Casa del Petrarca
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La villa, nonostante i rimaneggiamenti dei secoli successivi, mantiene ancora oggi gran parte delle sue originarie strutture trecentesche. La loggetta del lato frontale non esisteva al tempo del Petrarca: è un'aggiunta cinquecentesca, così come la scala esterna. Tutte opere commissionate da Paolo Valdezocco. Sempre nel XVI secolo furono affrescate le stanze con un ciclo ispirato alle opere più famose del Petrarca, il Canzoniere e l'Africa. La decorazione del salone centrale rappresenta scene ispirate a composizioni del "Canzoniere", mentre la stanza dell' Africa rievoca le imprese di Scipione l'Africano contenute nel poema epico in latino intitolato appunto “L'Africa”; la stanza da letto denominata “di Venere” prende invece il nome dalla dea qui raffigurata accanto al dio Vulcano che forgia le frecce di Cupido. In questa casa Petrarca continuò i suoi studi e vi morì nella notte tra il 18 e il 19 luglio 1374, reclinando il capo sui suoi amati libri. In questa piccola casa-museo si susseguono lo studiolo (visibile da un vetro), la libreria e, tra i rari oggetti familiari al poeta, la sua sedia e la leggendaria gatta imbalsamata. Quest'ultima, all'interno di una teca incorniciata da stucchi simbolici, è oggi incassata in una sala del primo piano ma originariamente sovrastava la porta della Sala di Venere. Tuttavia non appartenne affatto al poeta ma fu una "trovata" successiva. Nei giorni di grande affluenza si forma la coda di persone fin sulla strada. Una volta acceduti dal cancello (biglietto euro 5), si può iniziare autonomamente il percorso di visita dal piano terra o dal primo piano. Al piano terreno trova spazio una mostra fotografica che ricorda le tappe cruciali della vita di Petrarca e ripercorre gli itinerari e i soggiorni del Poeta nel Veneto. Usciti, si sale la scala esterna e, attraversata la loggetta, troviamo varie e bellissime sale affrescate che, seppure spoglie di arredi, espongono una scelta di disegni, incisioni e oggetti legati alla casa e al suo mito. All'interno della dimora sono presenti la sala delle Metamorfosi, di Cleopatra e delle Visioni. Opportuni pannelli indicano il senso della lettura delle scene raffigurate. Nelle sale si trovano alcuni bei camini. L'ultimo proprietario privato, il cardinale Pietro Silvestri, nel 1875 lasciò la casa in eredità al Comune di Padova, che ne entrò ufficialmente in possesso il 6 febbraio 1876. Il fenomeno del "petrarchismo" si diffuse all'inizio del Cinquecento grazie all'opera del cardinale ed insigne letterato Pietro Bembo, il quale indicò quali modelli di perfezione della letteratura italiana il Petrarca per la poesia ed il Boccaccio per la prosa. Fin dalla morte del poeta si capì che sarebbe diventata meta di curiosità e pellegrinaggio, e infatti molti visitatori antichi lasciarono le proprie firme e iscrizioni sui muri, sui camini, ecc. Sì pensò pertanto di allestire fin dal 1787 dei registri per consentire ai visitatori di scrivere su di essi. A oggi ammontano a trenta i volumi ("Codici di Arquà") che sono conservati nella Biblioteca Civica di Padova. Contengono, tra le altre, le firme di visitatori illustri come lord Byron, Carducci, Tommaseo, Fogazzaro, Mascagni, Guglielmo Marconi e diversi membri di Casa Savoia. Punti negativi: a) l'orario spezzato, con accumulo di persone incalcolabile, code ed entrate contingentate (man mano qualcuno esce, ne entrano altrettanti. Almeno domenica e festivi fate orario continuato (suggerimento). b) nessuna possibilità di sedersi lungo il percorso di visita (soprattutto per le persone anziane), anzi le sedie esposte sono interdette da antipatiche corde legate in modo da non fare proprio sedere nessuno. Se si tratta di mobili antichi, mettete una semplice etichetta e collocate sedie fruibili per i visitatori che possono avere necessità di riposarsi. Parcheggio a pagamento a diverse centinaia di metri e con pochi posti, rispetto all'affluenza. Alternativa: parcheggiare nella parte bassa del borgo e salire a piedi con una passeggiata.
Mari UbeMari Ube
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"La Casa del Petrarca ad Arquà Petrarca è un'autentica oasi di storia e poesia. Visitarla è un viaggio nel tempo, un'immersione nella vita e nelle opere del celebre poeta Francesco Petrarca. L'atmosfera tranquilla e suggestiva di questo antico borgo collinare cattura l'essenza del Rinascimento, offrendo ai visitatori un'esperienza unica. Le stanze della Casa del Petrarca sono arredate con gusto e rispecchiano l'eleganza e il fascino dell'epoca. Ogni dettaglio, dalle travi in legno alle pietre originali, contribuisce a creare un'atmosfera accogliente e suggestiva. La biblioteca, ricca di volumi antichi e opere letterarie, è un vero tesoro per gli amanti della cultura e della letteratura. Il giardino circostante offre uno scenario incantevole, con splendide vedute panoramiche sulla campagna circostante. Passeggiare tra gli ulivi e i fiori, respirando l'aria fresca e ammirando la bellezza naturale, è un'esperienza indimenticabile. Inoltre, il personale è cortese e preparato, pronto ad accogliere i visitatori e a fornire informazioni dettagliate sulla storia della casa e del territorio circostante. In definitiva, la Casa del Petrarca ad Arquà Petrarca è un luogo imperdibile per chiunque desideri immergersi nella storia e nella poesia di uno dei più grandi poeti italiani. Consiglio vivamente una visita a questo gioiello storico e culturale."
Enrico GnocatoEnrico Gnocato
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La casa del Petrarca famoso poeta è ad Arquà Petrarca nei colli Euganei in provincia di Padova ed il noto paese di Arquà fa parte di uno dei tanti bellissimi borghi storici Italiani ricchi di arte, cultura e storia. Si può arrivare tramite l'autostrada Padova, Rovigo uscita a Monselice e da lì si raggiunge Arquà in poco tempo con la strada in un leggero saliscendi collinare ben indicato dalla segnaletica stradale. Nel paese c'è un grande parcheggio in basso vicino la strada principale ed uno più in alto essendo in collina più precisamente in centro paese ma è più piccolo. La casa si raggiunge tranquillamente a piedi lungo una stradina tipica ammirando il borgo. All'ingresso ci sono tutte le informazioni, il personale è molto cortese e gentile si può avere anche una persona che fa la guida specie per i gruppi. Appena entrati c'è un piccolo giardinetto poi si va dentro la casa e si visitano le varie stanze decorate con quadri affreschi murali mobilia d'epoca e vetrinette con raccolte di stampe ed oggetti vari con la loro storia. Il tutto è ben segnalato illuminato e spiegato con dei cartelloni ai lati di ogni locale c'è anche una saletta all'inizio con posti a sedere dove si vede comodamente un video informativo. Un consiglio, Andateci ne sarete soddisfatti Ciao a tutti 👍
Gabry GabryxGabry Gabryx
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Ho visitato la casa di Francesco Petrarca nel 2020, riuscendo a vedere solo una parte. Ci sono tornata due giorni fa e grazie alla guida ho potuto conoscere molto detagli cone quello relativo alla mummia della gatta del Petrarca. Non è come si ritiene una mummia ma un calco in pietra. Il poeta conobbe Arquà, nel 1364 mentre soggiornava ad Abano, per cure termali prescritte per la scabbia che lo tormentava. Pochi anni dopo, nel 1369 ottenne delle terre ad Arquà, dove decise di stabilirsi per trascorrere gli ultimi anni della sua vita, che si concluse nel 1374. Salendo al paese si incontra, all'ombra della chiesa intitolata a Santa Maria Assunta, la Fonte di Petrarca. Sul piazzale della Chiesa la Tomba del Petrarca dalla quale un 1630 un frate di portogruaro trafugò le ossa tranne testa e braccio. La Casa del poeta conserva stanze affrescate dopo la morte del poeta e alcuni arredi originali a lui. Petrarca pur chierico, viveva qui con la figlia, la nipotina ed il genero nonché i copisti che servivano a trascrivere in diverse copie la sua opera. Da vedere!
Corona PererCorona Perer
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Nel borgo medioevale di Arquà Petrarca, poco distante dal centro cittadino, si trova la casa del poeta Petrarca, dove visse dal 1369 al 1374 (anno in cui morì). La casa originariamente aveva l'aspetto di una casa di campagna, ma la fama del Petrarca e i vari passaggi di proprietà fecero sì che a metà del 1500 vennero apportate delle modifiche importanti. Così le stanze al piano superiore sono state affrescate con scene ispirate al "Canzoniere", ai "Trionfi" e all'°Africa°. All'esterno una loggia in stile rinascimentale si affaccia al giardino ora all'italiana ma, dove un tempo c'era l'orto che il Petrarca coltivava personalmente. Di originale nella casa c'è il soffitto trecentesco nella sala centrale e lo studio del poeta con la poltrona e la libreria. Diversi poeti e scrittori sono venuti in pellegrinaggio presso la casa del Petrarca in cerca di ispirazione per le loro opere: ad esempio Vittorio Alfieri e Ugo Foscolo. Ancora adesso, molti sono i visitatori che apprezzano il luogo e la pace delle colline che lo circondano.
Anna Rita CertoAnna Rita Certo
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Really nice place with a beautiful garden, nice base floor and first floor. You can imagine Petrarca being there. The cat was our absolute favourite. I believe the tickets were 5 euro, the man is selling them on the entrance. There’s a video inside but unfortunately online in italian. The views from the first floor are really nice.
Marko DilberovicMarko Dilberovic
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Basic Info
Address
Via Valleselle, 4, 35032 Arquà Petrarca PD, Italy
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Phone
+39 0429 718294
Call
Website
padovacultura.padovanet.it
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Reviews
Overview
4.4
(1.4K reviews)
Ratings & Description
cultural
accessibility
attractions: Petrarca's Tomb, Loggia dei Vicari, Oratory Saint Trinity, restaurants: Ristorante La Montanella, L'Enoteca di Arquà, Osteria al Guerriero, Ristorante San Marco Arquà Petrarca, Ristorante Il Canzoniere, Ristorante Val Pomaro, Ristorante Miravalle, Bar Bruschetteria Ventolone, Taverna Aganoor da Luigino, Ristorante Tavern di Arquà

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