E dunque, dopo tanta attesa (e numerose anticipazioni a riguardo forniteci dal nostro "maestro" 🧑🏻🦲), eccoci finalmente al Col de la Puina ⛰️, cima di ben 2254 metri s.l.m. che abbiamo raggiunto la scorsa domenica nell'ambito di una piacevolissima escursione di gruppo. Giunti all'inizio del sentiero 467 🟥⬜️🟥 (1663 metri s.l.m.) sulle 11.00 🕚 dopo aver lasciato le auto 🚙 🚗 poco più indietro lungo la SP 251 (una sbarra impediva di proseguire oltre e dunque di parcheggiare in loco), ci siamo incamminati di buon passo seguendo il tracciato. Sulla destra abbiamo notato subito un grande ammasso di terra frammista a sassi 🪨, forse riconducibile ad un qualche evento franoso. In una cinquantina di minuti siamo arrivati al rfugio "Città di Fiume", prima tappa del percorso, presso il quale ci siamo concessi una breve sosta. Da segnalare la presenza, lungo il primo tratto del sentiero, di un ceppo d'albero 🪵 intagliato raffigurante il volto di un uomo con una lunga barba (vedasi foto 📸 allegate 📎). Inoltre, in corrispondenza del rifugio stazionavano diverse mucche 🐄 🐂 al pascolo e, successivamente, diverse altre ne sono arrivate scendendo dal sentiero. Da lì in poi il percorso sino alla cima si fa senz'altro più impegnativo (specie l'ultimissimo tratto), ma comunque non proibitivo, tanto che abbiamo raggiunto la vetta in appena un'ora e dieci minuti. Presso quest'ultima si trova una croce in legno che reca la scritta "Laudato sii o mi Signore", mentre alla base della stessa è stato applicato un contenitore in metallo, munito pure di coperchio, chiavistello e placca recante intestazione e altitudine del luogo (2254 metri s.l.m.). All'interno, protetta da un sacchetto in plastica, è custodita un'agenda azzurra 📘, peraltro griffata UNESCO 🌐 (le Dolomiti rientrano infatti nella lista dei patrimoni dell'umanità), per le dediche degli ospiti 📖 (benché fosse quasi scarica, per fortuna non mancava la penna 🖊). A quel punto, sopraggiunte nel frattempo le 13.30 🕜, ne abbiamo approfittato per concederci uno scenografico pranzo al sacco 🌭 con vista a 360° sui massicci circostanti (assolutamente mozzafiato il colpo d'occhio 👁). Sul posto, tra l'altro, abbiamo conosciuto un simpatico e cordialissimo escursionista nipponico 🇯🇵 che, non solo si è prestato a scattarci 📸 varie foto di gruppo, ma ci ha pure consigliato dove andare a mangiare del buon ramen 🍜 in quel di Tokyo 🗼. Infine, una volta scesi, prima di tornare alle macchine 🚙 🚗 ci siamo concessi un'altra pausa (in questa occasione più lunga e "sfiziosa" ☕️🍰) presso il rifugio di cui sopra. Esperienza indubbiamente CONSIGLIATA 👍🏻.
P.S.❗️❗️❗️GOOGLE CENSURA❗️❗️❗️ RECENSIONE PUBBLICATA CON QUESTO NUOVO PROFILO CREATO A SEGUITO DEL VERGOGNOSO E INGIUSTIFICATO OSCURAMENTO DEL PRECEDENTE DA PARTE DEGLI AMMINISTRATORI DI GOOGLE ❗️❗️❗️STOP...
Read moreI’ve marked this as moderate instead of hard, even though we had a tough time on the final climb, but this was due to us not being regular hikers. The walk up to the refugio was pleasant and as expected, then once you take the grass hill to go up to the summit, it gets steeper and steeper until you reach the top. Hard work, but...
Read moreBeautiful scenery, panorama. Be careful: maps show two routes to the top. Near to the rifugio, far from the rifugio. The second one, westren route, is not widely used, and is a massacre..really...we did it, but steepy, no path there. But the eastern route, nearest to the rifugio a normal one. But I recommend it. Really...
Read more