L'abbazia di Chiaravalle deve la sua fondazione a S. Bernardo di Clairvaux nel 1136 su richiesta del vescovo di Piacenza, Arduino. Il nome Chiaravalle della colomba, secondo una leggenda è attribuibile ad una colomba comparsa a dei monaci che cercavano di capire quale sarebbe stato il posto più adatto per costruirci su una chiesa. Ricordiamoci che il terreno allora era pieno di acquitrini con paludi dovute alle esondazioni del Po. La colomba raccoglieva delle pagliuzze e volando le portava e depositava di qua e di là fino a delineare un perimetro facendo intuire ai monaci che quello era il luogo adatto per la costruzione della chiesa. I monaci cistercensi impiegarono circa duecento anni per teminare i lavori di costruzione. Colpa delle continue distruzioni perpetrate dai vari eserciti di passaggio. Come se non bastasse anche il duca di Parma nel 1769 cacciò i monaci appropriandosi dell'abbazia e dei suoi averi. I monaci poterono appena tornarci che nel 1805 e poi nel 1810 Napoleone con suoi decreti esproprio' l'abbazia con tutti i suoi terreni. Sono stati donati poi agli Ospedali civili di Piacenza. La Basilica con l'abbazia conobbe un'altro periodo buio di desolazione e abbandono fino agli inizi del '900,quando monsignor Bertuzzi - abate e parroco della piccola comunità locale - si interessò di recuperare i locali nei fabbricati del complesso monastico. Nel 1937 ottenne che i monaci cistercensi tornassero ad occuparsi dell'abbazia. Intanto la soprintendenza ai beni culturali coinvolta dal Bertuzzi dava inizio a parecchie campagne di recupero dei fabbricati nonché della abbazia . Nel 1976 il complesso dell'abbazia entrò a far parte della proprietà demaniale che con ulteriori opere di recupero ritornò allo splendore iniziale. Adesso è luogo di convegni di studio, di ritiro spirituale e di visita da parte dei numerosi appassionati di storia religiosa e di arte. Ricordo a chi non l'avesse mai vista di non perdersi "l'infiorata" che si tiene all'interno, nella navata centrale della abbazia. Viene preparata per il Corpus Domini e rimane su per le due settimane consecutive.Un'altro momento di fede importante è l'esposizione all'adorazione della "Sacra Spina" di Cristo il giorno seguente...
Read moreNel cuore della Pianura Padana, in provincia di Piacenza sorge un imponente complesso monastico restaurato e conservato dedicato a Santa Maria Assunta, L’ABBAZIA CISTERCENSE di CHIARAVALLE della COLOMBA.E’ facilmente raggiungibile perché ben segnalata dai cartelli turistici all’inizio del centro abitato di Alseno, un paese che si snoda lungo la Via Emilia. Percorsi alcuni km in aperta campagna si arriva al paesino di Chiaravalle della Colomba. L'abbazia è stata fondata da san Bernardo di Chiaravalle stesso attorno al 1135. Il complesso nacque quando Bernardo accolse le suppliche del vescovo Arduino di Piacenza e del suo popolo: era tipico dei monasteri cistercensi, infatti, insediarsi in zone disagiate, lavorando attivamente per coltivarle e bonificarle e incanalando lo sforzo di ascesi spirituale attraverso il duro lavoro. Celebre è, in tal senso, la formula Ora et labora. Il monastero verrà poi accolto sotto la protezione della Sede Apostolica ad opera di papa Lucio II, con il Laterano del 12 luglio 1144. Già in questo antico documento si fa riferimento all'appellativo della colomba. La leggenda vuole che una colomba candida avesse volteggiato dinanzi agli occhi dei monaci, delineando con pagliuzze il perimetro del complesso. Tuttavia è assai più probabile che l'intitolazione a Santa Maria della Colomba faccia riferimento alla discesa dello Spirito Santo nel grembo di Maria durante l'Annunciazione. Il monastero, tuttavia, fu spesso preda di razzie soprattutto ad opera dei vari eserciti che si contendevano il controllo del territorio. Da visitare il chiostro, molto...
Read moreAbbazia di Chiaravalle della Colomba: un gioiello dell'architettura cistercense
L'abbazia di Chiaravalle della Colomba è un'abbazia cistercense situata nella pianura piacentina, in Italia. Fu fondata nel 1136 da san Bernardo di Chiaravalle, fondatore dell'ordine cistercense.
L'abbazia è un capolavoro dell'architettura cistercense, uno dei più importanti in Italia. L'edificio principale è la chiesa abbaziale, che è un esempio perfetto di architettura romanica-gotica. La chiesa è a tre navate, con una navata centrale più alta e larga delle navate laterali. La navata centrale è sormontata da un soffitto a capriate, mentre le navate laterali sono sormontate da volte a crociera.
Il chiostro è un altro elemento importante dell'abbazia. Il chiostro è un cortile interno circondato da un porticato. Il porticato è composto da 48 colonne in marmo bianco, che sorreggono 24 archi a tutto sesto.
L'abbazia è un luogo di grande spiritualità e bellezza. È un luogo perfetto per una visita culturale o per un momento di riflessione.
I punti di forza dell'abbazia sono:
La sua posizione, in una splendida zona della pianura piacentina;
La sua storia, che affonda le sue radici nel XII secolo;
La sua architettura, che è un capolavoro dell'architettura cistercense;
La sua spiritualità, che è ancora oggi palpabile.
I consigli per la visita sono:
Dedicare almeno un'ora alla visita dell'abbazia;
Seguire la visita guidata, che è disponibile in italiano e inglese;
Non dimenticare di visitare il chiostro, che è un vero gioiello dell'architettura...
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