estremamente curato. L’interno è caldo e accogliente ed il locale praticamente esaurito in ogni ordine di posto. Numerose le compagnie che vi si siedono, sebbene il locale possa contare di un centinaio di coperti. Il tema della serata verte sul cinghiale. Premetto che non sono un’amante della selvaggina ma mi viene assicurato che lo chef è un vero esperto in materia. Iniziamo il tour de force con un bis di primi composto da maccheroncini al cinghiale e bauletti alle erbette. I maccheroncini sono una sorpresa inaspettata. Il cinghiale, sapientemente frollato e cotto, unito alla pasta all’uovo, rende questo primo un tripudio di sapori che esaltano sia pasta che condimento senza che un ingrediente prevalga sull’altro, anzi enfatizzando l’effetto finale. I bauletti sono un’altra opera d’arte, su fondo di formaggio che ingentilisce il sapore del tarassaco che li farcisce. Il proprietario ci allieta con un assaggio di gnocchetti alle ortiche con ragù di anatra e chicchi di melagrana, loro piatto forte. Spettacolari è usare un eufemismo, personalmente mi sono servita tre volte e, da più d’uno dei miei compagni di battaglia, sono stata seguita. I secondi sono a base di tagliata d’anatra e cinghiale. Non mi soffermo sull’anatra, piatto equilibrato e piacevole. Il posto d’onore spetta al cinghiale. Così come per I maccheroncini, la frollatura della carne è perfetta, la cottura in salmì una vera delizia per il palato. Il selvatico della carne completamente annullato dall’uso delle spezie in frollatura e cottura, la carne morbidissima si scioglie letteralmente in bocca, lasciando una scia di sfumature persistenti. Unica nota negativa il dolce, preparato espressamente per il compleanno di due nostri ”commilitoni”. Decisamente non all’altezza delle aspettative. Il locale merita...
Read moreNon ci siamo proprio.
Arriviamo in 6 con due bimbe sotto i 5 anni. Posto bello, non c'è che dire. In primis siamo rimasti perplessi per la quantità esigua dei due antipasti. La situazione non è migliorata con i primi: deludenti il ragù di cinghiale, poco saporito che di selvaggina non aveva affatto il sapore; per non parlare dei finferli, che di solito amo, ma invece sapevano più da acqua che da fungo. Passiamo quindi ai secondi, con delle tagliate. Quella di sorana non eccelle, anzi, appena sufficiente; mentre quella di cinghiale nemmeno a parlarne, dura rinsecchita. Ho capito che il cinghiale non va al sangue, come neppure il maiale... Ma... Neppure dura e secca!!! Il tutto accompagnato da due bottiglie di vino caldo, non ambiente, proprio caldo! Infatti ci è stato riferito un malfunzionamento dei frigoriferi, e, fortunatamente, dopo una mezzora dalla richiesta, arriva la seconda bottiglia dalla cantina (ormai eravamo già a metà dei nostri secondi). Per finire ordiniamo dolci e sorbetti, peccato che la sorbettiera non funzioni e che poi al tavolo a fianco abbiano riferito dolci fuori menù diversi a noi non riferiti. Ma va bene, insomma, chiediamo almeno che ci vengano offerti 4 amari, senza risposta della cameriera che li porta... Ma poi vengono inseriti tutti nel conto! Una cosa è certa, dopo avermi fatto fare una figuraccia del genere e avere portato qui i miei ospiti non ci metterò mai più piede. Diciamo che dopo questo lockdown non siamo proprio partiti col piede giusto. Lascio parlare, infine, il conto salatissimo per la qualità e il...
Read moreRecensione a caldo che di più non si può...
Scegliamo questo agriturismo perché è pubblicizzato come il migliore dei colli euganei...
30 luglio e offrono solo tavoli all'aperto... dal lato del sole... 34 gradi...
Va beh, ci sediamo e ordiniamo...
Un prosciutto con burrata affumicata. Nulla di speciale... dozzinale.
Formaggio alla brace... probabilmente cotto a pranzo e tenuto da parte perché arriva freddo...
Io, invece, chiedo alla cameriera: "ho visto che allevate voi, quale è la vostra specialità?"
Risposta: "germano reale al forno".
Il 30 luglio germano reale???
Va beh se lo allevano loro ed è la loro specialità perché non fidarsi?
Beh come potete vedere dalla foto allegata semplicemente terrificante... un pezzo di legno è meno secco...
Ovviamente lo lascio praticamente integro e lo segnalo alla cameriera...
Risposta? "Eh si"...
Volete il dolce?
Se ci aggiungete che ogni 2 minuti passava qualcuno per chiedere se poteva portare via...
Andiamo alla cassa sperando di poter rappresentare il volatile mummificato ma nulla... l'unico interesserebbe è cercare di farci pagare in contanti COME DA FOTO c'è un cartello che lo ricorda alla cassa...
Nonostante si vedesse da lontano che fossimo seccati, ci viene chiesto se avessimo gradito la cena, solo quando avevamo già pagato e stavamo andando via...
Ovviamente non abbiamo nemmeno risposto...
Non vi auguro un'esperienza...
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