Il volo meriterebbe dieci stelle.
La colazione otto stelle.
Sempre da uno a cinque, s'intende.
L'esperienza, nel complesso, è stata meravigliosa. Le quattro stelle sono dovute al fatto che ci sono giusto un paio di cose ne avrebbero meritate zero, ma non è corretto penalizzare gli organizzatori perché è comunque una cosa che consiglierei a tutti e rispetto all'intero evento non sono sufficienti a guastarlo. Il pilota, soprattutto, è bravissimo e anche molto simpatico.
Nel dettaglio, per chi vuole, prima i punti UP e poi quelli DOWN.
UP!
-
Il volo. Non si può descrivere: è meraviglioso! La più grande mongolfiera d'Italia con uno tra i piloti più esperti del mondo. Una goduria infinita. Siamo arrivati fino a 1.300 metri d'altezza. Indimenticabile.
-
La colazione. Ottima, veramente. Non ricchissima ed esclusivamente salata (con frutta!), ma più che soddisfacente e accompagnata da vini di altissima qualità. Vini alle otto e mezza di mattina? Sì, perché se parti alle sei e mezza vuol dire che sei sveglio dalle quattro, perciò hai una fame che mangeresti anche il tavolo. Il vino ci sta tutto. Mio dio, quel Grechetto...
-
La location. Questa roba non si può fare ovunque. Serve un paesaggio per cui valga la pena. Ed è difficile immaginarne uno migliore. Le colline della verde Umbria, i borghetti che si vedono dall'alto, il Subasio, Assisi in lontananza. Roba di prim'ordine.
-
La visita alla cantina. Eravamo così stanchi che stavamo per perdercela andando via prima. Avremmo perso un posto fresco e le spiegazioni del gestore, veramente interessanti. Lui è un personaggio veramente gradevole e gentile. Mio dio, quel Passito...
-
Incontrare gente nuova in circostanze così belle, a quanto pare, crea una specie di naturale condivisione affettuosa che fa bene a tutti. L'atmosfera è leggerissima. Gli organizzatori, inoltre, parlano correntemente l'inglese (mica scontato in Italia!).
DOWN!
-
Il fatto che si chiami "Adventures" non vuol dire che sia piacevole ritrovarsi a fare delle faticate pazzesche in fase di atterraggio. Noi abbiamo volato il 13 agosto. Splendido, ma alle otto e mezza di mattina sono già trenta gradi. "FORZA SCANSAFATICHE, VENITE AD AIUTARCI A PIEGARE IL TELONE!" è una frase che non vuoi sentire, dopo che sei atterrato in un campo arato e ti sei fatto una sudata pazzesca per spingere il cesto di venti-trenta metri. E non si può dire "NO, MA SOLO CHI VUOLE, NON È OBBLIGATORIO!" solo quando viene fatto notare. Tra i passeggeri, i commenti che abbiamo sentito a mezza bocca erano tutti del tipo "Ma cavolo, non abbiamo mica pagato per lavorare!" E ne abbiamo sentiti tanti. Questa è in assoluto la cosa peggiore. Va messo in chiaro prima che è una scelta libera.
-
Il viaggio di rientro a bordo del furgoncino è stato atroce. Una guida spericolata e scattosa totalmente inadeguata alle strade sterrate e piene di buche, se qualcuno avesse mangiato qualcosa, probabilmente avrebbe vomitato. La mia compagna è rientrata con un violento mal di schiena dovuto agli scossoni. Non si può guidare in quel modo su quelle strade. Poi, vabbè... nessuno apre bocca e quindi passa il concetto che va bene così. Ma non va bene così.
-
Mi rendo conto che non sia facile organizzare tanta gente che arriva spesso da varie parti del mondo, ognuno con i suoi casini. Le regole sono ferree, e va benissimo così. Se fai tardi, resti a terra. Giusto. Però c'è una differenza tra essere decisi ed essere aggressivi. Anche perché tecnicamente ci sono ragioni validissime per decollare alle 6.30 di mattina, ma non tutti sanno quali sono e bisogna anche dire che chiunque si svegli alle quattro ha comunque il diritto di essere un po' intronato. Suvvia, teniamone conto, no?
CONCLUSIONE!
FATELO, porcamiseria! Almeno una volta nella vita, FATELO! Non ve ne pentirete. E tutto sommato, se anche noi fossimo stati un po' sfortunati (nella sola fase tra l'atterraggio e la colazione), il ricordo dell'esperienza è preziosissimo. Alla fine, se anche qualcosa ha dato fastidio, chi se ne frega... è una mattinata che non...
Read more
Learn more insights from Wanderboat AI.
