Una bellezza che lascia senza fiato! Nel lontano Giugno 2017, grazie al film "Il racconto dei racconti" sono venuta a conoscenza di questo bosco di cui non ne conoscevo l'esistenza. Nonostante io sia della provincia di Viterbo e abiti a pochi minuti da questo posto non ne avevo mai sentito parlare. Ho deciso dopo poco di fare una visita (avvenuta nel Marzo 2019). A suo tempo il sito era liberamente accessibile. Il giorno che sono andata c'eravamo solo io e mio marito. Appena entrati una coppia se ne stava andando e solo dopo la vsita quando anche noi ce ne stavamo andando abbiamo visto entrare due ragazzi. Era una giornata meravigliosa, calda e soleggiata, all'interno del bosco era leggermente umido e la possibilità di visitarlo in solitaria con mio marito, per me è stato un regalo più unico che raro. Dalla mia preventiva ricerca avevo appreso che si poteva visitare tranquillamente in autonomia perché il sentiero era ben percepibile grazie al fatto che il Bosco del Sassesto era stato per lungo tempo proprietà del Conte Edoardo Chaen, il quale aveva fatto realizzare dei sentieri per accedervi in sicurezza oltre che avervi fatto costruire il mausoleo nel quale si è fatto seppellire. Per cui abbiamo subito trovato l'accesso oltre il tempietto bellissimo ma ovviamente in abbandono e abbiamo cominciato a camminare tra alberi spettrali dai tronchi enormi e cavi, bellissime felci, costeggiando massi a tratti enormi ricoperti di muschio in una scenografia da fiaba fatta di rocce tappezzate da un soffcie manto erboso di un verde smeraldo, a volte in un'atmosfera più cupa altre volte tra lame di luce che riuscivano a pentrare tra le fronde di inestricabili grovigli di vegetazione che regalavano sfumature dei verdi e marroni più disparati. Questo è il Bosco Monumentale del Sasseto un opera di divino incanto, un giardino dell'Eden, che solo la natura poteva realizzare. Dall'ottobre 2018 è divenuto a tutti gli effetti proprietà del Comune di Acquapendente che lo ha reso fruibile soltanto a pagamento. Renderlo a pagamento come metodo di tutela del bene può essere positivo da una parte ma al contempo negativo, perché presume una visita sempre accompagnata ed in gruppo e questo fa perdere assolutamente il fascino di una visita che merita di essere soprattutto intima, ovviamente parlo per tutti coloro che amano l'ascolto della voce della natura con i fruscii i cinquetti degli uccelli, amano sentire il respiro di questo che non è un bosco qualunque, questo è qualcosa che va oltre e che deve essere goduto nella pienezza degli occhi e dei sensi, cosa che non avverrà mai con una visita turistica di gruppo. Dopo di allora non sono più tornata. Avrei preferito un'accesso seppur a pagamento ma libero da vincoli e forse anche a numero chiuso con semmai un custode all'interno per qualsiasi evenienza, ma negare il contatto intimo con un luogo come questo mi sembra troppo. Paro ovviamente per me che ho rispetto della natura e ne sono affascinata. Concludo dicendo che mi ritengo fortunata di aver potuto anche se una sola volta poter godere di...
Read moreAnticamente era il parco del castello di Torre Alfina della famiglia Cahen, e dal 2018 è proprietà del Comune di Acquapendente. Per accedere si può fare solo una visita guidata nei fine settimana prenotandola dal sito della cooperativa L'Ape Regina o contattandoli via WhatsApp. Nel percorso siamo stati accompagnati da Alessandra ed è stata bravissima. Ci ha spiegato in modo chiaro e semplice tante particolarità del bosco: anche alcuni concetti come l'inversione termica, i faggi relitti o la dinamica delle popolazioni di cinghiali sono stati spiegati in modo comprensibile per chiunque. Il bosco del Sasseto è particolarissimo, con alberi secolari di molte specie diverse, cresciuti contorti sopra massi di una antica colata lavica ed ammantati di muschi e felci. Nel punto più basso del percorso, in una delle poche radure, si incontra il mausoleo di Edoardo Cahen, che risale alla fine del 1800, in stile neogotico, nel quale non si può entrare. La visita dura circa 2 ore, a seconda della velocità del gruppo, ed il percorso si sviluppa per circa 2 km, ed è facilmente accessibile. In seguito alle piogge alcuni tratti potrebbero risultare sdrucciolevoli, pertanto sono consigliabili le scarpe da trekking. Accesso consentito anche ai cani al...
Read moreCi abiterei... Peccato che non si può!!!! Veramente un bel posto per chi ama la natura e delle sane passeggiate nel verde, il sentiero che si percorre e ben mantenuto a difficoltà medio bassa, ma ovviamente essendoci dei dislivelli da attraversare munitevi di buone scarpe da trekking e magari bacchette che sicuramente torneranno utili. Il bosco d'altronde è veramente particolare perchè abbraccia diverse zone e ognuna presenta peculiarità singolari veramente gradevoli da scoprire, molti alberi sono censiti come alberi monumentali, e poi c'è un tappeto di muschio vastissimo che ricopre fusti d'albero e pietre veramente a 360 gradi (stranamente qui il muschio pare non gradisca solo il nord) c'è inoltre una antica frana che interrompe con i suoi colori e la sua particolarità parte del bosco. Insomma veramente da vedere, anche se chiaramente essendo un bosco e quindi mutevole nei colori a seconda delle stagioni in cui si visita. Aggiungerei magari di evitare di portarci bambini molto piccoli o persone molto anziane perchè i circa 2 km di percorso si sentono ovviamente tutti specie se nelle ore più calde della giornata... Quindi buon divertimento e soprattutto buona passeggiata. Dimenticavo le guide che sono veramente discrete preparate...
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