A trip to Ottobeuren Abbey isn't just a visit to a church—it's an experience. This insane beautiful church is a full-on masterpiece. The moment you step inside, you’re hit with a wave of awe that's hard to describe. The entire interior is a sensory feast. The paintings on the ceiling and walls are so vibrant, and the stories they tell through color and intricate detail are absolutely mesmerizing. Then there are the sculptures—each one feels alive, a testament to the incredible skill of the artists who created them. It’s like every surface, every corner, has a story to tell. This isn't just a place of worship; it's a "Gesamtkunstwerk," a total work of art, where painting, sculpture, and architecture merge into one breathtaking vision. If you're ever in the area, you have to see it for yourself. Pictures don’t...
Read moreL'abbazia dedicata ai Santi Alessandro e Teodoro[1] venne fondata nel 764 da Silach, un nobile alemanno e nel 972 venne elevata al rango di Reichsabtei, Abbazia imperiale dall'imperatore Ottone I. Nel 1089 venne eretto un nuovo edificio[2] e già nel 1204, venne intrapresa la costruzione di un'altra chiesa, gotica, con un coro occidentale dedicato a San Michele e cripta dedicata a Sant'Orsola. Nel 1525 il monastero e la chiesa vennero saccheggiati nella guerra dei contadini tedeschi e nel 1553 si iniziò la ristrutturazione della chiesa in stile rinascimentale. Il coro venne sostituito da uno più ampio, le due torri ottagonali orientali vennero coronate da due cupole a cipolla e l'edificio di nuovo consacrato il 21 settembre del 1558. Durante la guerra dei Trent'anni la chiesa e il convento furono più volte saccheggiati fra il 1630 e il 1635. Nel 1682 si pensò a una nuova ristrutturazione barocca del monastero, che ebbe inizio nel 1686 a partire dalla vecchia chiesa. Questa conversione, però, durò poco, infatti già dal 1711 l'intero monastero fu a poco a poco abbattuto e sostituito da una nuova, grande, costruzione barocca, quella odierna. La chiesa fu ricostruita fra il 1737 e il 1766 dall'architetto Simpert Kramer (fino al 1748) e da Johann Michael Fischer in stile rococò. Nel 1802, con la secolarizzazione, l'abbazia imperiale venne sciolta e la chiesa divenne proprietà dell'Elettorato di Baviera prima, e del Regno di Baviera poi. Alcuni degli allora 48 monaci furono autorizzati a continuare la vita monastica a Ottobeuren e così il convento persistette. Dal 1834-35 il monastero divenne un priorato dipendente dell'Abbazia Benedettina di Santo...
Read moreEin Ort, der Herz und Seele berührt.
Die Benediktinerabtei Ottobeuren ist ein Ort, der weit über seine barocke Pracht hinaus wirkt. Schon beim Betreten des weitläufigen Klosterareals spürt man eine besondere Ruhe – eine stille Würde, die aus Jahrhunderten gelebter Spiritualität erwächst. Die Stiftskirche selbst ist ein Meisterwerk des süddeutschen Barocks: überwältigend in ihrer Größe, reich an kunstvollen Fresken, Altären und einer Orgel, deren Klang den Raum in eine fast überirdische Klangwelt verwandelt. Doch so beeindruckend die äußere Schönheit auch ist – mein tiefster Moment war ein ganz anderer. Ich fand ihn im Raum der Stille. Ein schlichter, moderner Raum, verborgen im historischen Gemäuer. Keine Fresken, keine Altäre – nur Licht. Eine Lichtinstallation, die sich langsam verändert, fast atmet. Sie taucht den Raum in sanfte Farben, die sich wie Wellen über die Wände legen. Ich saß dort allein, umgeben von dieser stillen Lichtpoesie, und spürte, wie sich etwas in mir löste. Es war, als würde der Raum nicht nur zur Ruhe einladen, sondern zur Begegnung mit sich selbst. In diesem Moment wurde mir klar, wie kraftvoll Stille sein kann – nicht als Abwesenheit von Geräusch, sondern als Präsenz von Tiefe. Die Benediktinerabtei Ottobeuren ist nicht nur ein Ort für Kunstliebhaber oder Geschichtsinteressierte. Sie ist ein Ort für Menschen. Für jene, die suchen, die staunen, die zur Ruhe kommen wollen. Und vielleicht – so wie ich – etwas mitnehmen, das weit über den Besuch...
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