La batteria dello Chaberton conosciuta anche come forte dello Chaberton, è una fortificazione eretta dal Regio Esercito nell'alta Valle di Susa tra il 1898 e il 1910, con successivi ulteriori interventi. La batteria si trova sulla cima del monte Chaberton, a 3130 m s.l.m., che dopo la seconda guerra mondiale è stato annesso alla Francia. Nella sua prima incarnazione, il forte era costituito da strutture in muratura a cielo aperto, disposte sulla vetta del monte. Questa era stata spianata ed abbassata di circa 6 m per permettere la costruzione delle opere; sul lato italiano fu creato un gradino roccioso alto circa 12 m, alla cui base furono realizzate le opere in muratura. Il forte si sviluppava in lunghezza lungo questo scalino; due lunghi corridoi davano accesso a diversi locali, che fungevano da camerate, magazzini, infermeria, comando, cucine. Sul tetto sorgevano otto torri in muratura ricoperte di blocchetti di calcestruzzo, alte poco più di 7 m e con un interasse di 6 m tra di loro; sulla cima delle torri erano disposti i cannoni. La cima di ogni torre era raggiungibile con una scala a chiocciola metallica interna. Il deposito principale delle munizioni era invece in un'opera in caverna sottostante le opere in muratura. L'armamento di ogni torre era costituito da un cannone da 149/35 A., ospitato in una torretta corazzata girevole. La torretta aveva una forma simile a quelle delle torrette utilizzate nelle installazioni navali, con un'armatura leggera (5 cm al massimo nella parte frontale, 2,5 cm sul tetto, 1,5 cm nelle parti posteriori), fornita dalla ditta Armstrong e nota con il nome specifico di Armstrong Montagna. La corazzatura era progettata per proteggere i serventi al pezzo (7 per ogni cannone) dalle schegge, e non da colpi diretti, in quanto all'epoca della progettazione non esisteva alcuna arma a tiro curvo in grado di raggiungere le torrette. Nel corso degli interventi degli anni '30, le strutture di servizio furono portate in caverna. Il progetto iniziale prevedeva di portare in caverna anche gli armamenti, ma ciò non fu mai fatto, per mancanza sia di fondi che di...
Read moreSalendo dal sentiero che parte da Monginevro si può raggiungere la cima in circa 3h e 30 minuti secondo i cartelli (tempo giusto per una persona mediamente allenata con pause comprese). Si attraversa l'alveo del rio secco e si procede verso il col dello chaberton e da lì si mira alla vetta. Il forte è di per sé spettacolare, specialmente se si conosce e si è interessati ad approfondire la storia della batteria costruita, dal suo inizio alla sua triste fine. Il panorama è a dir poco mozzafiato, grazie soprattutto all'elevata quota a cui ci si trova, che permette di vedere qualunque valle vicina e oltre. Le 4 stelle sono purtroppo date dal fatto che ogni angolo un po' nascosto o all'interno del forte è stato trasformato in bagno a cielo aperto, con feci, fazzoletti e spazzatura ovunque, ad unica eccezione delle zone più battute e sulla cima. Sulla quinta torre è possibile salire(a vostro rischio e pericolo) e all'interno il forte per quanto sia spoglio trasuda di storia. Davvero bellissimo, peccato solo per...
Read moreEscursione sempre affascinante, personalmente la faccio circa una volta ogni 1/2 anni. Partenza a piedi da Monginevro (c.a. 10km) e arrivo a 3131 metri. Difficolta EE, prima parte denteo il bosco fino a raggiungere il Rio Secco (30'). Le difficoltà cominciano dal pezzo che va dal rifugio 7 fontane (poco dopo aver attraversato il Rio Secco) al colle, che si svolge su una pietraia piuttosto ripida (circa 1h30'). Dal colle alla cima del monte ci si ricongiunge alla carrareccia militare proveniente da Fenils, con pendenze più contenute (1h). Da qui finalmente ai avvistano le torri del forte, prima celate alla vista.Totale circa 3 ore di cammino. In cima ci attende un vasto pianoro dove godersi un meritato riposo al sole nelle giornate estive e soprattutto il forte più alto d'Europa costruito dall'Italia per tenere sotto tiro Briancon. La visita all'interno e suggeativa, facendo attenzione che è buio, freddo e che a inizio stagione è tutto pieno...
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