Il ritorno... è il nostro, che per troppi mesi siamo stati assenti da questo bel locale.
Non scriviamo spesso recensioni, ma quando merita davvero non si può proprio.. non pubblicare.
L'accoglienza è calda è cordiale e ti fa sentire... l'Ospite. Abbiamo scelto il percorso di 5 portate. Non c'è accompagnamento dei vini per portata, ma la carta di vini ticinesi e italiani d'eccellenza non lascia nessun desiderio insoddisfatto. Inoltre, un bicchiere di vino di qualità per accompagnare una singola pietanza non viene negata, anzi è proposta.
Il menu, il percorso, è davvero azzeccato. La tartare di vitello d'entrata, con la fonduta di scamorza, in cui spiccano tutti i sapori di tutte le verdure che diventano le protagoniste; il risotto al cavolo cappuccio con i calamari, Perfetto; la triglia con il cipollotto! ma quando vi ricapita? Da urlo! Poi il guanciale di maiale Patanegra... delicato, eccellente, si scioglie in bocca (ma quante ore di cottura??); e poi a finire con cioccolato e ciliegie 😍. Tutto... WOW!
Giuseppe Greco, il titolare, maestro nell'accoglienza e nel consiglio di pietanze e vini, sua moglie Heike un cronometro in sala, mai un ritardo (e che bellezza gi arredi😍), e Pablo Ratti in cucina... fuori categoria! Classe classe classe da sempre.
Ancora una volta una cena fuori dall'ordinario. Meritano tanto successo, arriverà!
Nel frattempo... ce li godiamo noi pochi intimi.😉